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Pamir 4x4

14-28 settembre 2019

con Marco Vasta ed AnM sul "tetto del mondo", tra natura e popoli dell’Asia Centrale su i monti del Pamir lungo i confini con l'Afghanistan

Savnob Савноб - Gudara Гудара

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La tappa è breve e per quanto il paesaggio sia interessante man mano che ci si alza di quota, quindi consiglio di fermarsi a Pasor e da qui camminare fino a Gudara.

Il tratto è in piano e favorisce la acclimatazione.

Diario Intimo (o quasi)

Grotte rifugio di Savnob (Rizzi©2019)
Grotte rifugio di Savnob (Rizzi©2019)
Grotte rifugio di Savnob (Rizzi©2019)
Passerella all'arrivo del trek da Barchidev
 (Rizzi©2019)

Siamo andati a letto presto, ieri sera, Alle sette, vegli come grilli, invitiamo l'elegante ragazza che allestisce la colazione ad abbondare con il caffè. Poi il gruppo sale alle grotte tempio o rifugio, chissà cosa effettivamente erano. mentre io mi reco al castello che non ho visitato ieri. Savnob giace in una conca protetta. Le grotte sul pendio della collina occidentale non lontano dalla nostra GH servirono da rifugio contro le incursioni degli afghani, dei kirghisi o degli abitanti della Valle di Yazgulom che, evidentemente, riuscivano senza problemi a valicare la catena che divide la loro valle dalla nostra.

Il villaggio è un'oasi di tranquillità e la strada per il vicino castello si snoda fra alberi giovani, sembrerebbe quasi un rimboschimento poiché le piante sono abbastanza giovani e non molto alte. Savnob (Савноб) uno dei villaggi più panoramici della valle di Bartang con un paio di negozi e c'è una scuola con numerosi maestri. la luce elettrica è fornita da una moderna piccola centrale idroellettica. Vicino alla nostra GH vi è una casa in ristrutturazione e alcuni falegnami sono al lavoro per squadrare le travi per il tetto. Individuate e fotografate le due lastre con epigrafi , salgo e mi aggiro fra le rovine. Ci vuole un po' di fantasia per immaginare la fortezza come luogo vissuto ed abitato. Forse veniva usata solo nei momenti di pericolo. ad ogni modo la trovo abbastanza grande in proporzione al resto del villaggio. L'idilliaco paesaggio è però minacciato ed ho trovato un articolo che mette in luce i problemi di questa valle: Global warming imperils Tajikistan's landscape (Il riscaldamento globale mette in pericolo il paesaggio del Tagikistan). L'articolo parla del ghiacciaio Labnazar, "sovrastante Savnob": non è un errore del giornalista ma si tratta di un altro ramo del ghiacciaio non visibile da Roshorv e che scende più verso est.

Saliamo sulle 4x4 e partiamo. Passando davanti alla scuola intravvedo il maestro che ho conosciuto due anni fa, ma non faccio in tempo a fermarmi. Da Savnob la strada prosegue fino all’inizio dei percorsi di trekking nei dintorni di Ghudara.

Siamo sulla destra orografica e quasi subito di fermiamo presso la confluenza fra Murgab e e Gudara (38.32047, 72.45501). Il fiume Bartang si forma qui, secondo altre mappe invece inizia dopo lo sbarramento del lago Sarez. Un gruppetto con Gulomsho va a fotografare la confluenza che non è visibile dalla strada. Poco oltre, altra sosta fotografica all'imbocco di una passerella (38.339,72.4808) dove arriva, mi dice Gulomsho, un sentiero da Barchidev.

In cammino verso Gudara (Rizzi©2019)
Trebbiatura a Pasor (Rizzi©2019)
Arcaico (Rizzi©2019)
Mulino a pala orizzontale (Rizzi©2019)
Silvestro e il teorema di Bernouilli
I nostri camminatori

Più avanti ancora troviamo un cavo sospeso con una carrucola che permette di valicare il fiume che scorre veloce ma che non deve essere molto fondo. Dalla mia esperienza in Zanskar, direi che è un metro, un metro e mezzo ( 35.1566,72.487946) ma la corrente impetuosa non permetterebbe il guado.

Poi valichiamo anche noi il fiume portandoci sulla sinistra orografica. La valle non ha salti notevoli e la strada sale impercettibilmente man mano che ci inoltriamo verso settentrione. Poi, all'altezza delle case di Rukhch Рухч (38.3635383, 72.5021015), piccolo agglomerato di case, il fondovalle si fa più ampio ma sempre brullo. Gli alberi sono quasi tutti scomparsi, solo vicino alle case si nota qualche macchia di verde con piccoli orti e campi ormai gialli di stoppie secche. Data l'altezza è probabile che si coltivi orzo, ma confesso che non ho mai chiesto.

Pasor Пасор (38.3974479, 72.6211489) è composto da varie frazioni sparse sul fondovalle alluvionale. Scorgo case ed altri agglomerati, alcuni lungo la strada altri aldilà del fiume. Da questo piccolo villaggio inizia un trekking che conduce nella valle di Khafrazdara e poi continua sul ghiacciaio Grum Grijmailo.

