Un tempo Riyadh (che significa ‘giardini’) era una stazione di passaggio
lungo le vie carovaniere che attraversavano il deserto, un agglomerato di
edifici in mattoni crudi protetto da una cinta muraria. Oggi, vista da
lontano, la città appare una foresta di grattacieli modernissimi che
svettano sopra il deserto circostante. Da vicino, invece, Riyadh è una città
sobria e misurata, dallo spirito molto più conservatore rispetto ad altre
città saudite come Jeddah.
Il futuro
A
Riyad Zaha Hadid Architects firma l’edificio più “smart” dell’Arabia
Saudita: il nuovo KAPSARC (King Abdullah Petroleum Studies and Research
Centre), già insignito della certificazione LEED Platinum. Sede di
un’organizzazione senza scopo di lucro che opera nel campo energetico, il
KAPSARC è stato progettato per performare al meglio dal punto di vista
energetico in relazione alle condizioni ambientali dell'altopiano di Riyad.
Un modulo esagonale a nido d’ape è l’elemento generativo sia del sistema
compositivo che strutturale. Questo ha permesso di ridurre al minimo
l’utilizzo di materiale per creare il reticolo di celle che costituisce i
volumi.
Il complesso si articola in cinque edifici che ospitano un auditorium
da 300 posti, una biblioteca con più di 100 mila volumi, e uno spettacolare
spazio dedicato alla preghiera: la Musalla.
Stazione della
metropolitana di K
La
stazione della metropolitana del King Abdullah Financial District di
20.434 mq fungerà da interscambio chiave sulla rete per la linea 1,
nonché capolinea della linea 4 (per i passeggeri verso l'aeroporto) e
della linea 6 della nuova metropolitana di Riyadh. La monorotaia
locale è accessibile anche dalla stazione tramite uno skybridge. Con sei
piattaforme su quattro piani e due livelli di parcheggi sotterranei, la
stazione della metropolitana KAFD sarà integrata nel contesto urbano del
distretto finanziario, rispondendo ai requisiti funzionali di un centro di
trasporto multimodale e alla visione futura del distretto.
Con oltre cinque milioni di abitanti, la popolazione di Riyadh è più
che raddoppiata dal 1990. Per servire la sua popolazione in rapida crescita,
la città sta allestendo un nuovo sistema di trasporto pubblico. Per chi
alloggia all'Ibis di Riyhad, la stazione metro si trova vicinissima
all'incrocio fra Olaya e Urubah.
Sconsigliabile
ai deboli di cuore o a chi soffre di vertigini un ascensore super veloce vi
lancia a 180 km/h fino al 99° piano dello
Sky Bridge
(Kingdom Tower) all’interno del Kingdom Centre
(مركز المملكة للتسوق).
Con una lunghezza di 65 metri, lo Sky Bridge, una struttura in acciaio del
peso di circa 300 tonnellate, si trova in cima alla torre alta 300 metri e
domina l'intera Riyadh. La sua posizione unica gli ha dato il vantaggio di
essere uno dei punti di attrazione più importanti per il turismo a Riyadh.
La
salita allo Sky Bridge passa attraverso due ascensori, il primo ascensore
impiegherà circa 50 secondi per raggiungere l'altezza di 180 metri al
livello di trasferimento e il secondo ascensore impiegherà meno di 40
secondi per raggiungere la sua destinazione finale lo Sky Bridge. La vista
dal punto più alto di Riyadh è letteralmente mozzafiato. Evitate di venirci
il weekend e la sera dopo le 18, perché in genere è affollatissimo. Potete
acquistare i biglietti alle erogatrici automatiche nelle vicinanze; in
entrambi i casi si accetta solo contante.
Il passato
All’avanguardia tra i più belli di tutto il Medio Oriente, il Museo Nazionale è racchiuso in un complesso architettonico modernista ed è
articolato su due piani. Il Regno dell’Arabia Saudita con questa struttura
vuole dimostrare che il suo retaggio storico è vastissimo e molto ricco. Il
museo è stato aperto nel 1999, e faceva parte del “piano di sviluppo del Murabba“, per rivalorizzare la zona del vecchio Palazzo del Murabba. Completano l’esposizione filmati (con commento in inglese tramite
auricolari) proiettati su schermi a 180°, visite virtuali ad antichi siti e
altre eccellenti presentazioni interattive.
