Queste pagine sono una ipotesi di percorso che
verrà predisposto in base al
Piano dei Voli
definitivo |
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Shelkar, il cristallo bianco
Shelkar o Shekar, (tib.: ཤེལ་དཀར་,
cristallo bianco) chiamato
anche Nuovo
Tingri,
è il centro amministrativo della contea
di Tingri. La città si trova a 7
km dall'autostrada dell'amicizia tra
Lhatse e
Tingri, ad un'altitudine di circa 4.300 metri,
ai piedi meridionali del Gyatso La, alto 5.260
m . Si trova a circa 60 km a nord-ovest del Monte
Everest e poco più di 50 km dal confine nepalese. Shelkar è famosa per
il Monastero Shelkar Chode, un monastero Gelug che fu
completamente distrutto ma che è in fase di restauro.
Nonostante
sia stato fondato nel 1266 da un lama Kagyu, è stato un
monastero Gelugpa dal XVII secolo e in passato contava circa 400
monaci. Sebbene sia stata distrutta dalle Guardie Rosse durante
la , la sala riunioni è stata ricostruita e
c'è un ramo del
monastero ramo attivo a Boudhanath, in Nepal.
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Shekar Dzong (fortezza)
e il
monastero di Shekar dipinti
nel 1933 dal russo Nicholas Roerich |
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Sheka
Dzong. Pag. 67,
Howard-Bury, C.K. (1922). Mount
Everest the Reconnaissance, 1921 (1 ed.). |
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Sheka
Dzong. Page 94, Mount
Everest the Reconnaissance, 1921 |
Le prime spedizioni
britanniche sul Monte Everest nel 1921, 1922 e 1924 si fermarono
tutte allo Shelkar Dzong nel loro cammino da Darjeeling al lato
settentrionale dell'Everest. II grande monastero tibetano di
Xegar venne fotografato dal gruppo britannico durante una
ricognizione del Monte Everest nel del 1922 (la prima che testò
l'uso delle bombole d'ossigeno), appare come un magnifico
santuario sulla montgna e custodito da una fortezza murata
sui pendii sovrastanti. Xegar, Salendo dal villaggio nel 1986
vedemmo la devastazione sia della fortezza che del monastero, e
dall'alto Xegar appariva come un piccolo villaggio alla base
della montagna. Sebbene i residenti locali fossero riluttanti a
discutere del destino di Xegar, altre fonti hanno indicato che
il monastero fu distrutto dalle forze comuniste cinesi durante
la ribellione tibetana del 1959, altre invece attribuiscono la
distruzione alle Guardie Rosse nel 1966.
Il
nostro autobus aveva fatto tappa a Tingri. A quel tempi
l'albergo con ristorante era il Campo Base per le
spedizioni all'Everest. Il monastero di Rongbuk non era ancora
stato ricostruito e non era meta per i turisti. Il
ristorante offriva solo zuppe e ... carne in scatola.
Uno dei compagni di viaggio
parlava mandarino e protestò vivacemente dando voce alle nostre
rimostranze. Nel pomeriggio qualcuno salì alle rovine del forte
e del monastero.
Appunti 1986
Il paese di
Xegar non è visibile dalla strada dell'amicizia e si deve
risalire una valle laterale per raggiungerlo. Sull'esatta
ubicazione di questo paese si fa molta confusione e le carte non
aiutano certo a risolvere il problema. In pratica ci sono tre
Tingri. Uno dei nomi indica il posto di blocco che si
trova sulla strada principale. Qui si deve mostrare il
passaporto e si viene registrati. I poliziotti sono disponibili
ventiquatt'ore su ventiquattro. Due chilometri prima vi è una
stazione per autobus e truk con un piccolo dormitorio ed un
ristorantino scarsamente rifornito. Poco prima di arrivare al
posto di blocco (circa quattro ore da Lhatsé) ad un bivio si
stacca la strada (pure non asfaltata) che risale la valle,
alzandosi su un pianoro e raggiungendo il paese di Xegar.
Questo villaggio, dominato da una rocca è conosciuto anche come
Grande Tingri, o Nuova Tingri (Xin Tingri in cinese). L'altra
Tingri (segnalata anche dai Cappuccini e dal Desideri), sarebbe
detta Piccola Tingri (o Vecchia Tingri; Lao Tingri in Cinese).
Xegar
Appunti 1986
I l villaggio di
Xegar, sebbene adagiato su una piana, è molto in alto poiché siamo a
4300 metri! Un grande stradone attraversa la parete nuova del paese con
il teatro, la stazione dei bus, l'albergo per i cinesi. C'è anche un
dormitorio che però rifiuta di accettare i turisti. Conosco però dei
viaggiatori che sono riusciti a farsi accettare ricorrendo alla polizia.
I turisti sono
inviati al grande albergo del CTS che funge da casa
madre per le spedizioni all'Everest campo base sud. E' molto
caro (15 Yuan per letto) e pure alto è il presso del ristorante
che applica una tariffa forfettaria di 15 yuan per pasto. Se le
nuove costruzioni cinesi sono lungo la strada che segue
parallela ad una collina con la torre radio, il paese è su
entrambe le rive del torrente ed è dominato dalla gigantesca
fortezza o meglio, da quello che ne rimane. Lo Xegar Dzong
e lo "Scintillante monastero di cristallo" ospitavano ben
400 monaci. Ora si raggiunge il monastero, posto all'interno
delle mura, e si scopre che ben poco rimane della possente
fortificazione che si innalza fin quasi da 4400 metri fin quasi
a 5000. Con precauzione si può raggiungere la parte superiore
della rocca ed il panorama si apre tutt'attorno.
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La Storia del Cristallo Bianco
Tratto dal manoscritto
di Ngawang Kalden Gyatsho monaco tibetano vissuto nel
1700. Ho acquistato il libro dopo il mio
viaggio in Tibet nel 1986 e con rammarico ho constato che
assolutamente non narra le vicende della distruzione del
monastero nel 1966.
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