HIMALAYA E DINTORNI - News letter N° 39 - Luglio 2008
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In questo numero:
- Oltre diecimila firme per l'IsIAO
- Kora del Monte Bianco durante le Olimpiadi
- SSM Le montagne tristi per il Tibet: appuntamento l'8 agosto
- Nel cuore segreto dello Zanskar
- Cinquant'anni dopo sul Saraghrar
- Ippolito Desideri va in America
- e Cassiano da Macerata ripubblica il suo Tibet...
- "Antiche civiltà del Sahara" di Baistrocchi
- Africa in libreria, lo scaffale del 2007
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APPELLO PER L'IsIAO
Ringraziamo le centinaia di destinatari di questa news letter che
hanno sottoscritto l'appello al Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano in favore del prestigioso Istituto Italiano per l’Africa
e l’Oriente. Ci auguriamo che l'incresciosa situazione venga
rapidamente risolta, così come sembra essersi risolta l'analogo
problema creatosi per il Club Alpino Italiano che, pur essendo forte
di trecentomila iscritti e sia attivamente sostenuto da migliaia di
volontari, si è trovato fra i piccoli enti da sopprimere.
La cultura, il volontariato, l'amore per la montagna, non sono
"business" ed un veloce tratto di penna non può stupidamente
cancellare chi realizza i sogni delle persone.
"Contro la stupidità, neanche gli dei possono lottare"
Friedrich Schiller
http://www.giuseppetucci.isiao.it
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Sad Smoking Mountains : le montagne tristi per il Tibet
Continua l'azione artistica ideata da Alberto Peruffo e dedicata al
Tibet: l'8 agosto 2008, alle 13.000 GMT, dovunque tu sia, qualsiasi
cosa tu faccia, lavoro o vacanza, accendi un fumogeno e tingi il
cielo di rosso.
"Le Tristi Montagne Fumanti fumeranno insieme con i Grattacieli
delle Città per ristabilire una necessaria alleanza tra l’uomo e
l’ambiente, tra l’uomo e l’altro da sé, tra l’uomo e i suoi simili.
I monumenti, come vulcani assopiti da tempo e risvegliati dal dolore
del mondo, torneranno a rendere esplicito la loro antica funzione:
servire da monito, avviso a coloro che hanno dimenticato cosa si
custodisce tra le loro architetture. Noi li faremo parlare con il
linguaggio del fumo, «evanescenza colore del sangue», nel giorno in
cui la torcia olimpica, simbolo bicefalo, di pace e ipocrisia,
accenderà le Olimpiadi di Pechino. A sessant’anni esatti dalla
stesura della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, la
repressione in Tibet, durante un evento di portata globale, è
divenuta il simbolo del fallimento e del tradimento dei governi
mondiali: i princìpi allora ratificati sono stati e continuano ad
essere, più o meno diplomaticamente, rinnegati". Alberto Peruffo
L'8 agosto Alberto ed amici saranno sulla Torre Eiffel
http://www.sadsmokymountains.net/
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KORA DEL MONTE BIANCO DURANTE LE OLIMPIADI
Dall'8 al 24 agosto molte associazioni europee che sostengono la
popolazione tibetana hanno deciso di unirsi in un progetto comune:
compiranno a piedi il giro completo attorno al Monte Bianco. Questa
azione transfrontaliera vede uniti tutti i comuni intorno al Monte
Bianco che accoglieranno i marciatori. Ogni serata sarà animata da
eventi diversi.
Courmayeur aprirà la giornate a favore del Tibet il 13 agosto con
una tavola rotonda promossa dalla Fondazione Courmayeur a cui
seguiranno il 16 agosto l'inaugurazione di una mostra di antiche
tangka e uno spettacolo teatrale. Il 17 serata con la partecipazione
di Piero Verni che presenterà in anteprima il film "In marcia verso
il Tibet" girato da Karma Chukey durante la marcia che degli esuli
tibetani da Dharamsala (India) verso il Tibet.
In occasione della marcia "Grivel Mont Blanc", che da sempre
sostiene la necessità di preservare il patrimonio culturale e
spirituale della popolazione tibetana, ha prodotto un bastoncino in
due pezzi con la bandiera del Tibet.
Tutte le informazioni nel sito:
http://lionsdesneigesmontblanc.over-blog.com/
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NEL CUORE SEGRETO DELLO ZANSKAR
Estate 1977, più di trent'anni fa. Il Ladakh è aperto al turismo
solo da tre anni. La valle dello Zanskar si raggiunge a piedi perché
la strada sterrata verrà terminata nel 1980. È la possibilità di
scoprire un mondo tibetano intatto ed arrivano incredibili
personaggi: Heinrich Harrer ritrova il Tibet degli anni 40, Peissel
rivive la scoperta del Mustang negli anni 50, Oliver Follmi inizia
qui la sua carriera di fotografo. Le suggestive immagini di Guido
Fino accompagnate dai testi di Elisabetta Valtz sono il diario
dell'incredibile viaggio realizzato nel 1977 in una zona allora
inesplorata e quasi inaccessibile.
