Pamir Orientale Trek
27 luglio - 17 agosto 2018
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Murgab - Valle di Pshart - Gumbezcol - Ak Tal (bianco - salice) 4x4 - hike - 4x4
Martedì 31 luglio 2018. La nostra prima passeggiata si rivela forse la sgambata più pesante del viaggio, Confrontata con le successive è infatti quella con maggior dislivello e dal punto di vista paesaggistico, forse la meno interessante.
In direzione nord-ovest rispetto a Murgab, con i fuoristrada percorriamo solo venti chilometri ad ovest della M41 per entrare nella valle di Pshart definita spettacolare dai nostri primi due gruppi ma anche dalla Lonely Planet: Due valli fotogeniche (Долины Пшарт и Мадиян) sono raggiungibili ad ovest di Murgab, sia a nord che a sud della cittadina. Pshart, la valle più a nord, è inizialmente arida e colorata con strati minerali. Al contrario, le aspre pareti rocciose della Valle Madiyan sono incastonate fra verdi pascoli fluviali e persino boschetti di piccoli alberi. Questo rende particolarmente bella prima del tramonto la vista del piccolo villaggio di Ak-Tal , la cui minuscola moschea imbiancata si mostra in primo piano nell'aspro panorama.
La colazione è abbondante con "sunny egg" (uovo occhio di bue) o frittata, annaffiata da tè, Nescafè e per digerirla partiamo subito verso la nostra méta sulla M41 direzione Osh. Pochi chilometri e abbandoniamo la Pamir Highway inoltrandoci nella valle di Pshart. Per individuare il toponimo ho impiegato parecchio, sulle mappe ho trovato la posizione della valle ma l'esatta posizione non l'ho individuata finché non sono riuscito ad estrapolare le coordinate di partenza dai gpx del gruppo di Giacomini. Siamo nel Sariz Pamir che comprende le pianure ad est di Murgab e le valli di Phshart, Madian e Gumezkul ad ovest fino al lago Sarez (Sariz) che da nome all'area anche se di recente formazione. In pratica il Sarez Pamir è solcato dal fiume Murgab. Il personaggio che sembra il capo del jailoo (4.089 m; 38.26184, 73.82372) saluta calorosamente gli autisti. L'alpeggio è in piena attività. Frotte di bambini giocano, si spostano, corrono, si rincorrono, mentre le donne si avvicendano nella cura di alcuni animali, entrano ed escono dalle yurte, gli uomini sono intenti chi a riparare un mezzo, chi impegnato in attività manuali. Alla camminata partecipano solo Eleonora, Alfredo e Giulio che partono assieme a Mr Joomart Mr Akim l'aiuto guida rimane con noi per accompagnarci nel pomeriggio a risalire la valle meridionale di Gumbezkol. Assieme agli autisti entriamo in una yurta dove vengono serviti yogurt fresco, burro, pane e tè secondo il rituale della ospitalità. Terminati i convenevoli e mostrato di gradire l'aperitivo, le macchine tornano a Murgab dove a casa di Mr Mendibai vengono serviti, con ennesimo rituale, yogurt, burro/panna fresco, tè, pane caldo, una zuppa e carne di yak mista a verdure.
A Marco, indisposto, il nostro ospite propone un sorso di un rimedio cinese. nell'ampolla si trovano erbe, radici e... un serpente. Marco declina l'invito. Dopo il rapido pranzo, con una sola macchina lasciamo la M41 prima del ponte sul Murgab e seguiamo lo sterrato che costeggia il fiume fino all'imbocco della valle di Gumbezkol (38.13689, 73.79829). L'insediamento è di pochissime case fra la strada ed il fiume. Poco più avanti si trova il bivio dove uno sterrato, via via sempre peggiore, risale la valle. Parcheggiamo a quota 3,625m (38.1369°, 73.7983°) e da qui Marco Pivotto e l'aiuto guida Mr Akim si incamminano velocemente nella valle risalendo all'alpeggio dove è l'appuntamento con i tre camminatori. Gli altri seguono la traccia lentamente. Confrontando la traccia del gruppo 2017, vediamo che le loro auto si sono spinte un poco più avanti per recuperarle, ma la pista è veramente sconnessa e forse ora si potrebbe procedere solo con un trattore. A metà pomeriggio tutti siamo al parcheggio ed insieme proseguiamo verso Ak Tal. La valle è fertile e vi sono alcuni alberi (fra i pochi che vedremo nel viaggio). La valle non è ampia ma alla luce del tardo pomeriggio è colma di incantevole pace. Il fiume compie le sue anse e sulla sponda opposta, presso una collinetta ci sono alcune case che la mappa elettronica indica come Kurgan Kuurulush (кург. Курулуш), potrebbero esserci delle tombe. Mr Mendibai ipotizza che l'unica possibilità sarebbe di andare a controllare domani al ritorno. Giungiamo infine alla nostra