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Nanda Devi Trek

24 Aprile - 10 Maggio 2020

con Avventure nel Mondo e Marco Vasta

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Wan - Joshimath - Badrinath

 

I tempi si riferiscono ad un passo veloce, non a quello del coordinatore che seguirà lentamente...

 

1

Italia - Delhi

9h

aereo

2

Delhi - Risikesh

7h

auto

3

Risikesh - Devprayang – Wan 2.500m

circa 11h

Auto + trek

 

 

4° giorno di viaggio - 1° di camminata 8 km

Wan (Van) 2.437m - Kukin Khal 3.126m - Kanol (Kunol) 2.750m

Riposati dal lungo viaggio aereo e dal tragitto in macchina, partiamo da Wan (2.437m/2.550m) dirigendoci al vicino tempio di Latu. Dopo 15' sostiamo aad una scuola con almeno trenta alunni.

Il sentiero sale dolcemente attraverso magnifici cipressi fino al bellissimo passo Kukin Khal (3126m, 2h, N30º13’39.9”, E79º36’55.4”). Vi sono una torretta per ammirare meglio le montagne e due tombe di santi venerati dai valligiani.

Come ricompensa per la salita abbiamo alcune belle vedute di cime distanti, e forse sentiremo le donne locali che cantano nella foresta mentre raccolgono foglie secche e legna da ardere.

Il sentiero scende a zig-zag fra prati dei pascoli di Watoli (30.23476, 79.6111) con la traccia segnata da file di pietre su entrambi i lati.

Si passa spazi per campeggiare (Camp Site 30.24277, 79.60877) e poi vicino al laghetto di Svitaal Kanol (स्विताल कनोल 2.709m, 30.24519, 79.60685). In 45' siamo alla fine degli ampi prati vicino a Kunol (2.750m, 30.25391, 79.59534). Posto molto bello, poco abitato, ma con diverse case ed il paese è sul pendio dispostp a mezzaluna.. Nei dintornii sono anche parecchie cave di ghiaia che viene sminuzzata a mano. Pomeriggio molto rilassante.

Tappa tranquilla e panoramica.

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Part.

Arrivo

Tempo Totale

Tempo in mov.

Alt. Min.

Alt. max.

Disl. Tot -

Disl tot +

KM

Coord.

Wikilok

   

 

 

2.440

3.338

769

503

7,760

provvisorio

Relazione

    3h30'            

Paolo Civera

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5° giorno di viaggio - 2° di camminata

Kanol 2.750m - Nandakini 1.941m - Shitel 1.749m

Dal campo in poco più di 30' siamo al villaggio di Kanol, c'è anche un negozietto per acquisto frutta e foulard. Da qui la pista scende di nuovo verso est su una lunga traversata ondulata attraverso una magnifica foresta, piena di scimmie, fino alla confluenza di due fiumi. La vetta del Trisul occhieggia attraverso gli alberi. La vegetazione è varia e scorgiamo pini, abeti, querce e cedri (Cedrus deodara, सेडार, देवदारु) che offrono un po' di ombra mentre la si attraversa scendendo a zig zag per circa un chilometro fino al fiume Nandakini (1.941m, 1h30', N30º16'21.6 ", E79º34'14.2") (spiazzi per campo sulle rive).

Il torrente Nandakini è uno dei cinque principali affluenti del fiume Gange. Ha origine daii ghiacciai sotto il Nanda Ghunti, il fiume si unisce nel fiume Alaknanda (quindi consideriamo sei affluenti come sostiene Wikipedia) a Nandprayag (870 m), che è una delle cinque (panch) confluenze sacre con l'Alaknanda. In tutto è lungo circa 56 chilometri. Le altre sacre confluenze sono Devaprayag, Karnaprayag, Rudraprayag e Vishnuprayag.

Lo si supera con un ponte.  Circa 500 metri ad est del ponte sulla Nandakini si trova il tempio di Gairi Khal Devi. Proseguendo verso ovst si risale per poi di nuovo camminare in discesa.