Per uscire dalla valle, Guido ed Elisabetta affrontano, nella
stagione meno adatta, il periglioso cammino del Djumlam, un sentiero
fra rocce e gole incassate dove non vi sono villaggi ma liberi
vagano ibex e linci.
Ho ammirato "Zanskar, Viaggio nel cuore dell'Himalaya" e la mostra
collegata, con queste immagini ho rivissuto il mio viaggio in
Zanskar quasi contenporaneo al loro. Guido ed Elisabetta hanno
gentilmente ospitato la nostra associazione "Aiuto allo Zanskar"
alla presentazione del volume in Torino.
A settembre partirò per l'oasi di Shade, cuore segreto dello Zanskar,
e camminerò fra gli aerei sentieri del Djulam. Nello zaino il libro
di Fino e Valtz, alla ricerca del tempo perduto.
Zanskar, viaggio nel cuore dell'Himalaya
http://www.marcovasta.net/libreria/LibreriaSingola.asp?id=7815
Nel cuore segreto dello Zanskar
http://www.marcovasta.net/viaggi/zanskar_2008/
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CINQUANT'ANNI DOPO SUL SARAGHRAR
È il 25 agosto 1959 quando la spedizione romana con Franco Alletto,
Paolo Consiglio, Giancarlo Castelli-Gattinara, Franco Lamberti,
Enrico Leone, Fosco Maraini e Carlo Alberto Pinelli raggiunge la
sommità inviolata del Saraghrar (7349 m) nell'Hindu Kush. È
l'avventura di un alpinismo che oggi definiamo "eroico" forse
dimenticando che anche oggi vi sono giovani che tracciano
arditissime vie di salita su nuovi terreni di gioco. È una
spedizione di giovani: se Fosco ha già 47 anni, Betto ne ha solo
ventiquattro e gli altri ragazzi sono tutti sotto i trentacinque
anni.
Sullo sfondo del racconto della spedizione italiana guidata da
Maraini, gli amici affrontano dai diversi punti di vista i temi
fondamentali della vita. Le incognite dell'ascensione, le difficoltà
quotidiane i rapporti con i portatori e le realtà locali fanno da
sfondo ai colloqui tra i sette alpinisti. I loro punti di vista sono
ben definiti nel titolo: un agnostico, un comunista e un cattolico.
Nelle discussioni si vede l'entusiasmo della loro gioventù e la
speranza in un mondo che comunque tutti sperano migliore. Cosa sono
il progresso, lo sviluppo e il sottosviluppo, la politica, l'islam,
il comunismo, il senso religioso?
Giancarlo Castelli ha riletto e trascritto gli appunti di quelle
giornate, riportando i dialoghi dell'agnostico Maraini, del
comunista Alletto ed i propri. Le discussioni sono interessanti
lunghe e, forse, qualche volta prolisse per chi non ha vissuto in
quell'Italia ormai scomparsa. Anche gli altri membri della
spedizione hanno partecipato, ognuno apportando il suo contributo,
con le sue domande, i suoi dubbi e le sue riflessioni. Difficile
comprendere questo "specchio dei tempi" dalle interminabili
discussioni anche se i temi che quei giovani affrontavano sono
ancora oggi di attualità. E Castelli li riprende, delineando
l'evolversi in cinquant'anni di quelle situazioni problematiche che
oggi hanno avuto esiti talvolta impensabili.
Più vivace e leggiadra la descrizione della vigilia della salita con
le ansie, le paure, le attese. Ed è la parte che più si legge con
partecipazione.
http://www.marcovasta.net/libreria/LibreriaSingola.asp?id=5193
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IPPOLITO DESIDERI VA IN AMERICA
Una relazione su "Desideri e la vacuità buddhista" è il contributo
di Enzo Gualtiero Bargiacchi al XV Congresso della International
Association of Buddhist Studies tenutosi in giugno ad Atalanta. Il
congresso comprendeva un panel su Ippolito Desideri e per
l'occasione è stato distribuita ai congressisti la biografia in
inglese del missionario pistoiese: "A Bridge Across Two Cultures -
Ippolito Desideri S.J. (1684-1733) A Brief Biography".
