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Domenica 24 dicembre 2018 Smontate ed asciugate le tende, dopo abbondante e sorprendete colazione, ci avviamo per campi fino ad una pista sabbiosa (non ci sono segni di veicoli) per aggirare una piccola cresta e poi iniziare a salire. La pendenza all'inizio è accentuata ma non vi sono passaggi di roccia, solo fastidiosi cespugli. Il panorama si apre e si prosegue in salita più leggera sino a raggiungere tracce di campi terrazzati.
A parere di Mashalla i campi sono di pertinenza del villaggio di Maikudi. Ci si affaccia sul ciglio della falaise di Gheralta, strapiombante verso Megab e sotto di noi si vede la strada Megab - Wukro in ampliamento. Secondo il redazionale la salita sulle montagna ci offrirà una vista meravigliosa e non saremo soli: babbuini ed altri roditori e se siamo fortunati anche branchi di iene. Ma non vi è ombra di babbuini e nemmeno di iene o di umani.
Si sale ancora e si cambia versante, il villaggio di Maikudi è sotto un dosso e non si vede, ma aldilà si apre la piana a meridione dell'amba.
La discesa avviene fra fosse rettangolari destinate a trattenere l'acqua nella stagione delle piogge. La traccia scompare e solo una guida esperta riesce a capire dove proseguire. Finalmente appare la chiesa aldilà di un vallone. Ora la discesa è un po' accidentata ed un sentiero si stacca verso la chiesa rupestre di Yohannes Maikudi, con bei dipinti conservati all’interno (vedi sotto). Ritornati al bivio, scendiamo lasciandoci dietro pareti rocciose e camminando sul sentiero che da Maikudi porta ad un bosco con una limpida sorgente di acqua potabile. Il villaggio di Maikudi non ha più acqua e neppure le trivellazioni hanno permesso di installare una pompa, quindi lungo il sentiero gli abitanti (soprattutto donne e bambine) scendono a riempire le taniche e risalgono. Una condanna a vita...
Dalla sorgente, in breve, con un sentiero in mezzacosta (attenzione ai sassi che possono fare da rullo...) giungiamo nei pressi del villaggio di Debretion (debre = montagna, Tsion (Zion-Sion) = la Gerusalemme celeste). Anche qui è un grande albero (un sicomoro) il punto di riferimento.
Come nelle sere seguenti, accendiamo un falò e ammiriamo il cielo stellato. Anche se alcune volte saremo lontano da un villaggio all'improvviso qualche locale si materializzerà nel nulla della campagna. Le Pleiadi sono allo zenith ed Orione alto nel cielo indica il nord.
Campo a Debre Tsion, il villaggio delle nostre guide (Foto: Luca D'Intino © 2018)
Emergenza: Dall'area di Debretion uno sterrato permette di raggiungere Menda, Wukro e poi Mekele.
Yohannes Maequdi ዮሃንስ መቁዲይ - Yohannis Maikudi - Yohannes Mai'kudi
Situata sulla cima della montagna e non visibile dal basso, questa cappella rettangolare, di circa 130mq, ha sei colonne che sostengono un soffitto decorato con motivi geometrici. Yohannes Maequddi si differenzia da altre chiese per le porte axumite, una destinata ai fedeli maschi e l'altra destinata alle donne. È nota per gli affreschi, forse vecchi di trecento anni, ben conservati che ne ricoprono le pareti, ma nel complesso è meno d’effetto di Abuna Abraham e i visitatori ne ricordano l’atmosfera molto intensa più che l’architettura.
Ruth Plant li definiva "pitture primitive stranamente piacevoli". Ivy Pearce, da parte sua, scrive: "La chiesa di Yohannes Maequddi nella regione di Gheralta di Tigrai ha dipinti grezzi e piuttosto primitivi, pittoreschi e attraenti, diversi da qualsiasi altra chiesa in Tigrai". Dale Otto, un partecipante alla spedizione di Pearce, riteneva che gli affreschi mostrassero influenze sia nubiane che bizantine.
Yohannes Maequdi è in realtà a due chilometri in linea d'aria da Debre Tsion, ma il percorso che affrontiamo a piedi ci immerge completamente nell'atmosfera di questa regione. Per David Buxton era la chiesa "più interessante che ho visitato e memorabile anche per il suo accesso, una stretta fenditura fra due pareti di arenaria".
Altro accesso in macchina: Vi si accede anche dal villaggio di Matari (parcheggio vicino alla scuola) dopo circa un’ora di cammino lungo un sentiero piuttosto ripido.
Distanza | Disl. netto | Disl tot + | Disl. Tot - | Alt. max. | Alt. Min. | Partenza | Arrivo | Tempo effettivo | Coord. |
11,33 km | 472 m | +560 m | -468 m | 2.448 m | 1.977 m | D'Intino | |||
13,93 km | +650 m | -552 m | 2.443 m | 8.45 | 17.00 | 4.30 | Romagnoli |
Sotto: Yohannes Mai'kudi, schizzo di Ruth Plant (p.57)
Sotto:
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