Sopra di noi corre la strada sterrata che collega i villaggi di Ghat, Gulari, Sitel, Sutol. Quest'ultimo villaggio di Sutol (30.27197, 79.61925) si trova un po' più ad est del nostro percorso ed alcuni escursionisti lo includono nel tragitto, preferendo dormire vicino a Sutol piuttosto che a Sitel.

Attraversato un altro torrente, raggiungiamo uno spiazzo boscoso dove è allestito il campo 1.749m a lato del fiume. Lavaggi piacevoli al fiume. Siamo vicini a Sitel (Shitel) che si trova più in alto sulla sponda meridionale del torrente. In verità i toponimi non aiutano e Shitel e Shitol sono due nomi abbastanza simili che inducono in confusione, ma le due località distano fra loro una decina di chilometri. Lungo il percorso si possono ompiere deviioni per raggiungere tempòi e santelle di minor importanza su crinali e vallette ad est e del sentiero

 

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Disl. Tot -

Disl tot +

KM

Coord.

Wikilok

 

 

 

 

1.834

2.514

1.111

442

6,630

provvisorio

Relazione

07:50

14:00

6h10'

4h

         

Paolo Civera

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6° giorno di viaggio - 3° di camminata

Shitel 1.749m - Ramn (Ramani) 2.400m

Partiamo solo alle 8.40, breve sosta x comprare frutta. Si scende per strada fino ad un ponte in costruzione. Poco a valle vi è una radura dove porre un campo. Poi attraversiamo il torrentello su un ponticello senza protezione. Ricominciamo a salire ben decisi. Si alternano diversi villaggi: Ala 2200 m, poi Padir. Sosta pranzo appena prima di un colle. Questo tratto è piuttosto interessante e vediamo gli abitanti dei villaggi impegnati nelle loro attività quotidiane, le belle case dell'Himalaya e altro ancora. Si sale sulla strada asfaltata, e sopo aver attraversato alcuni gruppi di insediamenti, arriveremo su un altopiano aperto, proprio in vista delle casupole di Ghuni (30.3046082, 79.5181884) del villaggio di  Ramn (Ramani, 30.31586, 79.50624).  Ci abbassiamo sui bei terrazzi e poniamo il campo appena sopra alla scuola a quota 2400 m. Le fontane sono un po’ più sotto a 3' a piedi.

Il vicino villaggio di Ramani è un tipico villaggio del Garhwal con gente cordiale e case attraenti con tetti in ardesia e vicoli lastricati, circondato da campi fertili e con l'immancabile mandir dedicato a Shiva. Ha una piccola centrale elettrica ad energia solare.

 

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Disl. Tot -

Disl tot +

KM

Coord.

Wikilok

       

1.573

1.515

537

1.105

12,880

provvisorio

Relazione

08:40

13:45 5h5' 4h          

Paolo Civera

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7° giorno di viaggio - 4° di camminata 13 km

Ramn 2.400m - Passo Ramni 3.064m - Jhi-jhi (Jhenji) 2.180m

 

Lophophors impejanus femmina
Lophophors impejanus maschio

Questo è un giorno gratificante. Dal campeggio si sale ripidamente  su una buona pista a zig zag per attraversare prati e pascoli erbosi. Le cime innevate cominciano ad emergere sopra la foresta a nord. Il sentiero prosegue attraverso boschi di rododendri, pini e querce con fra pascoli estivi con capanne di pastori. Dopo aver attraversato la cresta, si arriva a un prato aperto che offre una vista affascinante dei gioielli dell'Himalaya tra cui Chaukahmba e Nanda Ghunti. È inoltre possibile godere di splendide viste sui villaggi di Ghunni e Ramni che ora sono in basso. Dopo aver trascorso qui, un po' di tempo ricomincia a fare trekking, attraversando foreste di rododendri e, successivamente, pascoli dove è possibile vedere alcune capanne nomadi, bovini e ovini.

