EBC - Tingri - Kyrong
Il lago è lungo 27 chilometri e largo 6 chilometri nel punto più stretto. È circondato da montagne che raggiungono i 5.700-6.000 metri. I corsi d'acqua alimentati dai ghiacciai scendono verso il fondovalle, ma la maggior parte affonda nei depositi alluvionali prima di raggiungere il lago. Il bacino idrografico circostante è un bacino endoreico privo di emissari. Traboccherebbe nello Yarlung Tsangpo con un livello dell'acqua circa 100 metri più alto. L'acqua salmastra del lago è la prova che non ha straripato per centinaia, se non migliaia, di anni.
Dopo il lago, una strada si dirige a sud, scendendo di quota, e si inoltra poi in una stretta gola prima di raggiungere il bivio per la Valle di Kyirong e il valico di confine con il Nepal di Rasuwa.
Al confine con il Nepal, la Valle di Kyirong è detta ‘Valle della Felicità’ grazie al clima mite e al fascino da beyul, ossia terra nascosta, che la rende una suggestiva porta di accesso al Nepal. Vanta legami storici con il re Songtsen Gampo e con il famoso yogi Milarepa e costituì un corridoio cruciale per l’arrivo del buddhismo in Tibet, oltre che per l’avanzata e la ritirata degli eserciti Qing e dei gurkha nepalesi. La valle è stata chiusa per decenni agli stranieri, ma alla fine del 2017 il confine è stato ufficialmente aperto per sostituire Zhāngmù (Dram) come principale valico di frontiera tra il Tibet e il Nepal. Dal momento che Kyirong ha visto pochissimi turisti fino a pochi anni fa, vale la pena di inserire n giorno in più nel vostro itinerario per visitare i monasteri, i villaggi e i paesaggi alpini di questa splendida valle himalayana.Dzongkhar e Kyirong dispongono di una buona scelta di alberghi, con cinque-sei strutture in ogni città, e hanno anche una valida gamma di ristoranti. In particolare, Kyirong ha un paio di ristoranti nepalesi dove potrete gustare il primo o l’ultimo dal bhat (verdure al curry, lenticchie e riso) del vostro viaggio. La Valle di Kyirong e il suo posto di confine con il Nepal possono essere raggiunti da Saga durante il viaggio dal Monte Kailash, o da Tingri lungo il tragitto da Shigatse e il campo base dell’Everest.
DzongkharConosciuta anche come Kyirong Xian (吉隆 县, Jílóng Xiàn) e distretto di Gyirong, la cittadina di Dzongkhar (Zōnggǎ Zhèn) si trova in un’ampia conca circondata da vette innevate. Realtà rurale tibetana moderna e molto accogliente, ha una buona scelta di strutture ricettive e alcune attrattive di modesto interesse sparse nei paraggi. Sebbene quasi tutti i gruppi si affrettino a raggiungere Kyirong in modo da partire presto il mattino seguente per attraversare il confine, Dzongkhar è un posto altrettanto gradevole per trascorrere la notte. La zona più interessante di Dzongkhar è la città vecchia meridionale, sede dell’antico regno di Mangyul Gungthang, che un tempo governava questa valle. Il piccolo Monastero di Choede, nella zona meridionale di Dzongkhar, è stato chiuso per restauri nel 2018, ma vale la pena di verificare se sia stato riaperto.
Drölma LhakhangLe incantevoli colonne antiche e le sculture di legno raffiguranti leoni delle nevi e garuda conferiscono un’atmosfera d’altri tempi a questa cappella nella città vecchia meridionale di Dzongkhar. Nell’angolo di sinistra si trovano antiche maschere cham, tra cui una nascosta da un drappo rosso che raffigura la divinità protettrice locale Yangtha, una variante di Dorje Jigje.
