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3 giorno

23 novembre - 1 dicembre 2013

Su 3 giorno 4° giorno 5° giorno 6° giorno 7° giorno 8° giorno 9° giorno

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Questo è un programma di massima e non fa parte del contratto di viaggio. In questa ipotesi sono riportate le località attraversate, ma nell'economia del viaggio questo non comporta una sosta od una visita, e non tutte potrebbero essere effetuate In caso di pioggia si salta il Wadi Bani Awf
 

3) MUSCAT -  BARKA - MONTI D’HAJAR - NIZWA


Visualizza Oman Breve Giorno 3 in una mappa di dimensioni maggiori

 

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Mercato del pesce dI Matrah

Mercato del pesce di Baklha

Rotatoria di Bakla (roundabout)

Forte di Nakhal

Awabi

Inizio sterrato (2011)

Balad Sayt

Fine sterrato (2011)

Al Hamra

Hotel Al Diyar (Nizwa)

 

Da Muscat a Nizwa نزوى vi è una nuova "autostrada" a quattro corsie che permette di non seguire la vecchia strada panoramica di 174 chilometri (linea rossa). Qualsiasi sia il percorso scelto, dobbiamo attraversare le montagne dell’Hajar, catena montuosa con cime che raggiungono i 3.000 m che corre parallela alla costa.

     
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Mutrah Hotel

Da Mutrah o dalla cornice, risalire verso gli svincoli della express highway, la tangenziale che conduce all'aeroporto. Seguire le indicazioni per Al Ansab e Ghala (Al-Ghubrah e Ghala لغ و ةربغلا ).

Passare di alcune centinaia di metri la moschea alla vostra sinistra e voltare per la moschea ancora a sinistra, portandovi all'ingresso est riservato ai non credenti.

23,2

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Grande Moschea


Visualizza Sultan Qaboos Grand Mosque in una mappa di dimensioni maggiori

Conosciuta anche come Grand Mosque (Sultan Qaboos St; h8-11 da sabato a giovedì per i  non musulmani), questo edificio religioso, considerato dalla Lonely Planet (LP 110) "splendido capolavoro dell’architettura islamica moderna" è il dono fatto dal sultano Qaboos al suo popolo in occasione del trentesimo anniversario della sua ascesa al trono. Imponente ma essen ziale all’esterno, la moschea ha un interno che "lascia letteralmente senza fiato per la straordinaria magnificenza della sala di preghiera principale". Il solo tappeto persiano misura 70x60m, dimensioni che lo rendono il più grande tappeto del mondo, ed è stato realizzato nell’arco di quattro anni da oltre 600 tessitrici.

Per visitare la moschea, sono richieste maniche e pantaloni lunghi (non jeans) o una gonna lunga; le donne devono inoltre coprirsi i capelli. Come sempre quando si entra in un luogo di culto islamico, anche in questa moschea bisogna togliersi le scarpe ed evitare accuratamente di toccare il Corano. Se vi siederete sul tappeto, fate attenzione a tenere i piedi rivolti all’indietro, perché i musulmani (ma anche i nepalesi...) ritengono offensivo puntare le piante contro chi si ha di fronte.

Al-Ghubrah e Ghala لغ و ةربغلا si trovano circa 8 km a ovest di Al-Khuwair.

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Svincolo (ex rotatoria) di Barka

Attenzione, alcuni navigatori (come CoPilot) fanno uscire dalla superstrada 12 chilometri prima dello svincolo.

Continuate sulla superstrada finché trovate le indicazioni a sinistra per Barkha ed a destra per Nkal (Rustaq ed Ibri)

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BARKA حقرب

Il nome esatto della cittadina costiera è Baraka (benedizione, sott. "di Allah").

Barka è famosa anche per l’halwa, dolce tradizionale omanita che richiede una lunga e faticosa preparazione (v. lettura p100 LP) e non va confuso con quello al sesamo, chiamato halvah, diffuso nel resto della regione.

Il forte di Barka è caratterizzato da un’insolita torre ottagonale. è molto suggestivo anche dall’esterno. Per arrivarci dal centro cittadino, svoltate a destra all’incrocio a T e lo vedrete sulla sinistra dopo 300 m.

Aggirate il castello e vi trovate al mercato del pesce. Sosta d’obbligo: le barche sono ormeggiate a riva e le operazioni di scarico sono ancora in atto: mani abilissime liberano gli ultimi pesci impigliati nelle rete, li raccolgono in canestri che vengono portati all’interno del mercato e disposti sui banchi. Mani altrettanto abili li puliscono e li lavorano.

Sulla terrazza del mercato si svolge l’asta mattutina; i pezzi più belli vengono battuti e venduti al migliore offerente, tra giochi di sguardi e di mani che mimano gesti per noi poco comprensibili, mentre orde di gabbiani fanno festa sulla riva.

