I Dardi costituiscono la prima etnia indo europea che ha occupato queste valli, scacciando quella dei Mon più di un migliaio di anni fa, essi sono conosciuti dai Baltì come Brokpà (dal tibetano drog-pa<197>nomadi). A differenza dei Mon i Dardi si sono mescolati con la popolazione tibetana del vicino Purig (zona di Kargil nel Kashmir occupato dall'India) e successivamente hanno convissuto anche con i nuovi insediamenti dei Baltì. Originari delle valli di Gilgit, Astore, Bawang e Punjal, che formano il distretto pakistano del Dardistan i Dardi più intatti sono tutt'ora insediati nelle valli a nord e sud di Drass e Kargil mentre quelli del Dardistan pakistano hanno perduto completamente la loro identità culturale in specialmodo dopo la islamizzazione degli ultimi secoli.
L'unica colonia di Dardi autentici é costituita da una popolazione di settecento individui nelle valle di Dah-hanu, raggruppati a circa 24 chilometri a nord di Kargil, presso la strada militare indiana. I Brokpà continuano la loro vita autonoma ed indipendente in un'autarchia basata sui frutti e sui prodotti offerti dalla terra di queste valli relativamente basse di quota e dal clima favorevole.
Protetti dalla inaccessibilità della vallata essi hanno conservato un'identità culturale che é un microcosmo rimasto intatto dai tempi del loro arrivo: la società darda pratica la poliandria e si basa sul matrimonio endogamico e su codici etici che ne sono conseguenti. La forma politica prevede un consiglio degli anziani e la religione, benchè di origine buddista, si colora con riti che richiamano la loro religione animista avuta un tempo. I defunti sono seppelliti in posizione seduta, con il volto orientato verso il sorgere del sole, circondati dai beni più preziosi. I Dardi sono rispettosi verso gli animali domestici, mucche e galline, non bevono latte vaccino, non usano lo sterco come combustibile e cercano di evitare ogni contatto stretto con questi animali. Verrebbe tutt'ora praticata una forma di purificazione quotidiana con fumicazioni rituali per le quali usano rami di cedro, pianta sacra. Il linguaggio dicono gli studiosi, ha assonanza con il russo con influenze sanscrite e parsi (persiano antico) lingue parlate dalle popolazioni ariane che scesero verso l'altopiano indiano in successive ondate di conquista. Assieme al linguaggio i Dardi hanno conservato le loro tradizioni ricche di proverbi, favole e canzoni: ogni tre anni si raccolgono in una festa di tre giorni ed i giovani ascoltano la narrazione delle epopee degli antenati.
E' praticamente impossibile addentrarsi nelle valli presso la linea di cessate il fuoco, ma può capitare di incontrarne qualche abitante a Kargil od a Skardu. Li si riconosce per la carnagione chiara, i lineamenti semiti molto fini e l'alta statura. Sia gli uomini che le donne si adornano di numerosi e pesanti monili d'argento ed hanno sul copricapo un fiore rosso sangue, distinguendosi così dai tetri musulmani sciiti di Skardu.
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