L’architetto che ha seguito i lavori e sviluppato l’idea fu Raymond
Maoriayama che ispirato dalle forme e dai colori della sabbia, iniziò
così a creare questo magnifico palazzo che oggi ospita il museo.
Il Museo presenta
otto
gallerie, ben progettate e ricche di informazioni, dedicate alla preistoria, alla storia, alla cultura e all’arte araba.
Le
collezioni, splendidamente allestite, comprendono suggestive opere d’arte
rupestre, interessanti modellini e una ricostruzione a grandezza naturale di
una tomba nabatea proveniente da Madain Saleh.
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L'Uomo e universo: questa zona del museo analizza alcuni dei più
grandi e stupefacenti crateri che sono stati trovati nella zona desertica del
Rub’ al Khali. Vi è una zona che raccoglie tutte le informazioni che sono
giunte a noi riguardo le placche tettoniche, studi geologici e i
ritrovamenti di scheletri di antichi dinosauri. |
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Il
Regno Arabo: la galleria analizza la storia dei primi regni della zona, fornendo anche una spiegazione tecnica delle città di Al-Hamra, Dawmat
Al-Jandal e altre, finendo poi il suo percorso con le recenti scoperte.
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L’età pre-Islamica: questa parte va a raccontare come la civiltà
araba si è sviluppata nel periodo prima dell’avvento dell’espansione
Islamica. La costruzione della città de La Mecca e di altri siti religiosi
sono il punto centrale della zona. |
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La missione del Profeta: questa zona del museo mostra un racconto
illustrato, molto raro, della storia del profeta Maometto.
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L’Islam e la penisola Araba: analizza il periodo in cui l’impero
Ottomano si dissolse per lasciare spazio alla potenza Araba. |
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I primi e i secondi stati Sauditi: zona dedicata all’istituzione
della parte occupata dai sauditi. |
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L'Unificazione: La zona che va a concludere la parte storica che questo
museo racconta, con l’unificazione da parte del Re Abdul Aziz.
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L’Haji e le due moschee sacre: approfondimento di queste sacre
strutture islamiche. |
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Struttura avvenieristica |
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Giuseppe Pompili © 2021 |
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Una delle sale |
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Giuseppe Pompili © 2021 |
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Circondata
dalle sabbie, la fortificazione costruita intorno al 1865 sembra la scena di
un film: una grande fortezza che evoca un impero. Fu qui che nel 1902 Ibn
Saud sferrò il suo audace attacco, durante il quale una lancia fu scagliata
contro la porta di ingresso principale con tale violenza che la punta vi è
ancora oggi conficcata. Tra i pezzi più interessanti delle collezioni in
mostra figurano cartine e una affascinante serie di fotografie dell’Arabia
Saudita scattate tra il 1912 e il 1937, esposte nelle gallerie ricavate dai diwan (sale riunioni).
Il forte è stato rinnovato nel 1980 dopo alcuni lavori di ristrutturazione.
Infatti ora è diventato parte del King Abdulaziz Historical Centre.
Le celebrazioni del centenario della città nel 1999 si sono tenute qui.
L’entrata è alta circa 2,65 metri per 3,65 metri di larghezza.
Il castello contiene anche una moschea, aperta ai fedeli, il cui tetto
è decorato con palme dipinte che danno l’idea di trovarsi
all’interno di un’oasi. Oltre a questo è presente
anche un museo che racchiude una grande collezione di
pistole antiche e vestiti degli antichi abitanti. Oltre a questi sono
esposti anche molti attrezzi che sono stati usati nel passato
nell’agricoltura del paese e molti altri artefatti di grandissimo prestigio
e bellezza.
La zona dove si trova fortezza è conosciuta come la "città vecchia" e si trova
vicino alla uscita della metropolitana di Riyadh, fermata di Qasr Al
Hukum Station, da qui proseguire poi a piedi lungo King Faisal Road per
pochi metri.
Il museo si trova all'interno del College of Tourism and Archaeology
dell'università. L'ingresso è gratuito.