Da Dzongkhar a KyirongDa Dzongkhar la highway si inoltra nella gola del fiume Trisuli, scendendo dopo il villaggio di Oma allo straordinario chörten (tib.: མཆོད་རྟེན) di Mingsinkha, situato sulla sponda del fiume. Cercate di scorgere l’eremo, arroccato dalla parte opposta su pareti rocciose rosa salmone. Appollaiato sui dirupi che dominano la strada a 34 km da Dzongkhar, l’Eremo di Drakkar Taso (Chakar Gompa, 查嘎寺, Chágǎ Sì) è l’eremo kagyupa del XII secolo in cui si dice che Milarepa abbia trascorso nove anni in meditazione all’interno di due grotte. I pendii sono costellati di ritiri in cui meditano ancora una ventina di monache. A breve distanza si trova il villaggio di Tsarong (Zalung), luogo di nascita di Milarepa. Una ripida salita su gradini di cemento supera un dislivello di 350 m. Imboccando a metà strada il sentiero sulla sinistra si può raggiungere la grotta dove Milarepa trascorse tre anni in meditazione e poi proseguire fino alla grotta principale, dove passò i successivi sei anni. All’interno della piccola grotta interna si trovano il suo bastone di pietra e la sua impronta. Sulla sinistra si diparte un sentiero secondario che conduce a due sorgenti, mentre quello che procede sulla destra porta alla sala delle riunioni, rinnovata di recente. Un piccolo kora si snoda dietro la sala delle riunioni e oltre parecchi alberi, fino a raggiungere un punto panoramico sulla valle. Per l’escursione di andata e ritorno, calcolate di impiegare circa due ore e mezzo. Sotto il Monastero di Chakar il paesaggio cambia drasticamente, in quanto cominciano ad apparire rododendri e pini, nonché vallate laterali incorniciate da cascate e vette innevate. Prima che il vostro cervello registri questi cambiamenti, vi ritroverete in un rigoglioso paesaggio alpino, fatto di verdi pascoli immersi nel profumo inebrianti degli aghi di pino, che ricorda più il Bhutan che il Tibet. Nella nuova città di Bangxing c’è un posto di controllo con alcuni ristoranti nepalesi e il Chamdrun Tsuglkhahang, in stile pagoda nepalese, situato lungo la strada. Alla fine del villaggio di Chongdol, nei pressi della pietra miliare del Km 169, un cartello segnala le incisioni rupestri di Rigsum Gompo, situate 100 m sulla sinistra. Queste antiche ma vistose raffigurazioni su rocce alte 3 m di Chenresig, Chana Dorje e Jampelyang risalgono all’VIII secolo. I turbanti e i dhoti (il tipico indumento maschile indiano che viene avvolto intorno alle gambe e annodato in vita) fanno pensare ad artigiani nepalesi. Nei dintorni si trovano anche un chörten (tib.: མཆོད་རྟེན) di pietra e una collezione di tumuli, che segnerebbero le tombe di soldati qing, che vennero uccisi nel XVIII secolo dall’esercito nepalese. Da questo punto con un breve tratto in discesa è possibile raggiungere la città di Kyirong, situata a 4 km di distanza.
Il paese di MilarepaGungthang e Mangyul sono due antiche località a ovest della valle di Nyanang (l'odierna Nyalam). Mangyul, con Kyirong come capitale, è l'estensione settentrionale della valle Trisuli in Nepal e una delle zone più basse del Tibet (l'altitudine di Kvrong è di soli 2774 m). Il paesaggio lussureggiante e verde ricorda quello alpino del Nepal piuttosto che l'altopiano elevato e arido della maggior parte del Tibet. Gungthang è immediatamente a nord di Mangyal. Sull'altopiano del Tibet vero e proprio, questo tratto di terra è arido e desertico. Un tempo faceva parte del regno di Nigun Khorsam (Tibet occidentale) e Dzongka (Dzongkhar), la città principale, era la sede dei re Gungthang. Nei suoi ultimi anni. Milarepa (Mila Raspa, lett.: Mila vestito di cotone), il più grande poeta e santo del Tibet, trascorse molto tempo nella regione di Mangyul-Gungthang. Insieme a Lapchi. Chuwat e Lhodrak sono due importanti pellegrinaggi associati all'asceta Kagyu. Il suo luogo di nascita, Taalung (Kys Ngatsa), è vicino a Dzongka (forse Zhongma). Drakar Taso, l'eremo più importante di Milarepa durante l'ultima parte della sua vita, è al confine tra Gangthang e Mangrul. Altri siti sacri, per lo più grotte di meditazione e piccoli templi, sono in questi due distretti. Milarepa, una delle figure religiose più amate di Tibet, rifiutava le comodità del mondo: case, vestiti, vita familiare e appartenenza sociale. Per lui, i cieli, i fiori, gli uccelli, gli animali e la libertà interiore erano le uiche cose da celebrare. Nella zona di Günda, a sud, si trova il suo famoso Drakkar Taso (eremo del nido d'aquila), dove il maestro meditava in assoluta solitudine in alto su una scogliera a strapiombo.
