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Scarica i punti di GMaps - Scritto il 13 settembre 21 - 

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Jeddah جدة

In volo Al Balad - La vecchia Jeddah Open Museum - Corniche Bangalah Hejaz ٱلحجاز

Aeroporto
Città vecchia
Baab Makkah
Matbouli House Museum

Per secoli crocevia di pellegrini e mercanti e tradizionale punto d’accesso alla Mecca, Jeddah è la più invitante fra le grandi città dell’Arabia Saudita, pervasa da un’atmosfera cosmopolita e liberale che non si trova in nessun’altra parte del regno. Capitale commerciale dell’Arabia Saudita, la moderna Jeddah è mille volte più estesa dell’antica città in cui si credeva fosse sepolta la madre del genere umano, Eva. Oggi Jeddah è una città dai modi spicci e dai ritmi veloci, dove i grattacieli e il lungomare animatissimi sono emblematici della modernizzazione del regno.  In effetti, il motto non ufficiale della città è Jeddah ghair ovvero Jeddah è diversa.

Ci sono almeno due spiegazioni per l'etimologia del nome Jeddah, secondo Jeddah Ibn Al-Qudaa'iy, capo del clan Quda'a. Il racconto più comune vuole che il nome derivi da جدة Jaddah, la parola araba per nonna. Secondo la credenza popolare orientale, la Tomba di Eva, considerata la nonna dell'umanità, si trova a Jeddah. La tomba fu sigillata con cemento dalle autorità religiose nel 1975 a causa della preghiera di alcuni musulmani nel sito. Ma altro significato potrebbe essere spiaggia che deriverebbe dalla stessa radice di "nonna". Il viaggiatore berbero Ibn Battuta visitò Jeddah durante il suo viaggio per il mondo intorno al 1330 e scrisse il nome della città nel suo diario come "Jiddah". TE Lawrence riteneva arbitraria qualsiasi trascrizione di nomi arabi in inglese. Nel suo libro, Revolt in the Desert, Jeddah è scritto in tre modi diversi solo nella prima pagina.

 

La città vecchia

I gioielli di Jeddah si trovano tutti all’interno della città vecchia, ‘Al Balad’ che significa semplicemente La Città, un suggestivo labirinto di angusti vicoli medievali e bellissime case realizzate con i coralli del Mar Rosso, adorne di stupende mashrabiyya (balconcini chiusi in legno traforato). Un portale d’accesso ricostruito segna l’ingresso settentrionale di Al Balad (Abu Inabah, Al Balad; wsympathy.cute.eats)) ed è attorniato da alcune delle più belle case antiche della città, fra cui la Sharbatly House (Al Matt’haf Lane, Al Balad; times.pothole.muffin) mentre Baab Makkah (Old Makkah Rd, Al Balad; shut.defeat.grounded), che storicamente era la porta più importante di Jeddah, il porto ufficiale dell’Arabia per i pellegrini, si erge all’ingresso orientale, dove inizia la strada che porta alla città più santa dell’islam; negli ultimi 14 secoli vi sono passati sotto miliardi di pellegrini.

All’interno della città vecchia, la casa più accessibile è quella che oggi è diventata il Matbouli House Museum (Souq Al Alawi, Al Balad; follow.diverts.digs) un museo di proprietà privata con bellissimi soffitti in legno, scalinate, pavimenti irregolari, vecchi telefoni e grammofoni, mentre la più bella è la Naseef House dove visse il padre fondatore del paese, il re Abdul Aziz. Osservate le rampe fatte realizzare dal sovrano per consentire ai suoi messaggeri in sella ai cammelli di salire fino alla terrazza superiore. Quanto al grande albero a sinistra della porta d’ingresso, fino al 1920 era l’unico albero esistente in tutta Jeddah.