Altrettanto interessante è la settecentesca Bayt Nua’man (ingresso 500 baisa; h8.30-13.30 da domenica a giovedì), un’antica dimora di ricchi mercanti restaurata di recente. Il bivio che consente di raggiungere questo edificio è segnalato lungo la Muscat–Sohar Hwy, 7 km a ovest della rotatoria di Barka.

     
   

Alternativa 2: (linea blu) Un percorso più lungo verso Nizwa (RTE 13) che richiede un giorno è: Muscat, Barka, forte di Nakhal, Wadi Bani Awf  (Snake Canyon), villaggi di Hat e Bilad Sayt, villaggio di Misfat al A’briyeen, Wadi Ghul, Jabal Shams (Gran Canyon).. Iniziamo la salita lungo una tortuosa, ma spettacolare (RTE 13) che risale il Wadi Bani Awf e raggiunge un passo a 2050 m sul livello del mare da cui si godono superbe vedute sulle catene di montagne che presentano differenti colori. Si raggiunge il forte Nakhal  e poi proseguiamo per Jabal Shams  con il suo canyon. Superate le montagne raggiungiamo il villaggio di Al Hamra i cui quartieri vecchi, sebbene abbandonati e parzialmente crollati, mostrano un interessante esempio di architettura tradizionale difensiva di case costruite in “banco” argilla impastata con paglia. Raggiungiamo infine Nizwa attraversando le ultimi propaggini delle montagne.

 

Alternativa 3: S (linea verde) si possono evitare le gole Wadi Bani Awl continuando sulla litoranea da Barkha e poi voltando per Rustaq e da qui raggiungendo Ibri e quindi Niwwa ed allungando di 250 chilometri.

 

Alternativa 4: (linea nera) per chi è innamorato dei forti. ms vuol evitare le gole, dal Forte Ni Nakhal può raggiungere Rustaq ed immettersi sulla strada per Ibri.

 

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Svincolo ex-rotatoria

Tornate allo svincolo ex rotatoria e attraversatelo continuando nella stessa direzione.

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FORTE DI NAKHAL لخن

Nakhal è una cittadina pittoresca, dominata dai Monti Hajar e da uno dei forti più suggestivi di tutto il paese. Le torri e l’ingresso di questo forte (ingresso 500 baisa) Il majlis (sala delle udienze) situato nella parte superiore del forte è un luogo fresco e tranquillo. Le finestre sono state progettate in modo da ricevere la fresca brezza serale anche nei mesi estivi.

Questo forte possiede numerosi elementi architettonici degni di nota: particolari feritoie sopra le porte, alle quali venivano agganciati i pentoloni di miele bollente da versare sugli invasori, porte dotate di punte acuminate per respingere gli attacchi nemici, torri di forma circolare costruite per deviare le palle di cannone, falaj (canali d’irrigazione) da utilizzare in caso di assedio. L’intera struttura si erge saldamente su uno sperone roccioso, una caratteristica comune a numerosi forti omaniti che consentiva di evitare la costruzione di robuste fondamenta.

REGIONE DI AL BATINAH ةنطابلا ةقطنم

Questa striscia di terra pianeggiante e molto fertile, incuneata tra i Monti Hajar e il Golfo di Oman, rappresenta il granaio del paese nonché la sua zona più densamente popolata. Tra i luoghi di maggiore interesse turistico della regione di Al-Batinah meritano di es sere segnalate le antiche cittadine fortificate di Nakhal e di Rustag, emozionanti mete da raggiungere in fuoristrada come il Wadi Bani Awf e il Wadi Hoqain, le cittadine costiere di Barka e Sohar.

 

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Ain al Thawarah (Ath-Thowra)

Dal forte proseguiamo per 2,5 km attraverso le piantagioni di datteri fino alla sorgente calda di Ath-Thowra, dove l’acqua che zampilla dalle pareti del wadi viene convogliata in un falaj destinato all’irrigazione delle piantagioni circostanti. Bambini e capre sguazzano nelle pozze d’acqua a qualsiasi ora del giorno, ma l’oasi richiama anche numerosi uccelli, tra cui le allegre ghiandaie indiane dalle ali turchesi. La presenza di tavoli per il picnic e di tettoie rende questo luogo una meta popolare, soprattutto nei giorni di giovedì e venerdì.

2,5

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Dalle sorgenti, dopo un consulto con alcune guide omanite, abbiamo deciso di scartare il percorso di montagna e siamo tornati indietro verso la rotatori.

Abbiamo anche escluso di tagliare verso il villaggio di F sulla Muscat - Nizwa perché anche qui vi erano due deviazioni ed attraversamento di guadi.

