Pamir Orientale Trek
27 luglio - 17 agosto 2018
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Lunedì 13 agosto Lasciamo Murgab per sgranchire ancora le gambe. Dal redazionale avevo compreso che ci saremmo spostati quasi al confine con il Xinkiang (Turchestan Orientale) occupato dai Cinesi: "Il giorno dopo il cammino è lungo il sentiero che costeggia il confine con la Cina davanti a noi il Muztagh Ata che in linea d'aria dista solo pochi km, il nostro cammino termina al Passo Quolma (4.722 m) dove è il confine con la Cina, qui giunge una stretta strada, saliamo sulle Jeeps in direzione nord ai laghi Rang Kul e Shor Kul (notte in homestay). Lo scenario cambia la zona è più arida qui troviamo e vengono usati per il trasporto i cammelli battriani, giornata di trekking nella area sempre vicino al confine cinese".
Dopo i due viaggi del 2017, il redazionale non è stato modificato. Inoltre i toponimi inseriti nel programma da Mr Daler non trovano riscontro su nessuna delle mie mappe, quindi avevo ipotizzato che ci muovessimo lungo la strada visibile su GMaps che quasi costeggia il confine con, immagino, relativo reticolato. Imbocchiamo la Murghab Tashkurgan Road, classificata come MH66 e che fa parte della Rete Autostradale Asiatica (Asian Highway Network - AH, nota anche come Great Asian Highway) che porta al Passo Kulma (cinese : 阔 勒 买 山口) o Passo Qolma, indicato anche come Karasu Pass, dal nome del posto di dogana cinese e costituisce l'unica frontiera moderna che attraversa il confine lungo i 450 km tra le due nazioni. Il passo è stato aperto agli stranieri dal luglio 2017. Noi lasciamo la AH66 dopo 25 chilometri per seguire una pista in direzione nord (bivio 38.19869, 74.22754). In mezzo alla valle si eleva una montagna rocciosa. Ci fermiamo ed iniziamo il cammino. Mi renderà poi conto che noi ci siamo tenuti ad est della montagna, mentre il gr. Castellucci è entrato nella valle ad ovest. Saliamo al passo e poi scendiamo per la sosta lunch. Da qui proseguiamo per poi imboccare una valle laterale con all'inizio un grande stazzo con un edificio in muratura. forse Sari Jilga bassa o (38.35093, 74.2369) che ci viene indicato come kyshtoo, cioè campo invernale. Risaliamo la valle (il coordinatore ignominiosamente viene recuperato all'ultimo chilometro) ed arriviamo alle yurte di Sari Jilga alta (4.220 m) (potrebbe essere il Boroluk 4.157 m della relazione gr Castellucci), il giallo del toponimo forse deriva dal colore sabbioso dei pendii. Noi abbiamo effettuato il percorso più semplice ma c'è un sentiero che dal luogo del lunch porta vicino a Sari Jilga. siamo a metà pomeriggio e tre, quattro persone salgono al valico sopra il jailoo a 4420 metri (38.36411, 74.29874).
Sotto: percorso in 4x4 da Murgab all'inizio hike.
Sotto: hike da prima del passo alle yurte di Sari Jilga
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