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Lhasa Tibet Breve

1-18 agosto 2024

con AnM e Marco Vasta nel Paese delle nevi

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Chéngdū 成都

 

Manualetto 1986

Il capoluogo del Sìchuān è la principale porta d’ingresso per il Tibet. Grazie ai voli internazionali in continuo aumento e ai suoi eccellenti ostelli, abituati a ospitare i viaggiatori diretti in Tibet, questa città è ancora una scelta logica (a meno che non vogliate spostarvi in treno, nel qual caso è preferibile Xīníng). Chéngdū è anche il punto di partenza ideale per esplorare il Sìchuān occidentale, dove la maggior parte della popolazione è di etnia tibetana.

Siamo stati a Chéngdū nel luglio 1986 terminanando qui la tratta cinese del programma Cina-Tibet-Nepal in una Repubblica Popolare Ccinese appena aperta al turismo. Una bellissima esperienza in una Cina che non c'è più. Fu l'occasione per pubblicare un piccolo frasario che risultò molto utile.

Red Panda Pigro Paris 2024
Red Panda a Chéngdū
Leshan - Buddha gigante

L'ipotesi di entrare in Tibet da Chéngdū nasce a marzo scorso per ovviare ai quattro giorni obbligatori di sosta a Kathmandu per ottenere il Tibet permit.

Interessante sarebbe stato raggiungere il Buddha gigante a Leshan con una lunga escursione in giornata, ma ci accontentiamo dei Panda, soprattutto di quello rosso anche se appena scorto a Parigi al Jarden des plantes.

Chéngdū non possiede attrattive di particolare interesse turistico – fatta ovviamente eccezione per i panda – ma molti viaggiatori trovano sorprendentemente invitante il suo ritmo tranquillo -  anche se ha 13 milioni di abitanti - e la varietà del panorama culturale. Forse è merito della rilassante cultura delle case da tè, con le più rinomate istituzioni locali che servono da decenni le stesse miscele. Forse è grazie alla vivace vita notturna, con una folta schiera di gente del posto, studenti e residenti stranieri che frequentano i bar specializzati in birre artigianali e club supertrendy.

Forse è la cucina, famosa per la sua piccantezza, la sua storia e la sua varietà anche nel ricco panorama culinario cinese, grande motivo di orgoglio locale. Dopo tutto, Chéngdū è stata la prima città asiatica a essere dichiarata dall’UNESCO Città della gastronomia.

 

Giant Panda - Breeding Research Base

 Considerato tra le attrattive più popolari di Chéngdū, questo centro ricerche situato 18 km a nord del centro cittadino è la migliore soluzione per osservare gli abitanti più famosi del Sìchuān al di fuori di uno zoo. La riserva, che ospita circa 120 generalmente vasti e tenuti con cura, si sforza in tutti i modi di favorire la riproduzione di questi schivi animali. La stagione degli amori dei panda va da marzo a maggio. Organizzando la visita in autunno o in inverno è possibile vedere i piccoli appena nati nella ‘nursery’. Se possibile, cercate di arrivare al mattino, quando i panda sono più attivi. Il cibo viene distribuito intorno alle 8, l’orario di apertura, e nel tardo pomeriggio. I panda trascorrono gran parte del pomeriggio dormendo, soprattutto in piena estate, quando si rifugiano nei loro alloggi dotati di aria condizionata.

Dall’uscita A della stazione della metropolitana Panda Avenue (熊猫大道) sulla linea 3 parte l’autobus gratuito D025 diretto alla riserva, che presta servizio dalle 8.30 alle 16. In alternativa, una corsa in taxi dal centro vi costerà circa ¥50, oppure è possibile rivolgersi agli ostelli che organizzano la visita alla riserva.

Per saperne di più:

https://en.wikipedia.org/wiki/Chengdu_Research_Base_of_Giant_Panda_Breeding

https://m.panda.org.cn/en

 

Monastero di Wénshū

Costruito all’epoca della dinastia Tang, questo monastero dedicato a Wénshū (Manjushri), il bodhisattva della saggezza, è il tempio buddhista più grande e meglio conservato di Chéngdū. Nell’aria pervasa dal profumo dell’incenso si sentono i mantra recitati a bassa voce; nonostante l’ininterrotto viavai di fedeli, si percepisce un grande senso di serenità e di pace.

 

Museo di Chéngdū

 www.cdmuseum.com; lato occidentale di Tiānfǔ Sq; 天府广场西侧; h9-20 mardom; mTianfu Square) Inaugurato nel 2016, questo museo di cinque piani custodisce reperti storici e culturali della città, con una collezione che spazia dall’epoca pre-Qin e dall’antico regno di Shu al periodo rivoluzionario e alla moderna Chéngdū. Non perdete le due gallerie dell’ultimo piano, dedicate al teatro di figura e al teatro delle ombre cinesi, dove sono esposte magnifiche marionette provenienti da ogni parte del paese.

 

Parco del Popolo

Nel weekend gli abitanti si riversano in massa in questo parco per ballare, cantare e praticare il tai chi. All’interno troverete un grazioso laghetto circondato dai salici e punteggiato di barche e diverse case da tè, la più suggestiva e rinomata delle quali è la Casa da tè Hè Míng.

 

Tempio Qīngyáng

Luogo di culto taoista più antico e vasto di Chéngdū, il Qīngyáng (Ariete Verde) risale all’epoca della dinastia Zhou, anche se il complesso che si può vedere oggi è formato per la maggior parte da edifici ricostruiti durante l’epoca Qing. Uno degli elementi di maggiore interesse è l’insolita pagoda ottagonale, che si regge grazie a un ingegnoso sistema di incastri, senza l’utilizzo di viti o cunei. Si trova accanto al Parco della Cultura (文化公园, Wénhuà Gōngyuán; 9 Huanlu Xi Er Duan; 一环路西二段9号; h6-22; g11, 27, 45) F. Nella parte posteriore del complesso del tempio c’è anche una frequentata casa da tè (tè a partire da ¥10).

 

Tempio Wǔhóu

Situato accanto al Parco Nánjiāo e circondato da cipressi ricoperti di muschio, questo tempio (ricostruito nel 1672) onora diverse figure del periodo dei Tre Regni, in particolare il leggendario stratega militare Zhuge Liang e l’imperatore Liu Bei (del quale ospita la tomba). Entrambi furono immortalati nel grande classico della letteratura cinese Il romanzo dei Tre Regni (Sān Guó Yǎnyì).

 

Jīnshā Site Museum

Nel 2001 alcuni archeologi fecero un’importante scoperta nei sobborghi occidentali di Chéngdū, riportando alla luce estese rovine del regno di Shu, fondato tre millenni fa. Questo vasto ed eccellente museo comprende il sito degli scavi ed espone un gran numero di reperti risalenti a un periodo compreso tra il 1200 e il 600 a.C.

 

 

 

NB La durata del volo è di circa 10 ore. Il calcolo di GMaps è errato. Vedi pagina precedente

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Ultima modifica: 19/08/2024 21:08:03

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