All'epoca dell'impero del Mali Timbuktu era una
tappa di fondamentale importanza sulla rotta trans-sahariana e un florido
centro commerciale. Le sue fortune cominciarono a declinare con la perdita
del monopolio di questa via commerciale e la città venne gradualmente
abbandonata al deserto, acquistando così fama di luogo remoto e
inaccessibile. In effetti è abbastanza difficile da raggiungere, anche se
l'impresa non è impossibile come dice la leggenda.. Timbuktu è situata
proprio in mezzo al deserto, circondata dal nulla. Il
percorso per raggiungerla è forse la parte migliore del viaggio perché, una
volta giunti a destinazione potrebbe sembrarvi che non ci sia proprio nulla
da vedere a parte la sabbia, e di sabbia c'è n'è davvero molta, che si
sta accumulando alla periferia della città: Per entrare in
molte case si devono scendere alcuni gradini dal livello della strada.
Timbuktu conserva
tre tra le più antiche moschee del mondo, che meritano
di essere visitate anche se non hanno altro pregio che la loro vetustà:
infatti non sono molto interessanti e nemmeno in ottimo stato. Il Grande Marché ha un nome poco appropriato: si trova nel centro storico ma è
piccolo e con poche merci. Nonostante la carenza di monumenti importanti,
Timbuktu ha comunque conservato una cert'aria di mistero e ha un'atmosfera
assolutamente unica tra tutte le città che sorgono lungo il corso del
Niger. Il modo migliore per raggiungere Timbuktu è la navigazione lungo
il fiume, sia con un battello passeggeri sia con una pinasse. Se il
livello del fiume è troppo basso e non consente il passaggio delle
barche, potete prendere un autobus o sperare nel volo da Bamako, che dista
690 chilometri. |