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7° giorno

23 novembre - 1 dicembre 2013

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7) RAS EL HADD – SUR (oTiwi o FINS)

NB il nostro gruppo ha pernottato a SUR perché gli alberghi di Tiwi erano pieni a causa della Festa Nazionale) spostata dal 18 al 27 novembre in segno di lutto per i morti delle alluvioni). Consigli di pernottare a Tiwi od a Fins).
 

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Turtle beach resort
6,3

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Rotatoria di Rass El Hadd
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 40,3

Attraverso colline pietrose arriviamo in breve a Sur LP 132, bella cittadina è racchiusa in una scenografica baia naturale.  Il quartiere dei pescatori di Ayala è ancora costruito in stile arabo con le piccole case bianche e i caratteristici portali in legno massiccio intarsiato decorati con borchie. Consiglio, in ogni caso, do visitare l’interessante fabbrica dei dhow, tipiche imbarcazioni in legno che solcano i mari dell’Arabia e che ancora oggi sono utilizzate dai pescatori e per piccoli commerci con l’Iran e il Pakistan

Storia

Osservando gli operai dei cantieri di Sur mentre piallano a mano le assi di legno con cui costruiranno i dhow, è facile riconoscere una maestria ereditata da secoli di esperienza. Sur ha goduto per molto tempo della fama di principale cantiere navale del paese e ancora nel XIX secolo – quando l’invasione portoghese e la divisione dell’Oman in due diversi sultanati avevano inferto un duro colpo all’economia del suo porto – vantava ancora una flotta composta da oltre 100 navi d’alto mare. Con l’arrivo della British India Steamer Navigation Company e la sua supremazia nell’area del Golfo, la domanda di navi d’alto mare si ridusse drasticamente e la città conobbe un rapido declino. Oggi però Sur sta vivendo un nuovo periodo di prosperità, grazie a un modernissimo impianto di produzione di gas naturale liquefatto (GNL).

 

Corniche e cantieri navali

Dalla corniche è possibile ammirare un mera- viglioso panorama sulla costa e sul pittoresco villaggio di Ayjah, che vanta tre torri di guardia a segnare l’ingresso nella laguna e garantire ai dhow di un tempo, carichi di merci, un tranquillo accesso al porto. Nei cantieri di questa zona è ancora possibile osservare gli operai costruire a mano queste imbarcazioni tipiche della regione.

Per raggiungere i cantieri navali, svoltate a sinistra in corrispondenza del Roundabout 6 al termine di Main St e seguite la strada che all’altezza della corniche descrive un semi cerchio, dirigendosi verso la grande laguna. La strada poi torna indietro verso il nuovo suq, passando davanti al Fatah al-Khair, un dhow splendidamente restaurato costruito a Sur 70 anni fa e recentemente riportato nel suo luogo di origine dallo Yemen, dove si trovava in rimessaggio. Sul posto è in fase di realizzazione un museo marittimo e non mancate di osservare il piccolo laboratorio situato di fronte al dhow: Sur è conosciuta in tutto il mondo per i suoi raffinati lavori di falegnameria e qui sono in vendita modellini di dhow costruiti con straordinaria perizia artigianale (tenete comunque presente che la bottega apre a seconda dell’umore del proprietario).

 

Sunaysilah

Abbarbicato su uno sperone di roccia e costruito tre secoli fa su una pianta quadrata protetta da quattro massicce torri rotonde, questo castello rappresentava l’elemento più importante del sistema difensivo di Sur – questa città era infatti protetta da imponenti fortificazioni che avevano lo scopo di tutelarne il ricco e fiorente mercato d’oltremare. Ingresso a pochi metri dal Roundabout 3.

 

AYJAH ةجيعلا

Ora che i lavori di restauro dell’Al-Hamooda Fort sono finalmente terminati, vale la pena di raggiungere il grazioso villaggio bianco di Ayjah. Lo puoi visitare provenendo da Razz el Hadd perché lo si trova ll'ingresso sud della città, prima del ponte sospeso.

L’imponente sagoma del forte si inserisce perfettamente tra le sontuose residenze della zona, un tempo appartenute a ricchi mercanti e caratterizzate da eleganti porte in legno intagliato e da porticati con colonne a forma di fiori di loto.

Se desiderate ammirare uno splendido panorama su Sur, fate una passeggiata serale fino al vecchio faro. Un tempo, prima della costruzione del ponte, l'unico sospeso dell'Oman (fino ad ora) Ayjah era raggiungibile con il traghetto o in automobile per- correndo per 10 km la strada che costeggia la laguna, o attraversando il ponte sospeso.

 

 


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Bilad Sur Castel

Costruito due secoli fa per difendere la città dall’assalto dei predoni provenienti dall’interno, il Castello di Bilad Sur  è la più interessante delle fortezze cittadine; non mancate in particolare di osservare la struttura inusuale delle torri, anche se, come molte altre for- tezze omanite, all’epoca delle nostre ricerche era chiuso per lavori di rinnovamento.