La Valle Regma ha una grotta di Guru Rinpoche e il monastero di Riwo Falbar, uno dei più meravigliosamente situati in Tibet. Vicino a Kyirong si trova l'antico monastero di Jamtrin, costruito molto tempo fa nel VII secolo dal re Songtsen Gampo per sopprimere i demoni del confine. La sua architettura caratteristica è fortemente influenzata dallo stile nepalese. Kyirong è il 'Villaggio della felicità' di Heinrich Harrer, autore di Seven Yaars in Tibet, che ha scritto "Se posso scegliere dove trascorrere la serata della mia vita, sarà a Kyirong". È davvero un delizioso villaggio situato in una valle incantevole. I villaggi tibetani circostanti sono luoghi affascinanti, fuori mano, praticamente incontaminati dai cinesi. C'è anche un monastero Bönpo vicino alla città. Una camminata di due giorni nella regione di Lende Khola è un'opzione adatta alla fine di questo pellegrinaggio. Si tratta di una splendida area di valli serene e ricchi pascoli per il pascolo di yak e bestiame. Le montagne innevate dello spartiacque Tibet-Nepal sottolineano la magnificenza del l'intera ambientazione. Un'escursione di un giorno porta al diruto Monastero di Samtenling. Le estese rovine che si affacciano sulla valle del Kyrong, immediatamente sotto un ghiacciaio sospeso, sono impressionanti
Kyirong o Gyirong (tib.: སྐྱིད་གྲོང་Kyirong o Gyirong (tib.: སྐྱིད་གྲོང་, Jilong in cinese e Kerung in nepalese (nepalese: केरुङ), è una città situata nella parte meridionale della contea di Gyirong. La cittadina è situata sulla sponda orientale del Kyirong Tsangpo, una sorgente del fiume Trishuli, ad un'altitudine di circa 2.700 metri. Ha un clima monsonico subtropicale di montagna, con precipitazioni ragionevoli e clima caldo, insolito per il Tibet. La città di Kyirong si trova a 70 chilometri a sud del capoluogo della contea di Dzongka e a circa 25 km (16 miglia) a nord del forte Rasuwa, sul confine tra Cina e Nepal, dove si trova un valico di frontiera con il Nepal. Nella città di Kyirong c'è un quartiere di etnia nepalese chiamato popolo Daman. Sono discendenti dell'esercito nepalese Gurkha di secoli fa. Precedentemente apolidi, hanno ottenuto la cittadinanza cinese nel 2003.
StoriaDopo la divisione dell'Impero tibetano, i discendenti di Songtsen Gampo fuggirono a Kyirong e fondarono poi il Regno di Gongtang, le cui rovine si trovano ora a Kyirong.
Durante la prima campagna della guerra sino-nepalese alla fine degli anni
ottanta del Settecento, le forze nepalesi conquistarono Kyirong. Fu
riconquistato dalle forze congiunte cinesi e tibetane durante la seconda
campagna nel luglio 1792.
Monastero di Pakpa (Pàbā Sì)Il posto d’onore nella piazza centrale di Kyirong spetta a questa millenaria pagoda in stile nepalese a quattro piani, che pare sia stata costruita per ordine di Songtsen Gampo. La statua più importante è una copia dell’Arya Wati Zangpo, una delle tre statue di Phakpa Lokeshvara (una forma di Chenresig), che si sarebbe autogenerata da un blocco di legno di sandalo. La statua originale si trova negli appartamenti privati del Dalai Lama a Dharamsala. Tra le altre cose, ammirate lo specchio della moglie nepalese di Songtsen Gampo, Bhrikuti Devi, appeso a una colonna, il chörten (tib.: མཆོད་རྟེན) funerario dell’abate Ngawang Kunsong e l’impronta su pietra del piede di Guru Rinpoche nell’angolo sinistro. Il mattino è il momento più animato della giornata, con i pellegrini che girano intorno ai tre alti pali di preghiera nel cortile, per poi compiere il kora dell’edificio.
Gola di Kyipu (Jípǔ Xiágǔ)Vale la pena di compiere il breve tragitto (1,5 km) a sud-ovest della città che porta a questa gola, che potrete attraversare su un ponte sospeso da vertigini tappezzato di bandiere di preghiera. Una passeggiata in salita di 10 minuti sulla destra dopo il ponte conduce a un’incantevole collezione di bandiere di preghiera in stile bhutanese, situata in posizione panoramica su Kyirong.
Il terremoto dell'aprile 2015
Kyirong/Rasuwa ha svolto un ruolo minore come rotta commerciale transfrontaliera fino a circa un anno dopo il terremoto del Nepal dell'aprile 2015, poiché la rotta transfrontaliera attraverso il valico di frontiera Zhangmu-Kodari è stata gravemente danneggiata, riaprendo solo il 29 maggio 2019. Entrambi i corridoi hanno subito danni da terremoto e sono stati chiusi a causa del crollo dei ponti di confine in entrambe le località e della continua caduta di massi dai pendii instabili, essendo tecnicamente più facile riaprire il valico Kyirong/Rasuwa. Il percorso del Forte Kyirong-Rasuwa ha registrato un recupero più rapido poiché è favorito per la connettività trans-himalayana a causa della minore altitudine e di una pendenza del passo più dolce. È stato costruito un ponte temporaneo al posto del ponte in cemento danneggiato, mentre un nuovo ponte in cemento è stato costruito e inaugurato il 7 giugno 2019. Tuttavia, a novembre 2018 la stabilizzazione dei pendii doveva ancora essere affrontata e ciò era necessario prima che i principali lavori infrastrutturali potessero progredire. I ponti sono rimasti danneggiati e solo di recente è iniziata la ricostruzione. Inoltre, si prevede che progetti elettrici transnazionali attraverseranno l’area, anche se i finanziamenti sono ancora un punto interrogativo e il governo nepalese rimane a corto di soldi e sovraccarico di progetti concorrenti.
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Ultima modifica: 12/08/2024 20:41:20
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