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Agoza - Koraro
Tigrai Trek / 21 - 30 dicembre 2018
"Lasciamo
la scuola proseguendo per uscire dalla valle inizialmente piano e
con brevi salite.
Entriamo in un altra valle tenendoci alti per poi raggiungere dopo
lunga camminata su un affaccio da brivido in una stretta vallata. Da
lì si riprende il cammino che proseguirà fino ad un terrazzamento
con affaccio su delle splendide guglie...
Il panorama è da mozzare il fiato... Gran Canyon, Dolomiti... è
pazzesco. Si prosegue sotto le bastionate delle pareti con un
cammino che per sei chilometri sarà su sentiero (largo e sicuro) che
percorre la lunghissima cengia che interrompe la verticalità estrema
di queste montagne.
Attraversiamo la delicata “cactus area” (sempre sulla larga cengia a
picco), sotto impressionanti pareti rosse ricoperte di cactus (quasi
Sud America) arrivando poi ad un altro terrazzo con ennesima vista
da urlo.
Vediamo in basso la nostra chiesa Abune Gebre Mikael.
Quindici minuti e siamo li, la chiesa è splendida, predominano le
tonalità di blu (poco viste sino ad ora nelle altre chiese). Dopo la
visita scendiamo per un sentiero ripido con qualche facile passo di
arrampicata, alla cui fine ci si affaccia sulla gigantesca
grotta del nostro campo... Senza parole.
Il campo è situato in una gigantesca caverna (pareti alte
un centinaio di metri), all’interno della quale ci sono i resti di
un fortino della resistenza etiope contro la dittatura. Ci dicono
che lì venivano addestrati i loro partigiani.
Dalla roccia sgorga una sorgente, possiamo lavarci dopo quattro
giorni... è tutto splendidamente bello. Ci godiamo la cena e andiamo
a dormire".
Dalla relazione di Luca D'Intino
- Gennaio 2018
Percorso alternativo: chi non se la sente di percorrere la
tappa, può restare col cuoco ed arrivare al campo a Koraro scendendo prima a
piedi dalla scuola di Agoza alla carrozzabile, spostandosi poi in auto a Koraro
sulla strada asfaltata e poi per breve sterrato fino alla scuola di Koraro
dove si fermano le auto e i pulmini Poi
ancora a piedi quasi in piano per poco più di un chilometro seguendo
l'acquedotto e raggiungendo la presa d'acqua nei pressi della
sorgente ai piedi di un'enorme cavità nella roccia che ricorda.
A questo punto è possibile,
utilizzando una delle guide locali od un aiuto-guida dello staff, salire alla bella chiesa
incontrandosi col resto del gruppo e poi ridiscendere tutti insieme.
Il percorso non è lungo (45’), ma presenta alcune
difficoltà tecniche, è scivoloso e gli inesperti vanno aiutati (ma
le guide sono brave ed abituate) (DB).
La strettoia termina con un
breve scalinata che porta sul primo dei terrazzi rocciosi. Ci si alza
infine sul pianoro sommitale (ma ve ne sono altri più in alto). Un
muro perimetrale recinge lo spazio attorno alla chiesa e alberi
danno ristoro con la loro ombra.
Abuna Gebre Mikael አቡነ ገብረ
ሚካኤል - Abuna Gabre Mika'el - Mikael Koraro
Poco visitata, ma comunque
considerata una delle più belle chiese del gruppo di Gheralta, questa
chiesa con pianta a croce è scavata all’interno di una roccia a
forma di cupola. Si trova sulla falesia occidentale di Koraro, a
sud-est del villaggio di Adi Kuo Raro.
La
chiesa, di pianta cruciforme, è tagliata splendidamente nella
roccia. Il suo soffitto, ben decorato, con cupole, è sostenuto da
sei colonne e tre lesene con arcate affrescate con cura. Quattro dei suoi pilastri sono
incisi con croci. Completamente ricavata nella roccia ha una
finestra poco sopra uno degli ingressi ed un'altra finestra è stata
ricavata da una fessura nella roccia. Le tre navate sono precedute
da un pronao aperto verso sud.
