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Madyan مدين (Madian o Midian)L’area che attraversiamo si trova in posizione strategica: a metà strada tra Mada’in Saleh e Petra, ma anche vicino ad Aqaba e al Mar Rosso. I reperti più antichi risalgono al II millennio a.E.c. e la tradizione tramanda che Mosè, fuggendo dall’Egitto, si rifugiò proprio nell’area desertica di Madyan, dove gli venne affidato da Dio il compito di tornare in Egitto per liberare il popolo ebraico. Il toponimo non indica una città ma tutta l'area fra il Golfo di Aqaba e il Plateau di Hisma. Per gli sauditi la cittadina si chiama Al Ba'd, per gli archeologi il sito è Mugha'ir Shu'ayb, per i turisti è indicata come Madyan.
Il sito archeologico è un piccolo gioiello nascosto, perché fuori da ogni itinerario turistico e perché offre subito un’idea della stratificazione culturale e architettonica di quest’area e di quanto fosse importante ai tempi delle rotte commerciali. Non è chiaro quali divinità adorassero i Madianiti. Attraverso la loro apparente connessione politico-religiosa con i Moabiti si pensa che adorassero una moltitudine, tra cui Baal-peor e la Regina del Cielo, Ashteroth (Astarte). Secondo Karel van der Toorn, "Nel XIV secolo a.C., prima che il culto di Yahweh raggiungesse Israele, gruppi di Edomiti e Madianiti adoravano Yahweh come loro dio". Per saperne di più, interessante la voce Madian in Wikipedia.
L'Arabia Saudita non ha solo la grande città nabatea di Madâ'in Sâlih, ma anche altre due, Dumat-al-Jandal, nella provincia di Al-Jawf, che fu parte anche del regno di Zenobia di Palmira e dove opera la missione archeologica italiana della Università Orientale di Napoli, e Al-Bada' (Al Bad) qui nella provincia di Tabuk. Quest'ultima, chiamata anche Mugha'ir Shu'ayb, è ancora per lo più sconosciuta sebbene possieda alcune delle più belle tombe monumentali tipiche dell'architettura dell'antico regno nabateo. L'importanza di Al-Bada' è dovuta alla sua posizione nel Wadi 'Afal, un'ampia valle lunga 50 chilometri orientata da nord a sud che collega il Levante (Libano, Giordania, Palestina) alla costa occidentale dell'Arabia e ai suoi grandi porti marittimi come Aynuna e Loke Kome. Al-Bada' è anche collegata a una strada est-ovest che conduce alla piccola città di Maqna sul Golfo di Aqaba. La maggior parte degli studiosi concorda sul fatto che Al-Bada' sia l'antica città di Madyan, anche se non ci sono ancora prove formali, ma speriamo che la missione archeologica franco-saudita iniziata nel 2017 confermi questa ipotesi. Il toponimo Madyan si riferisce sia al territorio che alla città, risale probabilmente alla fine del secondo millennio prima della nostra era. Le recenti raccolte di materiale archeologico in superficie da parte di esploratori e scienziati hanno mostrato segni di una lunga occupazione di Al-Bada' con resti delle principali popolazioni che regnarono in Medio Oriente. Le monete dimostrano che la città era attiva anche durante i periodi ellenistico, nabateo, romano e islamico. Sembra che l'importanza di Madyan sia diminuita dal 11° secolo a.E.c., ma non è mai stata abbandonata in quanto è ancora menzionata sotto il dominio di Omayyadi, Fatimidi, Mamelucchi e Ottomani.
Il sito archeologico di Mugha'ir Shu'aybI beduini di Wadi Afal chiamavano le tombe Magha'ir Shu'ayb, le Grotte di Jethro ovvero le Grotte di Shu'ayb, così nel Corano si chiama il suocero di Mosè. Madyan era un'area abitativa ampia e complessa. Oggi sono identificabili due zone principali: l'area residenziale di Al-Maliha che fu probabilmente fortificata, e la necropoli nabatea scavata nei pendii del Jebel Mussalla. Ci sono diverse teorie sulle funzioni di questi monumenti con facciate ornate, ma le camere sepolcrali scavate all'interno nel terreno supportano l'idea di tombe simili a quelle di Petra in Giordania e di Hegra. La necropoli conta circa trenta tombe di cui alcune decorate con facciate monumentali nel tipico stile nabateo. Una di esse ha una colonna ornata da un capitello che sembra ispirato allo stile greco ionico, mostrando ancora una volta la grande influenza dell'antica Grecia e di Roma nella parte settentrionale della penisola arabica. La maggior parte dell'antica città di Mugha'ir Shu'ayb / Madyan sorgeva dove si trova la moderna città di Al-Bada', ma poiché gli scavi sono iniziati solo nel 2017, il sito è parzialmente recintato, Alcune tombe nabatee sono accessibili ai turisti. Sono state costruite scale per facilitare l'accesso alle tombe in cui i visitatori possono entrare. A differenza di Hegra e di Petra, qui è possibile affacciarsi all’interno e vedere chiaramente i singoli sepolcri. A est dell'abitato di Al-Bada' si trova (recintato) l'ennesimo pozzo di Mosé.
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Chek-point Tayyb Al-Ism | Ripetitore e barra | Divieto di transito Zona militare. |
Il palmeto alla foce |
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Arabia Walk © Marzo 2022 | Arabia Walk © Marzo 2022 | Arabia Walk © Marzo 2022 | Arabia Walk © Marzo 2022 |
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Madyan si può raggiungere direttamente da Tabuk senza passare per Sharma con la strada 55 in direzione sud e poi con la 8784. Una eventuale deviazione della 8784 conduce al Plateau dell'HIsma Valley (vedi mappa sotto), ma si riesce anche ad evitare Sharma |
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Una alternativa, molto più lunga per tornare a Tabuk consiste nel salire da Maydan verso nord sempre con la 55 ed a Aksharaf voltare ad est sulla 394 da cui varie piste poi conducano al Plateau dell'Hisma Valley. Ovviamente questo tragitto settentrionale può essere effettuato come percorso di arrivo da Tabuk. |
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Se il tour visita per primo il relitto dal Catalina, si può abbreviare il percorso e da Ras Al-Sheikh Hameed evitando la costa eraggiungendo direttamente Maydan con la strada 592. |
Tabuk - Hisma - Maghaer Shuaib (Madyan) - Maqna (Fonti Mosé) - Tabuk senza passare per Sharma
Progetto originario Sharma - Madyan - Tabuk | Tabuk - Madyan - Tabuk su asfalto 485 km 5h30' 11h con le visite. |
Tabuk - Fonte
Mosé - Madyan - Tabuk su asfalto 577 km 7h |
Visitatori in linea: 15211 su tutte le pagine di www.marcovasta.net
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dal 20 ottobre 2021