È possibile incontrare greggi di pecore e capre che si spostano lungo la pista. Il punto più alto, raggiungibile in 2 ore e mezza dal campo, è il Passo Ramni (3.064m) chiamato anche Binayak Top (ma anche Vinayak, visto che in hindi b e v suonano uguali)e contrassegnato da un piccolo tempio con una bandiera di preghiera. È anche possibile distinguere il Passo Kauri, che attraverseremo fra qualche giorno.

D'ora in poi ci sarà la possibilità di vedere il multicolore fagiano monale ma sono creature molto timide, essendo cacciati dai locali per il piatto prelibato. Il monale himalayano (Lophophors impejanus), noto anche come Impeyan, è un uccello della famiglia dei fagiani, i Phasianidae. È l'uccello nazionale del Nepal, dove è conosciuto come il danphe e ma è anche l'uccello di stato dell' Uttarakhand.

Poi si procede dolcemente in giù per un po' attraverso  pascoli e radure aperte, poi in incantevoli boschi di castagni e noci. Scorgiamo anche qualche cascata. La pista inizia ora una ripida discesa a zig-zag per Sem Kharak , raggiungendo il pittoresco villaggio di Jhi-jhi (Jhenji 2.180m, N30º21’24.8”, E79º34’26.9”). Cena e pernottamento in tenda.

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Tempo Totale

Tempo in mov.

Alt. Min.

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Disl. Tot -

Disl tot +

KM

Coord.

Wikilok

       

2.113

3.213

736

529

11,260

provvisorio

Relazione

08:25

14:46

6h20'

4h30'

2.177

3.207

     

Paolo Civera

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8° giorno di viaggio - 5° di camminata - 14 km

Jhenji 2.180m - Birehi Ganga 1.884m - Sinyartoli (Pana) 2.756m

Ci svegliamo alle 6.30. 7.30 colazione e alle 8.00 si parte, circa 250 m di discesa verso il fondovalle  Si attraversa il ponte sospeso sul Birehi Ganga (1.884m, 50', N30º21’52.4”, E79º34’12.7”) portandoci sulla destra orografica della valle.

Più a valle di questo punto, il 18 settembre 1893 un intero sperone della montagna cadde sull'alveo del Birehi e bloccò il fiume, formando un enorme lago, localmente noto come Gohna Tal. Nell'agosto del 1894 una parte della diga alta più di trecento metri, cedette e l'acqua rilasciata sommerse un bel po' di area a valle fino a Haridwar. la diga naturale esiste tutt'ora ma non è considerata pericolosa.

Dopo il ponte. si sale a zig-zag abbastanza diretti fino a 2.400 m. Ancora una volta la salita ci compensa con la vista dei villaggio sui pendii circostanti e alcune vette himalayane davvero apprezzabili. La strada procede quasi in piano costeggiando una foresta di rododendri (Rhododendron arboreum)e vicino all'agglomerato di Kaliagad per arrivare infine nei pressi del grande villaggio di Pana. Salutiamo ancora alcuni pastori e procediamo fino ad un bel prato panoramico a 2.756 m. Lavaggi e te. Poi si filtra l'acqua da bere. Bimbi e bimbe affollano il campo.

A Pana si può salire al माँ नन्दा देवी मन्दिर Mām Nandā Dēvī mandira, il tempio dedicato alla Madre Nanda Devi.

 

 

 

 

 

Sotto: due percorsi possibili.

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I due percorsi partono ed arrivano in campi differenti.

Comparazione fra i due percorso

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Tempo Totale

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Alt. Min.

Alt. max.

Disl. Tot -

Disl tot +

KM

Coord.

Wikilok

   

5h46'

2h44'

1,896

2.761

550

1.454

8,730

mhe123

Wikilok      

 

1,895

2.582

922

1.244

9,940

Rokozarenko

Relazione

08:00

12:30

             

Paolo Civera

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9° giorno di viaggio - 6° di camminata - 14 km

Sinyartoli (Pana) 2.756m - Dhakvan 3.350m

Il sole arriva subito. Alle 7.00 smontiamo il campo e alle 7.15 colazione con pasta, latte e kellogs, frutta sciroppata. Si sale 120 m c.a. portandoci sopra il campeggio, passando la foresta di rododendri e infine arrivando alla cresta. Continuiamo con gradualità la camminata che ci porta sul prato di Sartoli, un pascolo per il bestiame e le pecore. Poi si scende per alcuni chilometri nei pressi di un torrentello dove si fa spuntino. Bel sole. Arriviamo alle 12.00. Lunga sosta.