méta che sempre sulle mappe elettroniche è indicata come База Памирской геологической партии (Baza Pamirskoi ghieologhichieskoi partii), cioè una Stazione di studi geologici. Forse è un antico toponimo perché solo un anziano afferma di ricordare la presenza di geologi in quelle costruzioni, del resto sono passati quasi trent'anni dalla implosione dell'impero quando i tecnici sovietici, in gran parte russi, se ne andarono abbandonando i loro posti di lavoro. C'è un posto di sanità, con un gabinetto all'inglese dove possono entrare le partecipanti, previa consegna delle chiavi. Alla nostra richiesta di dove sia la "dottoressa", le donne si mettono a ridere: è un infermiera che viene una volta la settimana. Ad ogni modo è vero, come scritto in un relazione, che sia la proprietaria della yurta dove dormiamo. Chiediamo dove siano e quanto distino le terme e dove sia Madyan. Con pazienza, ci viene offerta una breve lezione di geografia locale. L'equivoco toponomastico sul punto di arrivo nasce da numerosi errori di interpretazione. In questo tratto, dove arriviamo con la camminata, il solco del Murgab viene chiamato Valle di Madyan. Il secondo elemento di confusione è che questo villaggio, indicato come Madyan, in realtà si chiama Ak Tal (bianca pianta = salice) (38.146034,73.63338), ad ogni modo un chilometro più avanti alcune case sono indicate come Madyan (Madiyan - Modiian Модиян). Terzo, le terme di Madyan non sono vicine al villaggio di Ak Tal ma sono in una valle laterale, parallela a quella che percorreremo domani, e non sono più raggiungibili. Un movimento del terreno le ha rese inaccessibili. Una idea per il Bartang Ad ovest di Madyan / Ak Tal, la strada porta verso la estremità orientale del lago Sarez. Mendebai, il capo autista conferma che, con un permesso rilasciato a Dushambé, si può effettuare il trekking dal termine dello sterrato fino al lago, attraversare quindi il lago con una barca e poi proseguire a piedi sulla pista che dall'altro lato scende al villaggio di Barkidev.
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C'erano una volta... le terme di Madiyan Dal villaggio di Madiyan (Madian, Modiian, Модиян), formato da una decina (o forse meno) di case e da un posto sanitario in muratura gestito da una una dottoressa., una strada bianca sale alle sorgenti termali di Madiyan che in realtà sono a 35 km da Murgab, a poca distanza dal punto in cui si congiunge a sud alla Valle di Gumbezkul ed in kirghiso sono chiamate issyk chashma (sorgenti termali). Isolate e non presidiate, queste sorgenti termali consistono in due bacini di cemento coperti, alimentati da acqua così calda da essere solo sopportabile. Questa si mescola con un un flusso più fresco quando i livelli dell'acqua sono abbastanza alti. L'accesso in 4WD parte da Ak-Tal, 33 km nella valle di Madiyan dal ponte all'estremità sud di Murgab. Una pista molto dura (diretta alla miniera di Tresubet) conduce in salita per nove chilometri prima di scendere di settecento metri. La costruzione ha due edifici fatiscenti posti a dieci metri dalla strada raggiungibili dopo aver attraversato un "ponte" precario privo della maggior parte delle assi tra due supporti in ferro.
La descrizione (confusa) della Lonely Planet "Un’escursione breve ma avventurosa è la camminata lungo la Valle di Gumbezkul dal suo punto di congiunzione con la Valle di Pshart, 35 km a nord-ovest di Murgab. È un percorso di 89 km che da un campo di yurte della META sale ai 4731 m del Passo Gumbezkul (Гумбезкол, Gumbezkol) per poi scendere a un altro campo di yurte nel tratto meridionale della Valle di Gumbezkul, da dove un’accidentata pista per fuoristrada prosegue per sette chilometri fino alla Valle di Madiyan, a 22 km da Murgab. Il sentiero è facile da seguire e dal passo si aprono panorami stupendi in entrambe le direzioni, tuttavia la scarpinata su entrambi i versanti è decisamente impegnativa. Da un campo di yurte all’altro occorre almeno mezza giornata di cammino. La META offre anche sistemazioni in yurte presso Kyzyl Jilga e Jar Jilga (jilga o dzhilga significa ‘alti pascoli’) più avanti lungo la Valle di Pshart. La deviazione per la Valle di Pshart si trova 6 km a nord di Murgab, nei pressi di alcuni kurgan (tombe) dei saci". Da Asia centrale EDT-Lonely Planet
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Ultima modifica: 26/05/2024 13:50:45
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