Alcune delle cupole sono state dipinte, come alcune
pareti, in blu, nero e giallo lasciando degli spazi bianchi.
Orientate da ovest ad est, ogni navata termina con una nicchia
semicircolare e entrambe le pareti laterali ospitano una cella. La chiesa ha due porte in legno
e quattro finestre attraverso le quali il santuario riceve
abbastanza luce. La tradizione locale afferma che la reliquia risale
al 4° secolo d.C.
Posta ad un'ora di cammino
verso est dal villaggio di Tensoke (Tensohe) che pure da
accesso a Arbatu Insisa e Abune Aragawi, ed a tre ore da Guh,
troverete una sorgente alla base della salita. Il sentiero per il santuario è
di per sé memorabile. Il percorso con una ripida salita di
circa 300 metri passa
attraverso una spaccatura che costringe un viaggiatore a volte a
saltare da una lastra di roccia all'altra ed a strisciare sotto
un'altra.
Tutto attorno cactus a candelabro ornano il cammino.
La parte interna della chiesa è riccamente decorata con
meravigliosi dipinti e murali. Indipendentemente dal suo difficile
accesso, tra l'ambiente selvaggio e ricchezza degli affreschi, la
chiesa merita una visita.
Sotto: il soffitto di Abuna Gebre Mikael
አቡነ ገብረ ሚካኤል
Sotto: pianta di Mikael Koraro, schizzo di
Ruth Plant
(pag. 71)
Clicca sulla figura per ingrandire
Gyorgos Koraro
Presso la sorgente ai piedi della montagna, quasi all'inizio
della salita per Gebre, si trova la chiesa dedicata a San
Giorgio. La chiesa è di fatto una grotta circolare se le sue
uniche decorazioni sono le variazioni naturali di colore della
arenaria.
Sotto: Gyorgos Koraro, schizzo
di
Ruth Plant
(pag. 71)
Clicca sulla figura per ingrandire
Distanza |
Disl.
tot + |
Disl. Tot - |
Alt. max. |
Alt. Min. |
Diff.
altim. |
Partenza |
Arrivo |
Durata |
Velocità media |
Tempo effettivo |
Coord. |
12,6 km |
+745 |
-900 |
2.273 |
1.797 m |
540 m |
08:32 |
16:12 |
7h40' |
2,29 km/h |
5h31' |
D'Intino |
14,34 km |
+463 m |
-651 m |
2.159 |
|
|
8:00 |
16:00' |
|
|
4h06' |
Romagnoli |
13,45 km |
+374 m |
-566 m |
2.160 m |
1.783 m |
|
|
|
7h03' |
1,9 km/h |
|
Biglino |
Velocità media: |
Max.
Velocità |
Velocità di salita |
Velocità di discesa |
Tempo
di salita |
Tempo
di discesa |
Coord. |
1,65 km/h |
12,71
km/h |
178,7 m/h |
257,4 m/h |
04:10 |
03:29 |
D'Intino |
La
zona di Adi Quararo
Koraro è un villaggio nella regione settentrionale del Tigray,
situato nella zona di Hawzen, in un gruppo di undici villaggi con un
totale di 55.000 abitanti.
L'area è desertica e polverosa ma Adi Koraro si trova in una
regione che è una delle più ricche in Etiopia, a causa di una
confluenza di fattori geografici, politici, economici e
ambientali. Gli undici villaggi sono sparsi su un'area di
svariati chilometri quadrati, uniti purtroppo da strade quasi
inesistenti che rendono molto difficile il viaggio tra i
villaggi e i mercati locali, come Hawzen e Mekelle. Koraro è uno
dei villaggi più isolati e soffre della carenza di
infrastrutture e per la grave siccità. La regione è semiarida
con una breve stagione delle piogge che dura da fine giugno a
inizio settembre
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mappa e leggere i dislivelli del percorso a piedi.
Sopra: clicca sul Logo di Wikiloc per allagare la
mappa e leggere i dislivelli del percorso a piedi di Luca D'Intino.
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Sotto: percorso su GMaps,
rosso gr. Biglino,
blu gr D'Intino.
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