Nella Città Vecchia si trovano alcune delle moschee storiche più belle del paese – o almeno ciò che ne rimane – incluso il candido Hanafi Mosque Minaret. Questo bellissimo minareto bianco come la neve è tutto ciò che rimane della storica moschea che prende il nome da uno dei quattro grandi imam della teologia sunnita, Abu Hanifah. È un meraviglioso esempio di architettura medievale ottomana e sorge su edifici in stiele hejazi in rovina in uno stretto vicolo ad Al Balad. Per raggiungerlo, cammina lungo il mercato coperto che porta da Al Basha e prendi il quinto vicolo alla tua sinistra. L’Al Shafee Majid (Suq Al Jami, Al Balad; passing.stews.winner) minuziosamente restaurata: entrambi portano il nome di famosi teologi sunniti. I visitatori non musulmani possono entrare nella Moschea Al Shafee anche al di fuori degli orari delle preghiere, ma devono indossare abiti decorosi e togliere le scarpe.

 

Souq Al Alawi

La Moschea Al Shafee è vicina all’antico e animato Souq Al Alawi, il bazar più grande del regno, dove si vende di tutto, dalle calzature alle spezie esotiche. Il souq Al Alawi è famoso per i suoi gioielli arabi e gli abiti tradizionali. È inoltre possibile trovare molti prodotti locali come spezie, prodotti alimentari e utensili. I souk sono mercati arabi tradizionali molto popolari sia tra la gente del posto che tra i turisti, ma non ce ne sono molti che praticano ancora il baratto.

Questo souk è il più antico di Jeddah e consentiva ai clienti di barattare e contrattare i prodotti locali, spezie, articoli in pelle, profumi arabi e molti altri oggetti. Qui si può forse ancora trovare l'incenso oudud ricavato dalla resina che si forma negli alberi di Aquilaria o Agarwoood (Aquilaria agallocha) e Gyrinops (appartenenti ai sempreverdi del sudest asiatico e dello Yemen). L'albero produce infatti una resina aromatica scura che si addensa e si incorpora nel legno. Il profumo del legno di agar è complesso ed è consideratoestremamente afrodisiaco e dona un indiscusso fascino a chi lo utilizza.

 

La Corniche

Nel novembre 2017 è stato inaugurato il lungomare con l'obiettivo di creare un'attrazione turistica della città. La nuova, magnifica strada pedonale inizia vicino all’Hilton. La zona costiera offre una serie di sculture contemporanee che fiancheggiano le ampie vie pedonali per 30 km in direzione nord dal porto. Tra le tante, spiccano i quattro bronzi dello scultore britannico Henry Moore e le opere dello spagnolo Joan Miró.

La Corniche ospita  padiglioni e sculture civiche su larga scala, nonché la Fontana di Re Fahd (نافورة الملك فهد) elencata nel Guinness dei primati come la fontana d'acqua più alta del mondo. La fontana emette acqua a un'altezza massima, secondo diverse fonti, di 260 metri.

La fontana è stata donata alla città di Jeddah dal re Fahd , da cui il nome ed è stata costruita tra il 1980 e il 1983 ed inaugurata nel 1985.

La fontana è visibile da molti palazzi di Jeddah. L'acqua espulsa può raggiungere una velocità di 375 km/h ( e la sua massa può superare le 16 tonnellate: utilizza l'acqua salata prelevata dal Mar Rosso invece dell'acqua dolce. Oltre 500 faretti LED la illuminano di notte. La fontana di King Fahd è visibile di notte anche dal ristorante Saedi Fish (مطعم الصعيدي للأسماك).

 

Il pennone più alto

Come i ragazzini gareggiano in "io ce l'ho più lungo" anche gli stati, generalmente quelli autoritari, si contendono il primato di "io ce l'ho più alto". Così, il 23 settembre 2014, è stato innalzato un pennone di 171 metri, record di breve durata perché  il 26 dicembre 2021, in Egitto ne è stato eretto un altro di 201,952 metri e la gara continua.

