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Olympos-Myra-Demre-Ucagiz-Kas

1-16 settembre 2024

con AnM e Marco Vasta in Anatolia

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Spiaggia di Olympos

La splendida spiaggia di sabbia e scisto, lunga 4 km, è per molti l’attrattiva principale. L’ingresso è libero dall’estremità presso Çıralı, mentre a Olympos vi si accede passando dalle antiche rovine e pertanto è a pagamento.

 

Rovine di Olympos

(inclusa la spiaggia di Olympos ₺20, parcheggio ₺4; h8-19 metà apr-ott, fino alle 18 nov-metà apr)

Le rovine dell’antica Olympos sono sparse accanto al torrente Ulupınar in una valle profonda che termina in mare.
Gli abitanti dell’antica Olympos veneravano Efesto (Vulcano), dio del fuoco, e può darsi che tale devozione abbia tratto origine dalla Chimera, ovvero le fiamme che ancora oggi scaturiscono dalla terra nella vicina Çıralı. La città cadde in declino nel I secolo a.C. e rifiorì solo con l’arrivo dei romani alla fine del I secolo d.C., per perdere nuovamente prestigio nel corso del III secolo attaccata dai pirati. Nel Medioevo i veneziani e i genovesi costruirono le loro fortezze lungo la costa, ma nel XV secolo era già un sito abbandonato.

 

Myra

(₺20; h8-19 metà apr-ott, fino alle 17 nov-metà apr)

Se avete tempo di vedere soltanto uno degli straordinari siti di tombe rupestri licie, allora scegliete le memorabili rovine dell’antica Myra, che nell’entroterra, a circa 2 km dalla piazza principale di Demre, sono tra le più belle di tutta la Licia. Il sito comprende anche un ben conservato teatro romano da 10.000 posti, con diverse maschere teatrali scolpite nelle pietre sparse intorno. La cosiddetta Tomba Dipinta, nei pressi della necropoli sul fiume, è ornata sia all’esterno sia negli ambienti interni da bassorilievi che ritraggono un uomo e la sua famiglia.

 

Demre

%0242 / POP. 17.900

Ufficialmente nota con il nome di ‘Kale’, ma chiamata con l’antico nome di ‘Demre’ pressoché da tutti, è un anonimo e tentacolare centro abitato. In origine era la città licia (e poi romana) di Myra, che nel IV secolo rivestiva una tale importanza da avere un proprio vescovo, più precisamente san Nicola, il personaggio storico da cui l’immaginario del mondo occidentale derivò la figura di Babbo Natale. Nel 60 d.C., san Paolo assicurò a Myra un posto nella tradizione liturgica fermandosi presso il porto, Andriake, per cambiare imbarcazione mentre era in viaggio verso Roma (così riportano gli Atti degli Apostoli 27, 4-6).

Un tempo sul mare, Demre divenne una località dell’entroterra con il graduale depositarsi dei preziosi detriti – di argilla, limo, sabbia e ghiaia – trasportati dall’omonimo fiume. Su tali fertili detriti si fondò la ricchezza della città, che ancora oggi è uno dei maggiori centri per la produzione e la distribuzione di frutta e verdura.

 

Chiesa di San Nicola

(Noel Baba; Müze Caddesi; ₺20; h8.30-19 apr-ott, fino alle 17.30 nov-marzo)

La Chiesa di San Nicola, dove nel 343 d.C. fu sepolto il santo a cui deve il nome, è un sito rilevante sia per i pellegrini sia per i turisti (in modo particolare di nazionalità russa); aspettatevi pertanto la folla e molti venditori di cianfrusaglie.

La chiesa è ornata da interessanti affreschi bizantini e da pavimenti a mosaico, e da tempo non custodisce più le spoglie di san Nicola (pare che dei mercanti italiani abbiano profanato il sarcofago nel 1087 e traslato le ossa a Bari). La chiesa fu trasformata in basilica dopo il restauro del 1043. Nel 1862 altri lavori finanziati dallo zar Nicola I di Russia (san Nicola è il santo patrono del suo paese), modificaronol’aspetto dell’edificio con l’aggiunta di un soffitto a volta e di un campanile. I restauri più recenti, eseguiti da archeologi turchi, hanno cercato di proteggerla dal deterioramento.

Nella piazza di fronte alla chiesa si trovano alcune statue del santo – una delle quali, terribilmente kitsch, lo raffigura nelle vesti di Babbo Natale; la festa di san Nicola (6 dicembre) è un evento importante in questa cittadina.