Nascosto negli edifici in arenaria della King Saud University, la più
antica università dell'Arabia Saudita, i suoi reperti sono il prodotto di
scavi effettuati dall'istituto negli anni '70 e 2004. Gli scavi hanno
esplorato Qaryat Al Faw, un sito archeologico a 700 km a sud-ovest di
Riyadh che un tempo era il cuore della tribù Kindah e un importante centro
commerciale, oltre al sito di Al Rabadhah 200 km a sud-est di
Medina, punto di sosta per pellegrini e viaggiatori. Un terzo scavo ha avuto luogo
ad Al Khuraybah ad Al Ula, capitale dei regni Dadan e Lihyan e
considerata una delle città del primo millennio più sofisticate della
penisola arabica.
Gli
oggetti trovati dipingono un suggestivo ritratto delle civiltà preislamiche
e delle prime civiltà islamiche nel regno, e vagare tra di loro significa
intraprendere un viaggio indietro nel tempo.
All'interno degli espositori sono presenti oggetti come chiavi in bronzo, maniglie delle porte, battenti e contenitori in legno, che danno un senso
della vita quotidiana dei primi tempi. Bellissime statuette umane, cavalli e
delfini raccontano di una fiorente comunità artistica, così come affreschi
colorati, frammenti di alabastro, ciotole d'argento, anelli d'oro e altri
gioielli, tutti risalenti al I-III E.c. I punti salienti della collezione
includono bellissime statuette elleniche e romane di Apollo ed Ercole.
La mostra prosegue con un'esposizione di tombe accuratamente conservate, tra
cui una bara di legno, che risalgono al III sec. E.c., placche di bronzo iscritte
in caratteri ornati dell'Arabia meridionale e vasi di stoccaggio e cocci di
ceramica smaltata risalenti all'VIII-IX E.c.
I manufatti rendono omaggio a secoli di contributi forniti dalle società
colte e sviluppate della prima Arabia, tracciando l'evoluzione delle
comunità e delle persone del paese.
Il Museo delle Antichità presenta anche una squisita collezione di 873
monete donate dal principe Sultan bin Abdul Aziz. Sono rappresentati esempi
romani, bizantini, sassanidi e nabatei, oltre a magnifiche
monete islamiche di epoca omayyade, abbaside e ayyubide.
Particolarmente raffinate sono le piccole statue romane ed ellenistiche di
Ercole e Apollo. La collezione comprende anche antiche iscrizioni ancora da
decifrare, porcellane, ceramiche, gioielli, monete e
affreschi, tutte
testimonianze dell’alto livello culturale delle società che un tempo
vivevano in queste due regioni.
Diriyah (arabo: الدرعية), precedentemente romanizzato come
Dereyeh e Dariyya, si trova nella periferia nord-ovest della
capitale saudita. Diriyah è il luogo di origine della famiglia reale saudita
e servì come capitale dell'Emirato di Diriyah sotto la prima dinastia
saudita dal 1744 al 1818.
Le rovine della vecchia città si trovano su entrambi i
lati della stretta valle conosciuta come Wadi Hanifa, che continua
verso sud attraverso Riyadh e oltre. Costituite quasi interamente da
strutture in mattoni di fango, le rovine sono divise in tre distretti,
Ghussaibah, Al-Mulaybeed e Turaif, in cima a colline che dominano la
valle. Dei tre, Turaif è il più alto ed è facilmente accessibile
ai turisti a piedi. Parte della cinta muraria, che corre lungo i bordi del
wadi e anch'essa in mattoni di fango, è ancora esistente insieme ad alcune
tozze torri di osservazione.