Il pennone cilindrico è stato costruito con 500 tonnellate di acciaio, le sezioni dell'asta della bandiera sono state sollevate in posizione da una gru cingolata con un braccio da 182 metri. ed aveva il precedente record di altezza detenuto dal Dushanbe Flagpole in Tagikistan, che è alto 165 metri. I detentori del record precedenti includevano il pennone nazionale di 162 metri in Azerbaigian e il pennone di Panmunjeom di Kijŏng-dong, lungo 160 metri in Corea del Nord.

Una bandiera dell'Arabia Saudita, 49,5 metri per 33 metri e del peso di 570 chilogrammi, è stata issata per la prima volta il 23 settembre 2014 nella Giornata Nazionale dell'Arabia Saudita. Il pennone si trova al centro di King Abdullah Square, circondato da 13 luci che rappresentano i 13 governatorati dell'Arabia Saudita. Il parco di 26.000 metri quadrati, noto anche come "Piazza del Custode delle due sacre moschee", si trova vicino alla Corniche settentrionale ed è iicoperta per un terzo di piante, rappresenta le due spade e la palma, emblema dell'Arabia Saudita.

 

Moschea Al Rahma مسجد الرحمة

21.64859849488724, 39.10088623303834

Al-Rahman è il nome più potente di Allah e significa grande misericordia di Allah sulle sue creature.

Costruita nel 1985, la moschea sembra galleggiare nel Mar Rosso. I visitatori vengono qui per passeggiare nel grande cortile aperto e godersi la fresca brezza marina, soprattutto al tramonto, ma anche l’interno è sensazionale. Al Rahma fonde il design islamico classico con un tocco architettonico contemporaneo, abbinando un minareto bianco scintillante con un tetto a cupola color acquamarina.

L'interno è altrettanto imponente, con otto pilastri che sostengono una volta centrale, da cui pende un intricato lampadario. Il tetto è graziosamente intarsiato con un anello di vetro colorato che, quando il sole è alto nel cielo, bagna la sala sottostante di luce dorata. Le finestre ad arco a livello del suolo offrono una vista panoramica sull'acqua che aggiunge il senso della moschea che galleggia sopra il Mar Rosso.

Le pareti sono adornate con arte islamica, anche se la tecnologia in mostra - inclusi sistemi audio, luci e aria condizionata - è decisamente all'avanguardia. Un display digitale informa i visitatori sui tempi di preghiera della giornata.

NB Nel dicembre 2021 la moschea era accessibile solo a piedi perché racchiusa nell'area VIP del GP di Formula 1. Nel Marzo 2022 era inavvicinabile perché tutta l'area era recintata e soggetta a una operazione immobiliare. Google Maps talvolta fornisce una posizione errata come destinazione della moschea, le coordinate qui fornite sono quelle esatte .

 

Al Tayibat City Museum for International Civilisation متحف عبدالرؤوف حسن خليل e la Casa museo di Sheick Abdul Rauf Hasan Khalil

Consiglio di telefonare per verificare la apertura e gli orari: +966 56 386 6984 e +966 012 683 0049;

Parigi è sempre Parigi e vale una messa... Che Jeddah sia la "Parigi dell'Arabia Saudita" può essere, almeno agli occhi dei sauditi. Nel distretto di Al Faisaliah su Al Jazeerah Street, si trova il Museo internazionale Al Tayibat della città per le scienze e la conoscenza (Al Tayibat). Il defunto sceicco Abdul Raouf Hasan Khalil è il fondatore e un tempo qui si trovava il suo palazzo.

Questa raccolta privata spazia da manufatti preislamici, preziosi manoscritti islamici, monete e armi antiche a splendidi mobili, ceramiche e abiti tradizionali sauditi. Vedremo anche riproduzioni di interni di abitazioni tipiche di ciascuna regione. Gli oggetti in mostra sono corredati da esaustivi pannelli esplicativi e da diorami sulle varie province del regno.