Per raggiungerlo, lo trovate sulla vostra destra provenendo dal mare (cartello stradale turistico bianco su sfondo marrone) (o svoltate a sinistra da Main St dopo aver percorso 1,3 km dal Rundabout 1, se venite da Muscat, od alloggiate al Sur beach Hotel), in corrispondenza di un palazzo sovraccarico di decorazioni dall’aspetto piuttosto kitsch.

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Proseguiamo passando dalle rovine di Qalhat  تاهلق, uno dei più antichi insediamenti del paese risalente al II sec. a.C. e importante porto visitato anche da Marco Polo. Le rovine sono in lista per entrare nel Patrimonio Mondiale dell'UNESCO dal 1988, con scarso risultato. Da visitare solo se si ha tempo.

Risalente al II secolo d.C., Qalhat è uno degli insediamenti più antichi del paese. Sebbene oggi non sia rimasto molto da vedere, questo sito merita una breve sosta per scattare un paio di fotografie ai piedi della pittoresca يداو Tomba di Bibi Miriam . Come visitatori di Qalhat vi troverete in ottima compagnia: sia Marco Polo nel XIII secolo sia Ibn Battuta nel XIV secolo vi fecero tappa nel corso delle loro peregrinazioni e avrete anche la soddisfazione di sapere che il vostro viaggio a Qalhat sarà stato molto più avventuroso del loro.

A quei tempi, infatti, Qalhat era un ottimo porto, molto frequentato dalle navi mercantili provenienti dall’India, nonché il centro del commercio dei cavalli allevati nelle regioni interne del paese.

Oggi di questa antica città non rimangono che la tomba, la cisterna dell’acqua  e i resti delle mura di cinta; al posto delle imbarcazioni e dei dhow, inoltre, il mare ormai porta a riva soltanto squali, sardine e mante, cosicché, se vi accamperete da queste parti, di notte potrete vedere l’acqua illuminarsi di riflessi verdi fosforescenti.

Qalhat non è molto ben segnalato una volta lasciata questa strada; per raggiungerlo, cercate sopra al wadi un edificio squadrato, sormontato da una cupola, e seguite la vecchia strada costiera. Tuttavia, fino a quando i lavori di riqualificazione turistica non saranno ultimati, sarà preferibile ammirare la tomba dalla litoranea.


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Casina gialla - Wadi Shab Resort Casina verde - Campo tendato Fins

20,2

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La superstrada giunge nei pressi di Tiwi. I lavori per lo svincolo sono trminati ed ora l'uscita si trova circa un paio di chilometri prima del paese e permettere di scendere fino ad un ponte che permette di portarsi sotto il ponte della superstrada. Si entra in una una larga area di parcheggio e si prosegue, Se si pensa che non vi sia affollamento di può provare a percorrere tutti i venti chilometri del canyon.

Il piccolo villaggio di pescatori di Tiwi LP 128, non possiede particolari attrattive, ma il fatto di trovarsi in prossimità di due dei luoghi più incantevoli del paese, il Wadi Shab e il Wadi Tiwi, gli ha consentito di conquistarsi una posizione di primo piano in tutti gli itinerari turistici. Con questo non vogliamo certo dire che Tiwi abbia fatto molte concessioni al turismo: anzi, nel villaggio non troverete né alberghi né mezzi pubblici per Muscat o Sur.

Ciò nonostante, la gente del posto attende con impazienza l’arrivo dei convogli di fuoristrada ed è sempre felice di scambiare quattro chiacchiere con i viaggiatori stranieri di passaggio. Se deciderete di fare tappa a Tiwi, fatevi raccontare la storia di Ibn Mukarab. A quanto si dice, questo profugo saudita aveva lastricato d’oro i gradini che dalla sua casa portavano alla sua tomba – sulla collina sono ancora visibili alcune rovine. Come aveva previsto, dopo la sua morte la gente del luogo estrasse l’oro dalla terra e s’impadronì del bottino, rendendo inaccessibile la tomba. In questo modo Ibn Mukarab riuscì a garantirsi – almeno da morto – quella pace di cui non aveva goduto per tutta la vita.

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94,6

Deviazione nel Wadi Tiwi LP 129,

Una deviazione dalla strada principale ci conduce nel wadi Tiwi che risaliamo completamente: la strada, a tratti strettissima e in pendenza, mette alla prova le capacità di noi autisti.

Tutto bene, arriviamo in fondo alla strada e dall’alto di un dosso sentiamo il muezzin chiamare alla preghiera. Ci fermiamo, spengiamo  i motori ed il silenzio totale è rotto solo dalla recitazione di una sura del Corano che si amplifica nella valle mentre le rocce assumono i colore caldi del tramonto. Un vero brivido ed una emozione indimenticabile. Siamo in una valle molto stretta e, tempo pochi minuti, diventa tutto buio: scendiamo verso mare lentamente con grande attenzione ripercorrendo la strada già percorsa e cercando nel buio assoluto il guado per cambiare versante.

 
3 97,6 Tiwi svincolo
51,4

149

Sur Hotel

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