 

Andriake

(₺7; h9-19 apr-ott, fino alle 17 nov-marzo)
Le rovine dell’antica Andriake sono disseminate in una vasta zona intorno alla strada che conduce alla spiaggia di Çayağzı, 10 km a sudovest di Demre. L’intero sito, che si estende ai margini di un’ampia pianura alluvionale, è stato di recente sottoposto a un notevole intervento di restauro e oggi ha buoni pannelli informativi e percorsi pavimentati in pietra.
Purtroppo, il famoso granaio costruito da Adriano nel 139 d.C. è stato restaurato con scarsa accortezza e ora è sotto una copertura moderna che rende difficile immaginare l’edificio originario. Nel 2009 in questo sito sono stati scoperti i resti della prima sinagoga dell’antica Licia di cui si abbia notizia. Il nuovo Museo della Civiltà Licia ospita mostre interessanti,
mentre le piattaforme e i nascondigli affacciati sul delta del fiume offrono ottime opportunità di birdwatching.
Negli ultimi tempi Çayağzı si sta proponendo come possibile punto di sbarco (e imbarco) delle famose crociere blu lungo questa costa mediterranea. Sporadici dolmuş portano a Çayağzı partendo da Demre; la soluzione migliore è comunque
il taxi (₺25).

 

Üçağız e Kekova

Sotto tutela paesaggistica che ne vieta lo sviluppo edilizio, Üçağız è un pittoresco villaggio di pescatori e agricoltori (forse solo 420 abitanti) in posizione assolutamente idilliaca su una baia, tra isolette e penisole. Il minuscolo labirinto di vicoli alle spalle del porto è di per sé un acquerello artistico di rustici cottage, anche se non è esente dalla fastidiosa presenza dei procacciatori di clienti, perché, oltre ai viaggiatori indipendenti, sono tanti gli autobus turistici che vi transitano in giornata.

Üçağız è anche una tappa fissa delle escursioni in gület e il punto di partenza delle visite alla città sommersa di Kekova (p373) e all’isolata Kaleköy. La sera, senza le folle dei tour organizzati, Üçağız riacquista la sua tranquilla atmosfera.

A ovest, sulla Penisola di Sıçak, Aperlae è un’antica città licia solitaria e suggestiva, raggiunta dalla Via Licia.

Dopo l'occupazione italiana di Kastellorizo, Kekova – che all'epoca era abitata temporaneamente durante l'estate per  della raccolta del legname – fu contesa tra Italia e Turchia. La Convenzione tra Italia e Turchia del 1932 lo assegnò alla Turchia. Sul lato settentrionale si trovano le rovine parzialmente sommerse di Dolchiste/Dolikisthe, un'antica città che fu distrutta da un terremoto nel II secolo.

Ricostruito e ancora fiorente durante il periodo dell'Impero Bizantino, fu definitivamente abbandonato a causa delle incursioni arabe. Il Tersane (che significa "arsenale", poiché la sua baia era il sito dell'antica città di Xera e un arsenale, con le rovine di una chiesa bizantina) si trova a nord-ovest dell'isola.

 

In barca?

Dopo aver visitato l’isola di Kekova e la sua Batık Şehir (Città Sommersa) si pranza a bordo e poi si prosegue per Kaleköy, fermandosi appena al largo presso un paio di tombe licie sommerse, che si possono vedere facendo snorkelling o in kayak (e che sono stupende da fotografare). Di solito si impiega circa un’ora per visitare Kaleköy e salire fino alla fortezza in cima all’altura.

 

Kaleköy (Kale, Simena)

Kaleköy (detta localmente "Kale") (l'antica Simena) è un sito archeologico dell'antica civiltà licia, situato in uno dei punti più belli della costa turca. È un piccolo villaggio le cui rovine, in parte sommerse, comprendono la città di Aperlae ed un castello. Vi si trovano pensioni e ristoranti di pesce che servono il pescato giornaliero e piatti tradizionali della cucina nazionale. L'accesso al villaggio è possibile solo via mare. Üçağız(l'antica Teimioussa) si trova ad 1 km da Kaleköy, a nord di una piccola baia con il medesimo nome ove si trovano le rovine della città antica. Vi si trovano piccoli hotel, ristoranti ed un porticciolo. Il nome del villaggio significa "tre bocche" per le sue tre uscite verso il mare aperto. Entrambi i paesi sono mete popolari delle "Mavi Cruises" (crociere blu) lungo la "Costa Turchese" della Licia.

