La popolazione dell'Hunza Gojal conta circa 18.000 persone. A differenza di altre enclave come il basso Hunza, Nagar od il Baltistan la popolazione non ha sofferto le conseguenze dei matrimoni endogamici in quanto gli abitanti, di origine nomade hanno da sempre continuato a spostarsi in un territorio che attualmente è spartito fra Russia, Cina, Afghanistan e Pakistan. Geograficamente l'Hunza Gojal comprende il territorio fra Hussaini a sud fin verso Mizghar ed il Khunjerab a nord e dalla valle di Shimshal attraverso Gulmit si protende ad ovest nella valle di Ishkuman e Chapursan fino al passo Boroghil che da accesso a Chitral. Quest'area, come il Baltistan, è occupata da catene montuose e da ghiacciai di notevole estensione, come il Batura.
Secondo le tradizioni locali parte delle genti dell'Hunza Gojal, ancor prima dell'arrivo tribù ismailite, viveva nella zona di Ishkuman dove un capo, Quli Kutur, era stato esiliato. Erano ovviamente tribù nomadi che conducevano una vita pastorale e che, risiedendo a settentrione dei Pamir, ebbero contatti con il Tajikistan e la valle del Wakhan. Con la migrazione delle tribù ismailite attraverso l'Oxus, essi caddero sotto l'influenza degli Aga Khan fra il 9<198> ed il 10<198> secolo e scesero verso Hunza per divenire successivamente tributarii del Mir di Hunza. I Gojali hanno affinità linguistiche con i Wakkhi, i Tajiki e gli Uigur del Xinjiang cinese (Sinkiang o Turkestan cinese). Parlano il medesimo dialetto e spesso indossano costumi simili, specie le donne il cui copricapo è il medesimo usato dalle donne di Taxorgam in Tajikistan dove la popolazione è rimasta nomade ed abita tuttora in tende dette yurte. In questo le donne gojal differiscono notevolmente dalle altre donne musulmane, per esempio vanno a viso scoperto ed abbracciano ed baciano con familiarità parenti ed amici quando li incontrano. Ospitali e gentili le donne gojal non hanno nei confronti degli stranieri lo stesso comportamento scontroso che ritroviamo ancora a Karimabad.
|