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Stazione di rifornimento con ristorante e ortofrutta (sulla sinistra,
210

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Hotel Al Dyar.
     

IL WADI BANI AWF

Dal forte di Nakhal proseguiamo verso la deviazione che imbocca la montagna dal principio del  Wadi Bani Awf. Inizia subito lo sterrato, ma il pavimento è buono e la strada larga; alla nostra destra si snoda un lungo cantiere allestito per costruire la nuova corsia sopraelevata e asfaltata che in breve tempo permetterà di attraversare comodamente l’Hajar. Il cielo è terso e intensamente azzurro; i profili delle montagne si stagliano contro l’orizzonte e si moltiplicano in un gioco di riflessi tanto bello da sembrare finto; i palmeti macchiano di un verde rigoglioso il letto del fiume in secca.


Visualizza Area Wadi Waf in una mappa di dimensioni maggiori

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Superato il villaggio di Awavi (1) giungiamo al bivio (2) per Rustaq (posto sul percorso per Ibri e che non visitiamo). Manteniamo la sinistra. Inizia lo sterrato  e continuiamo attraverso i piccoli villaggi di Al Far (4), Al Qasmitayn (5), Al Rakhah (6), passiamo il bivio per Al Awainath (dx) ( 7) e (8), ed arriviamo al villaggio di Al Zammah (9) e al parcheggio (10)  Raggiungiamo breve raggiungiamo l’imbocco est dello Snake Canyon. Esploriamo a piedi il primo tratto di questa bella gola (vedi mappa dettagliata di tutti i sentieri dell'area). Il villaggio da nome alla Tecomella Al-Zamah, dai bei fiori gialli primaverili (se siete in stagione).

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Riprendiamo la nostra strada, e proseguiamo inerpicandosi sullo sterrato che approccia la montagna. Ad una curva a gomito passiamo accanto al villaggio di Bima (11). Qui si trova l'ingresso del ramo centrale dello Snake Canyon con parcheggio ed area camping. Proseguendo si incontra il bivio (12) con i cartelli che indicano la direzione per Jebel Shams/Al Hamra a sinistra e per   Balad Sayt (13) a destra.

Se siamo in orario, possiamo  permetterci di visitare l'incantevole villaggio Balad Sayt; la strada si inerpica attraverso passaggi impegnativi; al fondo si ammira la fine dello Snake Canyon, impressionante e spettacolare. Mezz’ora di visita e di nuovo in marcia, dobbiamo scendere dalla stessa strada e tornare al bivio.

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Poco dopo il bivio sulla nostra sinistra vi è l'ingresso ovest dello Snake Canyon.

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Dal bivio seguiamo l’indicazione per Jebel Shams/Al Hamra. La strada sale, impervia e un po’ sconnessa, per altri 12 Km. In alto a sinistra il villaggio di Al Hajir (14) e finalmente siamo oltre i 2000 metri, arranchiamo fino a superare il valico (15). Improvvisamente l’asfalto (16); una bella e liscia strada ci porta giù fino alle grotte di Al Hotta (19). Occorre arrivare entro le 17. 

Se il trenino interno fosse fermo, si percorrono facilmente i 300 metri dei binari a piedi. La visita delle grotte dura 45 minuti di facile percorso a gradini che può essere fatto anche con semplici sandali. Tutto il percorso è illuminato e molto ampio.  Non è necessario coprirsi per il freddo, temperatura piacevole. La guida spiega le formazioni e l'evoluzione della grotta. Stalattiti e stalagmiti sono ormai ferme e non c'è più percolazione di acqua all'interno ma è comunque affascinante. Interessante laghetto interno con pesci endemici.

Questa grotta, ricchissima di meravigliose stalattiti e stalagmiti, è una meta molto frequentata dai turisti. Al suo interno, sopra la biglietteria, si trovano un museo geologico interattivo che illustra alcune delle caratteristiche per cui l’Oman  famoso tra i geologi di tutto il mondo, un negozio di souvenir, un piacevole ristorante e un caffè all’aperto dal quale si può ammirare un bel panorama delle colline circostanti. Purtroppo la grotta non può accogliere più di 750 visitatori al giorno, per cui è necessario prenotare telefonicamente la visita con un buon anticipo. Nel caso riusciate a prenotare, salirete a bordo di un trenino che conduce fino all’interno, da dove inizia un’interessante visita a piedi della durata di 40 minuti che costeggia, tra l’altro, un lago sotterraneo dove vivono pesci cavernicoli ciechi. Sulla sinistra della grotta, la strada conduce (dopo 2 km) a un piccolo parco situato accanto a un wadi e a un corso d’acqua, ideali per un picnic.
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 Se fossimo in ritardo al bivio (17) prima della grotte, possiamo girare a destra e vistare le villaggio abbandonato di Al Hamra (18)
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Nizwa

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