 

Kaş

Kaş (in italiano: Antifilo o Antifello, entrambi desueti), seppur non possa vantare le spiagge più belle della regione, la sua posizione centrale, l’atmosfera di serenità e la serie di attività avventurose praticabili in zona hanno reso Kaş una base ideale per le incursioni nei dintorni.

Inoltre è la meta turca per eccellenza delle immersioni, con opportunità di esplorazioni subacquee di relitti a breve distanza dalla costa.

Per di più, da questa località è facile organizzare innumerevoli gite in barca, uscite in kayak ed escursioni.

La Penisola di Çukurbağ si estende per 6 km a ovest del grazioso centro storico, del porto e della piazza cittadina, nei cui pressi c’è un antico teatro ben conservato, che di fatto è tutto quel che resta di Antiphellos, l’originaria città licia. In alto sopra Kaş, le diverse tombe rupestri licie che punteggiano la parete montuosa sono visibili anche la sera, quando vengono illuminate.

Appena al largo, l’anomalia geopolitica dell’isola greca di Meis (Kastellórizo) domina il panorama che si gode dal porto ed è visitabile con un’escursione in giornata.

 

Teatro di Antiphellos

(Hastane Caddesi; h8-19 mag-ott, fino alle 17 novapr)

Antiphellos era il piccolo insediamento portuale della più grande città licia di Phellos, più a nord tra le colline. Di modeste dimensioni, il teatro ellenistico, 500 m a ovest della piazza principale di Kaş, poteva accogliere 4000 spettatori ed è in buono stato di conservazione. Fu costruito nel I secolo a.C. e restaurato 300 anni dopo, probabilmente in seguito al devastante terremoto del 141 d.C. Dai posti a sedere più in alto si ammira una bella vista su Kaş.

 

Liman Ağzı

Se volete trascorrere tutta la giornata in spiaggia, la cosa migliore da farsi è salire a bordo di un water taxi (andata e ritorno ₺25) nel porto di Kaş e raggiungere una delle tre spiagge della penisola di fronte a Liman Ağzı.

Tutte e tre hanno caffè, ombrelloni e lettini a noleggio, e le acque della baia sono calme. Si può anche fare un’escursione a piedi (3 km) lungo un piacevole tratto della Via Licia, che inizia all’altezza della Büyük Çakıl Plajı.

 

Büyük Çakıl Plajı

(Grande Spiaggia in Ciottoli; Hükümet Caddesi) Per nuotare andate nella spiaggia di Büyük Çakıl, 1,5 km a sud-est del centro di Kaș e relativamente pulita. Sebbene sia prevalentemente una distesa di ciottoli (come indica il nome), a un’estremità ha anche qualche metro di sabbia e sono presenti caffè all’ombra dove bere una bibita fresca e affittare ombrelloni e lettini.

 

Sintesi di luoghi e monumenti da Wikipedia, selezionati dalla relazione Elisabetta Lattanzi

Myra

Antica e importante città della Licia di cui restano le rovine di un grande teatro romano e la necropoli rupestre (dal sec. V a. C.). Le facciate delle tombe scolpite nella roccia presentano molte varietà di forme, quali per esempio il tetto piano o a spioventi e il frontone ogivale o triangolare; nei rilievi che adornano alcune tombe, l’arte licia mostra l’influsso greco molto più che quello iranico.

In epoca cristiana Myra è ricordata per aver dato ospitalità a S. Paolo e perché ne fu vescovo S. Nicola. Teodosio II ne fece la capitale della Licia. Dopo la conquista da parte degli Arabi nell’808 iniziò il lungo declino della città e nel 1087 le spoglie del vescovo di Myra vennero trafugate e portate a Bari, dove tuttora si trovano conservate nella Basilica di San Nicola.

Le rovine della città sono coperte da materiale alluvionale, ma sono stati parzialmente riportati alla luce il teatro romano, ricostruito dopo il terremoto del 141, le terme e una basilica bizantina dell’VIII secolo dedicata a san Nicola (la tomba del santo reca evidenti segni dell’asportazione del corpo avvenuta del 1087 da parte di commercianti baresi per salvarlo dagli islamici).

Isola Kekova

Insenature rocciose e scogliere ricoperte di pini fanno da sfondo ad una crociera in barca; sott'acqua, nelle vicinanze dell’isola, si trovano le rovine tentacolari di un'antica città della Licia, sommersa dopo un terremoto nel secondo secolo.

 

 

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Ultima modifica: 20/08/2024 18:53:09

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