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Ak Tal - Ak Arkar 4124
1 agosto 2018 La proposta della escursione di oggi è di raggiungere il pascolo estivo di Ak Arkar posto a 4.124 metri di quota. Oggi stiamo tutti bene e baldanzosi ci imbarchiamo sulle macchine salutando il villaggio della betulla bianca. Attraversiamo il fiume Murgab su un ponte e quasi subito la strada si inerpica verso l'imbocco di una valle che scende da sud. Ci fermiamo ad un punto panoramico. Da qui si può proseguire a piedi lungo la strada "sgarrupata" ed esposta che in lievissima pendenza porta al jailoo di Chat (Ermek ?). Le mappe riportano, ad est della strada, la vetta del picco Boztere (Бозтере 4726m), ma è difficile comprendere la toponomastica perché Boz Teri sembra un nome che indica tutta l'area. Il nome "chat" compariva nel tracciato gpx del gruppo Giacomini, ma non essendo nella relazione credevo che indicasse solo una sosta in cui avevano chattato fra membri del gruppo!
Si tratta invece proprio del
nome della località (38.039993, 73.65875
https://osmand.net/go?lat=38. Si riparte, chi a piedi, chi in macchina verso il jailoo superiore. parte del percorso è nella valletta sottostante alla strada che si inoltra verso sud est, poi sale nella ampia conca superiore, guada un altro torrente (nella valletta il Jailoo di VG nel 2017) e prosegue fino alle yurte di Ak Arkar (bianca femmina di Marco Polo) a 4.124 m (38.007137, 73.70419).
https://osmand.net/go?lat=38. La notte si promette fredda... Sotto: percorso in 4x4 Clicca sul logo Wikiloc per altimetria e immagine satellite
Sotto: percorso a piedi (rilevato da Alfredo Giudice) Clicca sul logo Wikiloc per altimetria e immagine satellite
Powered by Wikiloc Madian (Ak Tal - Ak Arkar (gr. Valentina Giacomini) Da Madian, breve tratto con i fuoristrada per giungere nella valle di Arkhar, qui camminata fra mandrie al pascolo e relativi insediamenti estivi. "Partiamo verso le 10 con le jeep per la valle di Ak Arkar. Dopo circa un’ora di strada sterrata e a picco sul fiume che corre incassato nella valle arriviamo ad un “villaggio“ di due yurte da cui parte il nostro trekking. La strada appena percorsa è davvero stupenda, anche se un po’ pericolosa, il paesaggio del fiume incassate nella valle è davvero bellissimo. Proseguiamo a piedi lungo il fiume, senza un sentiero, le macchine invece continuano a percorrere la strada sterrata costruita dai sovietici per arrivare ad una miniera in fono alla valle, oltre i 5000m. La camminata è breve, neanche due ore (si potrebbe allungarla percorrendo a piedi un pezzo della strada fatta in macchina), e arriviamo ad una yurta isolata nel mezzo della valle, dormiremo qui. Nella yurta c’è solo una giovane donna incinta (il marito è “sceso a valle”) che ci ospiterà per la notte. Facciamo un pic-nic sul prato al sole, con burro e yogurt di yak e poi partiamo per un altro piccolo trekking lungo la valle sovrastante la yurta seguendo il percorso della vecchia strada sovietica fin quasi all’imbocco delle vecchie miniere. La yurta è a 4100 metri. Dalla relazione di Valentina Giacomini (2017)
AAA Il Jailoo usato dal gr Giacomini è il primo che si vede nella valletta a destra salendo, quando si è già in vista del jailoo superiore.
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