Al Tayibat è modellato dal design architettonico della regione dell'Hijaz. È realizzato con finestre in legno dipinte di marrone e bianco. Comprende altre opere in legno adornate con motivi che provengono dai turchi ottomani e dalle tribù di pescatori che furono le prime ad abitare la regione, nonché di Sham, Mazloom, Yemen, Yanbaawi e Al Baher per citarne alcune. Gli elementi presentati ad Al Tayibat riflettono le numerose e diverse culture musulmane presenti nella regione nel corso della storia di Jeddah e del resto del Regno dell'Arabia Saudita. Oltre ai cortili in marmo e alle fontane decorate,  Il museo  si estende su 4 piani e comprende 130 delle 300 stanze totali per una superficie totale di 18.000 metri quadrati (GMaps)

 

Little India (Sharafiya)

Clicca sulla mappa per aprirla

Si respira tutta l’aria del Subcontinente in questo quartiere che si estende per 2,5 kmq nei pressi di King Fahd Road. I negozi di abbigliamento vendono sari, le drogherie odorano di curry fresche e i venditori ambulanti di tè (pr. it. ciai ualla) chiamano tutti bhai (‘fratello’ in hindi). Qui, immersi nella dimensione indiana di Jeddah, gusteraie i curry migliori e il karak chai (tè dolce alle spezie) più profumato della città.

La maggior parte degli immigrati indiani visita Sharafiya alla ricerca di acquisti economici su una varietà di prodotti. I fine settimana sono particolarmente affollati di acquirenti e non, che si siedono nei ristoranti e chiacchierano con gli amici davanti a una tazza di tè e snack.

I ristoranti a Sharafiya offrono autentiche cucine del sud e del nord dell'India. Alcuni dei piatti culinari popolari includono pollo al burro, palak paneer, roti e paratha dal nord e idli, dosa e sambhar dal sud. Questi ristoranti sono estremamente popolari non solo tra gli indiani, ma anche tra un buon numero di sauditi.

 

Una piccola India in Arabia fra colori, suoni, sapori e odori del subcontinente

 

Mercato del pesce di Bangalah سوق السمك المركزي  Central Fish Market 21.48927Hā'il 39.17289

Una alzataccia ad ore antelucane premia il viaggiatore ed il fotografo attento con la policromia della fauna ittica del mar Rosso e con i frutti di mare più freschi di Jeddah. Il vivace mercato centrale del pesce prende vita all’alba, con l'allestimento di file e file di prodotti colorati. Quasi ossessiva e la cura con la quale vengono allestite le esposizione dei pesci, disponendoli per grandezza od avvicinando in scala le gradazioni del colore delle squame.

Il frastuono bonario e la varietà di pesce fresco rendono il mercato una festa fotogenica anche se non si sta mangiando. L'asta del pescato avviene con un rituale caratteristico sia della costa del mar Rosso che di quella dell'oceano indiano in Oman o negli Emirati.

Ancora oggi, jeddah rimane il secondo porto commerciale più grande e il secondo più trafficato del Medio Oriente. E sebbene le navi cisterna che frequentano le coste di Jeddah in questi giorni siano notevolmente cambiate rispetto ai dhow di legno delle epoche passate (la nave di Simbad), le pareti azzurre del mercato del pesce non hanno perso nulla del loro carattere. Per pranzare o cenare a base di pesce: Saedi Fish (مطعم الصعيدي للأسماك).

 

Alba a Bangalah

Dal peschereccio

Un lotto

Il battitore

Laura Mucci © 2021

Laura Mucci © 2021

Laura Mucci © 2021

Laura Mucci © 2021

horizontal rule

Sotto: un hotel frequentato di nostri gruppi a Jeddah: Ramada by Wyndham Continental (فندق رمادا كونتيننتال جدة)

Sotto: un classico aparthotel in centro a Jeddah (Adagio Jeddah City Center)

Sotto: u n tipico aparthotel a Little india

 

Due mappe dello scorso millennio...