Per sgranchire le gambe si potrebbe partire da qui per una camminata di circa 15 chilometri fino a Gudara. Il percorso lungo la strada è in piano e favorisce la acclimatazione, oltre che permettere incontri con la popolazione. Gulomsho preferisce però fermarsi un po' oltre le ultime case e scendere qui assieme al gruppo dei camminatori, mentre le 4x4 proseguono.

È l'occasione, come a Khuf, di incontrare e in qualche modo colloquiare con gli abitanti della valle. A fianco della strada è in corso la trebbiatura del grano, anche se. data la quota, potrebbe essere orzo.. L'operazione è ancora effettuata in modo arcaico alcuni buoi camminano in tondo sopra le spighe, i chicchi vengono poi conferiti ad un mulino molto semplice, tant'è che la mola è orizzontale. È il primo prototipo di mulino, senza ruote dentate od  ingranaggi: l'acqua scorre nel canale e fa girare direttamente la ruota a pale che trasmette il movimento con un unico perno alle superiore macine di pietra sovrastanti. Un foro permette di far cadere i chicchi lentamente fra le due pietre. Pensavo che ormai non si usassero più ed è sorprendente trovarlo qui dove pensi che la tecnologia sia ormai arrivata da decenni, la prima volta che ne ho visto e fotografato uno era in Karakorum quarant'anni fa. Quelli che conoscevo in uso in Zanskar oggi sono ruderi quasi scomparsi. Scena bucolica ma in realtà probabilmente è seggno di regresso.

La pista si affaccia su una spianata laterale che, sulla carta, è formata dal torrente Shurali. Figura anche una traccia ma non so se esista veramente o sia solo una pista "inventata" dall'algoritmo che crea le strade su GMaps e programmi affini. Se esistesse veramente sarebbe una interessante idrografia dell'area di Kök Jar. Cercheremo domani una conferma a questa mia ipotesi, se possibile...

Nella luce abbacinante del mezzogiorno compare Ghudara Гудара (2.979m) in fondo alla spianata sassosa: è un villaggio di dimensioni decenti nella valle di Bartang. Ovviamente, come tutte le località del GBAO, ha diversi nomi e pronunce in varie lingue e dialetti: Kudara, Popiz, Gudara, Кудара, Popiz, Кудара. Attraversiamo il ponte sul torrente e puntiamo ad una casa sormontata da una antenna 3G e dal lungo filo di una antenna radio. Probabilmente è la casa del capataz, del vecchio kolkoz. Abbiamo accesso ad una lunga stanza con una pedana su cui mangeremo e dormiremo in otto, gli altri nella stanza successiva. Materassini per tutti! In attesa dei camminatori, gli autisti pranzano, noi aspettiamo i nostri compagni.

Il pomeriggio caldo e pieno di sole abbagliante per mette una camminata fino al fiume seguendo la pista vero il capovalle oppure alla scuola ed altre (poche) strutture del villaggio. Dietro la casa è stato costruito un gabinetto spazioso e sulla porta troviamo affisso un manifesto con le istruzioni sull'uso della calce e dei disinfettanti oltre alle modalità appropriate con le varie  posizioni per defecare, urinare, sanificare dopo l'uso e quant'altro.

Prima di cena, Gulomsho ci invita a traslocare, in otto ci spostiamo a Kudara nuova, un complesso di case costruito dopo il terremoto del 2015. Il nostro edificio è nuovo, non ancora terminata nella parte degli infissi interni. Sembra vuoto e non assegnato. Dormiremo benissimo.

La tappa è stata breve, ma non ci sono punti di appoggio fino quasi al valico dell'Ozero Karakul o di Jalang, La strada oltre Gudara a volte può essere impraticabile anche con veicoli 4x4. Se ci fosse una frana nella salita al Kök Jar occorre aspettare un bulldozer o tornare indietro. Una soluzione può essere quella di partire presto da Savnob e andare, incrociando le dita, fino a Jalang o a Karakul.

Gudara, 23 settembre 2019

 

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Cronistoria

Part. Ripart. Località

Lat

Long

Km Prog Prog
07:30   Savnob (2.680m) Passeggiata alle grotte 38.315716 72.40761 0,000 0,0 824,0
09:10   Partenza 38.31676 72.40401      
09:35 09:50

Sosta confluenza

38.32047 72.45501 6,000 6,0  
10:02 10:22 Passerella. 38.33900 72.48080 3,500 9,5  
10:57   Carrucola. 38.35157 72.487946 1.700 11,2  
    Rukhch Рухч. Piccolo agglomerato di case. 38.3635383 72.5021015 2,000 13,2  
10:54 11:00 sosta panoramica quota 3.000m 38.37938 72.57181 7,600 20,8  
    Pasor Пасор 38.3974479 72.6211489 5,000 25,8  
11:34 12:00

Gudara macchine

38.41307 72.678246 6,050 31,85 856,0
11:34 13:00 Camminata. Il tracciato valica con un ponte il torrente Kök Ubel che scende dall’altopiano di Shurali ad est del passo Kök Jar e che rincontreremo domani.          
13:30   Pranzo. Passeggiata nel villaggio e dintorni. Visita alla scuola.          
18:30   Cena          
20:00   Trasferimento in seconda casa per 10 pax. 38.41307 72.67825      

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