Attraversato i torrentello, si sale amcora incontrando un altro rigagnolo e arrivando in circa un'ora a 3.350m, il campo è posto in una spianata appena sotto al Kuari pass in località Dhakvan (Dhakwani, aka Dhakauni, 3350m, N30º26’30.1”, E79º33’41.6”.

Arriva al campo, non resta che sorseggiare una tazza di tè ed ammirare gli splendidi dintorni. Cena e pernottamento in tenda

 

10° giorno di viaggio - 7° di camminata

Dhakvan 3.350m - Kuari Khal 3.650m - Chitraganta 3.500m

L'immagine può contenere: cielo, spazio all'aperto e naturaSi parte alle 8.50. In un'ora siamo al passo Kuari  (Kuari Khal 3.650m - 3.718m, N30º26’52.3”, E79º33’59.4”). Vista anche su due alte montagne indicate dalle guide locali come Ahetti Gori e Dronaghiri.

Si traversa in leggera salita ancora per un paio di chilometri. Si percorre un lungo tratto di cresta con tantissimi fiorellini: ibis, non ti scordar di me, ecc... Si inizia a scendere: un infinità di rododendri in fiore, un bosco bellissimo di querce himalayane. Gli alberi caduti vengono lasciati li a dare un tocco in più alla naturalezza. Sosta pick nick in uno spiazzo alle 12.15.

Una volta ripartiti in 40' raggiungiamo la terrazza su cui è posto il campo. La vista spazia sulla catena himalayana: Pangar Chula, Bugyalkoti, Trisul ridge, Bithertoli, Rishi, Hanuman, Donaugiri.

Giungiamo su un terrazzo di fronte al Nanda Devi e qui campeggiamo.

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11° giorno di viaggio - 8° di camminata

Chitraganta 3.500m - Auli 3.081m - Josimath 1.571m - Badrinath

Alle 5.30 il sole è appena spuntato, il cielo è terso ed il panorama sulle cime fantastico ed include (da sinistra a destra): il Garwhal Himalaya che inizia con la mole massiccia di Chaukhamba (7138m), Mandani Parbat (6193m), un lontano Kedarnath (6940m) e il Nilkanth simile a un dente (6596m). A nord la valle del fiume Alaknanda segna il confine con la Biosfera del Nanda Devi e le cime del Nilgiri Parbat (6474 m), Ghori Parbat (6708 m), Hathi Parbat (6727 m), poi la drammatica guglia di Dunagiri (7066 m) a est, e oltre, la cima di Nanda Devi (7816m).

Frank Smythe, che di qui passò nel 1931 diretto al Kamet (7.757 metri), la seconda montagna più alta di questa regione), lo riassunse splendidamente: "Abbiamo raggiunto il pendio e ci siamo fermati, in silenzio sul sentiero: nessuna parola esprimeva la nostra gioia, l'Himalaya era schierata davanti a noi in un arco stupendo".

Colazione all'aperto con vista sull'Himalaya. Foto e mancia ai cavallanti che scendono lungo un percorso differente dal nostro che invece percorre la montagna a mezza costa leggermente in salita, molto spettacolare. Si susseguono panorami himalayani fantastici.

Raggiungiamo Auli (3.081m), con la stazione di arrivo della funivia che parte da Josimath. Ci abbassiamo un po' fino al baretto che si trova di fianco al bacino dell'acqua per produrre neve artificiale d'inverno. Mostrare i permessi al Parco del Nanda Devi. Scendiamo ancora 10' ad un bar poi in macchina raggiungiamo Joshimath e proseguiamo per Badrinath per un meritato riposo.

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