Per la curiosità degli amici impallinati di cartografia due carte che riportano le posizioni della Mecca e del porto più vicino, quello di Jeddah. Chissà come al-Idrisi, geografo di Federico II, aveva rappresentato l'Arabia sul suo globo d'argento...

A sinistra Terrae jemen, mappa settecentesca di Karsten Niebuhr che il testo latino presenta come:

"Maxima pars seu imperii Imami, principatus Kaukebân, nec non ditionum Haschid u Bekîl, Nehhm, Chaulân, Abu Arîsch et Aden / tabula ex observationibus astronomicis et hodometricis jussu et sumtibus potentissimor Daniae regum Frederici V, et Christiani VII. institutis; delineata auctore C. Niebuhr; Tob. Conr. Lotter, geogr. excud.; Gustav Conrad Lotter, sculps".

l centro uno schizzo tratto da The Universal Geography dal geografo, topografo ed anarchico francese Élisée Reclus, traduzione della Nouvelle Geographie Universelle, a cura di E.G.Ravenstein, F.R.G.S., F.S.S. e pubblicato da J.S. Virtue & Co Ltd London nel 1888.

A destra (clicca per ingrandire sulla immagine) una carta in scala 1:500.000 della serie TPC Tactical Pilotage Chart pubblicata nel 2001 da Ministero della Difesa del regno Unito. È una carta per l'aeronautica e riporta alcune quote.

 

Terra Jemen Schizzo del 1885 Carta aeronautica 2001

Per orientarsi con GPS od altro

Luogo

Nome Arabo

Indirizzo

What3word

GPS

Little India

 

Ras Tanurah e King Fahd Rds, Al Baghdadiyah Al Sharqiyah

funnels.weep.stew

 

Corniche

 

Corniche Rd, Al Naeem

belonged.wished.drop

 

Adagio Jeddah City Center

 

Madinah Branch Road, Al Andalus

test.debt.primed

21.55228, 39.17383

Masjid Al-Imam Al-Shafi'

مسجد الإمام الشافعي

Suq Al Jami, Al Balad
King Fahd Branch Rd, Aziziyah

passing.stews.winner

21.553658804625403, 39.187362710804315

Naseef House

متحف بيت نصيف

Souq Al Alawi,
Al Dhahab, Al-Balad

wchef.weddings.pass

21.48431551182799, 39.18759819730833

Al Rahma Mosque

مسجد الرحمة

 

 

21.64893786856513, 39.10092489731134

Baab Makkah Jeddah

باب مكة

Old Makkah Rd, Al Balad

shut.defeat.grounded

21.48559282621077, 39.192816970318326

Hanafi Mosque Minaret

 

 

truly.branded.slipped

21.486766858221127, 39.184528548685

 

Dati climatici per Jeddah (1985-2010)
Mese Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Anno
Max °C 35,0  36,0 40,2 44,5  48,2 52,0 47,0) 46,0 48,0) 46,4 40.0 37,0  52,0
Media Max °C 29,0  29,5 31,8 34,9 37,2 38,3 39,4 38,8 37,6 36,7 33,5  30,7 34,8
Media giornaliera °C 24,5 24,8 26,1 28,5 30,2 31,2 32,7 32,7 31,5 29,8 27,4 25,9 28,8
Media Min °C 20,3 20,1 21,4 22,1 24,0 24,8 26,6 27,6 26,4 24,1 22,3 21,0 23,4
Min °C 11,0 9,8 10,0 12,0 16,4 20,0 20,5 22,0 17,0 15,6 15,0) 11,4 9,8
Precipitazioni medie mm 9,9  3,7 2,9 2,8 0,2) 0.0 0,3 0,5 0,1 1.1 26,4 13,1 61 
Media umidità relativa (%) 60 60 60 57 56 58 53 59 67 66 65 63 60
Fonte: Centro climatico regionale di Jeddah [26]

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