Dagli anni trenta del secolo scorso,
quando il pioniere Marcel Griaule iniziò a studiare questa affascinante
società, generazioni di ricercatori si succedono nei villaggi della
falesia di Bandiagara, producendo quasi
duemila scritti
su questo popolo.
Cosmogonia,
divinazione,
mitologia
sono state le chiavi
di lettura più utilizzate – per non dire abusate – per questa
cultura. Ad aumentare il mito dei dogon hanno poi contribuito anche gli
operatori di viaggio e i turisti al ritorno dai loro viaggi nella regione.
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Un trekking nella regione dei Dogon,
percorrendo la Falaise (falesia, o scarpata) de Bandiagara, è
probabilmente la principale attrazione di un viaggio in Mali. I Dogon
hanno una cultura varia e complessa e sono celebri per le loro opere
d'arte: un itinerario a piedi è quindi la soluzione ideale per osservare
da vicino le case in arenaria rosa e i granai scavati nelle pareti di
roccia, e per imparare qualcosa sul giardinaggio in spazi minimi. I Dogon
coltivano infatti dei minuscoli appezzamenti di terra lungo il ciglio
delle pareti. Se visitate il Mali nel mese di aprile potrete assistere
alla spettacolare Fête des Masques, che dura cinque giorni ed è la
principale festa dei Dogon, con danze e birra di miglio a volontà.
L'altra importante ricorrenza della società dogon è il giorno di
mercato, che cade ogni cinque giorni: è un momento di grande animazione
per il villaggio, che raggiunge il suo apice verso mezzogiorno e viene
solitamente ravvivato da burle e pettegolezzi e dall'onnipresente birra di
miglio. La Falaise de Bandiagara è lunga 135 km e si estende da Douentza
a nord ai dintorni di Bankas, verso sud. Bandiagara, Bankas e Sanga sono
tutte località di partenza molto popolari per i trekking: Bandiagara e
Bankas distano circa 550 km a nord-est di Bamako, mentre Sanga è situata
altri 40 km più a nord. Queste cittadine si possono raggiungere in aereo,
in autobus o in battello da Bamako fino a Mopti, e con un minibus o un
taxi de brousse da Mopti in poi. |
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