Le strutture storiche della città vecchia includono:
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Palazzo Salwa, era la residenza e la prima casa degli emiri e degli
imam Al Saud durante il primo stato saudita. È considerato il più grande
palazzo del sito, alto quattro piani. È composto da cinque parti principali
costruite in diversi periodi di tempo consecutivi. Probabilmente fu
terminato da Saud ibn Abdul Aziz ibn Muhammad ibn Saud, che fu Imam dal 1803
al 1814. |
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Palazzo Saad bin Saud, Uno dei più grandi palazzi del sito, è famoso
per il suo cortile, che veniva utilizzato come stalla. Il palazzo è
completamente restaurato ed è alto diversi piani. |
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La Foresteria (Guest House) e i Bagni (At-Turaif Bath House) un
edificio tradizionale costituito da una serie di piccoli cortili circondati
da stanze. La Bath House è famosa per i suoi diversi stili architettonici e
mostra come l'edificio sia stato impermeabilizzato utilizzando diversi
intonaci. Sia la Guest House che la Bath House erano rifornite di acqua da
un pozzo nel wadi. |
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Moschea dell'Imam Mohammad bin Saud, costruita durante il regno
dell'Imam Mohammad bin Saud. Lo sceicco Muḥammad ibn ʿAbd al-Wahhāb
al-Tamīmī al-Najdī (in arabo: محمد بن عبد الوهّاب التميمي) era solito
dare lezioni sul suo movimento riformato dell'Islam (Wahhābita) in questa moschea.
Divenne un centro di educazione religiosa. Gli studenti erano soliti
giungere da tutte le parti della penisola arabica. |
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Al-Bujairi, uno dei quartieri della città. È noto per lo stile unico
dei suoi edifici che si ispirano alle palme circostanti. Il layout della
città stessa può essere facilmente studiato nel Museo Nazionale dell'Arabia
Saudita con l'aiuto di un modello dettagliato su larga scala della città qui
esposto. |
Dati climatici per
Riyadh (1985-2010)
|
Mese |
Gen |
Feb |
Mar |
Apr |
Mag |
Giu |
Lug |
Ago |
Set |
Ott |
Nov |
Dic |
Anno |
Massima
°C |
31, 5 |
34, 8 |
38, 0 |
42, 0 |
45, 1) |
47, 2 |
48, 1 |
47, 8) |
45, 0 |
41, 0 |
38, 0 |
31, 0 |
48, 1 |
Media Max °C |
20, 2 |
23, 4 |
27, 7) |
33, 4 |
39, 4 |
42, 5) |
43, 5 |
43, 6 |
40, 4 |
35, 3 |
27, 8 |
22, 2 |
33, 3 |
Media giorn °C |
14, 4 |
17.3 |
21, 4 |
26, 9 |
32, 9 |
35, |
36, 8 |
36, 7) |
33, 5 |
28, 4 |
21, 5 |
16, 3 |
26, 8 |
Media Min °C |
9, 0 |
11.2 |
15, 2 |
20, 4 |
25, 9 |
28, 0 |
29, 3 |
29, 2 |
25, 9 |
21, 2 |
15, 5 |
10, 6 |
20, 1) |
Minima
°C |
-2, 3 |
0, 5 |
4.5 |
11, 0) |
18, 0 |
21, 1 |
23, 6 |
22, 7 |
16, 1 |
14, 0 |
7, 0 |
1, 4 |
-2, 3 |
Prec. medie mm |
12, 5 |
8, 0 |
24, 0 |
28, 0 |
4, 9 |
3, 0 |
3, 7 |
4, 0 |
0, 1 |
0, 8 |
8, 7 |
14, 6 |
112, 3 |
GG pioggia medi |
6.1 |
4.3 |
9.4 |
11.3 |
3.3 |
0.0 |
0.1 |
0.2 |
0.0 |
0, 5 |
3.3 |
6.3 |
44, 8 |
Media
umidità relativa (%) |
47 |
36 |
32 |
28 |
17 |
11 |
10 |
12 |
14 |
20 |
36 |
47 |
26 |
Ore di sole mensili medie |
212.4 |
226, 6 |
219, 8 |
242.3 |
287, 7 |
328.2 |
332.1 |
309.2 |
271.6 |
311.4 |
269.2 |
214.3 |
3, 224, 8 |
Percentuale di sole
possibile |
63 |
71 |
59 |
63 |
70 |
80 |
80 |
77 |
74 |
87 |
82 |
65 |
72 |
Fonte: "Centro
climatico regionale di Jeddah nel sud-ovest asiatico" . Archiviato dall'originale l'11-12-2016 . Estratto
il 27-5-2015 |
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