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Bodrum (Alicarnasso) 1° giorno

7-21 gennaio 2025

con AnM e Marco Vasta in Anatolia


Prendendo il nome dalla città di Bodrum, la località di villeggiatura balneare perno focale della regione, la Penisola di Bodrum ha in serbo sia resort esclusivi sia tranquilli villaggi costieri dove godersi bagni in mare e ristoranti di classe. Nonostante gli evidenti segni del diffondersi del turismo moderno (enormi complessi di ville oggi punteggiano quelli che un tempo erano pendii boscosi), questi luoghi conservano in parte sia le loro tradizioni, soprattutto nei mercati ortofrutticoli all’aperto, sia la tipica pace della natura incontaminata lungo la costa frastagliata. La zona è servita da una rete di dolmuş efficienti ed economici, che permettono di spostarsi facilmente tra Bodrum e le spiagge periferiche.

Città di Bodrum

A dispetto della massa di turisti che ogni estate ne invade le spiagge, i boutique hotel, i ristoranti e i locali alla moda, Bodrum (l’antica Alicarnasso) non perde mai il proprio fascino.

Più di qualsiasi altra località balneare della Turchia, ha un’eleganza enigmatica che si percepisce ovunque, dal castello sul mare al glamour del porto turistico, dai caffè adorni di fiori alle pittoresche vie secondarie. Anche nei più caotici giorni dell’alta stagione in città si trovano sempre angoli di serenità.

I progetti urbanistici sono stati attenti a preservare l’essenza del carattere egeo di Bodrum, influenzato dai cretesi che vi si trasferirono nel corso degli scambi di popolazione degli anni ’20. Oggi esistono leggi che limitano l’altezza degli edifici e le case imbiancate a calce con le finiture color azzurro brillante continuano a tenere vivo il ricordo di un passato ormai lontano. A dare a Bodrum una marcia in più contribuiscono infine il suggestivo castello e le antiche rovine archeologiche
nei dintorni.

L’immagine di Bodrum si è legata alle spiagge paradisiache e allo sfavillante lusso estivo soltanto da pochi decenni. In precedenza non era che un semplice villaggio di pescatori dove si producevano spugne, e qualche nostalgico ricorderà ancora quando tutto era diverso o non esisteva proprio. Anzi, ben prima dei viali orlati di palme e dei ristoranti di pesce da gourmet, Bodrum era un luogo tutt’altro che desiderabile, presso cui venivano esiliati i dissidenti della nuova Repubblica di Turchia.
Le cose iniziarono a cambiare quando uno di quei detenuti rilevò la prigione. Mandato in esilio nella quieta Bodrum nel 1925 per le idee politiche espresse nei suoi articoli, lo scrittore Cevat Şakir Kabaağaçlı (detto il ‘Pescatore di Alicarnasso’) ben presto si innamorò della località e, scontata la pena, intorno alla metà degli anni ’40 si dedicò a far conoscere il fascino del luogo a un’intera generazione di intellettuali, scrittori e artisti turchi.

 

Antik Teatro

L’antico teatro di Alicarnasso fu costruito nel versante roccioso durante il IV secolo a.C. per ospitare 5000 spettatori, e nel III secolo d.C., quando vi si tenevano i combattimenti tra gladiatori, la sua capienza fu incrementata a 13.000 posti. Oggi è una cornice per concerti e altri eventi estivi. Si trova presso la principale strada statale a quattro corsie che porta a Turgutreis.

 

Cimitero ottomano (Osmanl)

Appena più in alto del porto turistico, il cimitero ottomano contiene le tombe di due famosi marinai turchi (Mustafa Pascià e suo figlio). Una zona del cimitero un tempo era un cantiere navale ottomano. Si possono ammirare superbi panorami costieri, mentre la torre difensiva del XVIII secolo accoglie mostre d’arte.

 

Porta di Myndos

(Myndos Kapısı; Cafer Paşa Caddesi)
Queste restaurate rovine di una porta dalla struttura a due torri sono tutto quel che resta della cinta muraria in origine lunga 7 km, che fu probabilmente eretta dal re
Mausolo nel IV secolo a.C. Davanti alla porta si vedono i resti di un fossato, in cui nel 334 a.C. morirono annegati numerosi soldati di Alessandro Magno.

 

Mulini a vento

(Haremtan Sokak) Per alcune delle migliori vedute che si possono contemplare
a Bodrum, costeggiate la penisola nella zona occidentale della città, dove ci sono sette
antichi mulini a vento.

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Ultima modifica: 10/12/2024 20:15:26

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