Il 2 luglio a Roma l'infaticabile prof. Bargiacchi ha presentato
presso l'IsIAO il volume "Ippolito Desideri S.J. Opere e
Bibliografia" pubblicato dall'Institutum Historicum Societatis Iesu.
È un ponderoso tomo che mostra la passione e l'attenzione con le
quali Gualtiero ha condotto le sue ricerche.
Segnaliamo che il sito web
http://www.ippolito-desideri.net sta crescendo tutti i giorni,
ottenendo ampi consensi, ed ha ampliato il suo ambito di interesse a
tutto ciò che attiene al mondo orientale (storia, geografia,
antropologia, arte, letteratura, filosofia, religione, ecc.) e ai
suoi rapporti con l'Occidente.
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E CASSIANO DA MACERATA RIPUBBLICA IL SUO TIBET
“Salimmo il Monte Lhangur fra balze precipitose; a misura che ci
avvicinavamo alla sommità del monte aumentavasi in tutti il dolore
del capo e dello stomaco, con difficoltà di respiro... - nel 1741
Cassiano da Macerata così descriveva l'Everest, e più oltre
“...salimmo le montagne, benché non pervenimmo sino all'alto ove
erano coperte di neve; in salendo questo monte, vedemmo dalla parte
di nord una lunga fila di alti monti coperti d'alto al fondo di
grossa neve, a' quali li mulattieri fecero riverenza risguardandoli
come dimora di numi... ci fu asserito che in quelli monti la neve
mai si distrugge restando tutto l'anno coperti d'alte nevi e che per
tal causa sono inabitabili e inacessibili...”.
Nel 1738 il padre cappuccino Cassiano Beligatti parte in missione
alla volta del Tibet con due confratelli; raggiunge l’India e poi,
seguendo un ramo del Gange, Patan e Kathmandu, per arrivare
finalmente in Tibet.
Lo straordinario giornale di viaggio - presentato da Alberto
Magnaghi nel 1901-1902 sulla «Rivista Geografica Italiana» con una
introduzione e note - è ora ripubblicato rendendo così accessibile
al pubblico una delle primissime testimonianze occidentali sulla
civiltà tibetana.
Cassiano Beligatti - Viaggio al Tibet 1738-1745
http://www.marcovasta.net/libreria/LibreriaSingola.asp?id=7847
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RIPUBBLICATO "ANTICHE CIVILTA' DEL SAHARA" DI MASSIMO BAISTROCCHI
Quel pianeta di sabbia e rocce vulcaniche che si estende per otto
milioni di chilometri quadrati, dall'Oceano Atlantico al Mar Rosso,
un tempo fu verde e ricco di acque. Le genti che, nel corso dei
millenni, lo popolarono, hanno lasciato innumerevoli tracce del loro
passaggio: pietre incise, utensili, ma, soprattutto, dipinti
rupestri. Opere di una tale raffinatezza stilistica da poter essere
annoverate tra i maggiori capolavori dell'arte di tutti i tempi.
L'opera di Baistrocchi, attualmente Ambasciatore ad Abuja, è
considerata un classico, improntato a quella divulgazione che non
manca di suscitare interesse a più di vent'anni dalla sua
apparizione nei tipi di Mursia.
http://www.marcovasta.net/libreria/LibreriaSingola.asp?id=961
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AFRICA IN LIBRERIA, LO SCAFFALE DEL 2007
Una vacanza sotto la croce del Sud (la dove ci sono più stelle,
scriveva Borges) mi ha spinto a terminare un lavoro avviato mesi fa:
con l'aiuto della fornitissima biblioteca dei Saveriani di Brescia,
ho arricchito la libreria on line con i titoli sull'Africa usciti
nel 2007. Con maggiore attenzione alla narrativa e forse meno alla
saggistica, sono stati inseriti altri cinquanta di volumi, in gran
parte scritti al femminile. Non è una lista esaustiva, ma ho scelto
i titoli che più si avvicinano alla identità africana.
http://www.marcovasta.net/libreria/Africa/AfricaLibreriaElencoAnno.inc.asp
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L'indice delle precedenti Newsletter di Marco è alla pagina
http://www.marcovasta.net/newsletter/
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Questa newsletter è stata inviata a 12.343 destinatari. Non contiene
pubblicità, né promozione di tipo commerciale.
Coscienti che e-mail indesiderate sono oggetto di disturbo, ti prego
di accettare sincere scuse se la presente non dovesse essere di tuo
interesse. A norma del d.lgs. 196/2003 abbiamo reperito la tua
e-mail direttamente da un messaggio che ci avevi precedentemente
inviato, su tua esplicita comunicazione, navigando in rete o da un
messaggio che ha reso pubblico il tuo indirizzo di posta
elettronica.
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