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Parco Nazionale del Nemrut DağıNessuna fotografia è in grado di trasmettere la suggestiva inquietudine che si prova davanti a questa spoglia, ventosa e remota cima del monte con il suo strano tumulo funerario di massi rocciosi alto 50 m e la presenza di quelle statue che ti fissano senza pietà con i loro lineamenti in parte mutilati e in parte deturpati dalle intemperie.
Nella catena montuosa dell’Antitauro, la vetta del Nemrut
Dağı (Monte Nemrut) si innalza fino a 2106 m, tra Malatya a nord
e I mesi migliori per visitare il Nemrut sono quelli tra metà marzo e metà novembre, meglio ancora tra maggio e settembre; la strada che conduce alla vetta, infatti, è impraticabile in caso di neve. Luglio e agosto sono imesi più caldi, tuttavia anche in piena estate in cima al monte fa freddo e tira vento, soprattutto all’alba e al tramonto, pertanto non arrivate sprovvisti di indumenti pesanti.
Karakuş TümülüsüIl grande tumulo funerario, eretto nel 36 a.C., è circondato dai resti di alcune colonne; tra queste, quella presso il parcheggio è sormontata dalla statua di un’aquila, su un’altra sul lato est campeggia un toro senza testa, mentre un leone senza muso siede su una colonna visibile girando attorno al tumulo verso ovest. In origine vi erano molte più colonne, ma i romani adoperarono i blocchi di calcare per costruire il ponte sul Cendere. I panorami sono meravigliosi, con lo sguardo che spazia sui circostanti campi d’orzo e sale fino al tumulo a forma di cono in cima al Nemrut Dağı. Un’inscrizione rinvenuta sul sito riporta che il tumulo funerario custodisce le spoglie di alcune donne imparentate con il re Mitridate II, successore di quell’Antioco I che fece erigere il tumulo del Nemrut Dağı.
Sulla vetta del Nemrut
In cima del Nemrut Dağı, l’immenso tumulo funerario di massi di
Antioco I è fiancheggiato da due terrazze con le famose statue,
le cui teste alte 2 m, cadute a causa dei terremoti, giacciono a
terra davanti ai rispettivi colossali corpi seduti in trono. Il (più consueto) approccio da sud alla vetta, da Karadut o Kahta, porta inizialmente al piccolo complesso del centro visitatori con un caffè e una vasta terrazza che offre fantastiche vedute panoramiche. Dopo aver pagato la tariffa d’ingresso (non compresa nel pass)si percorrono gli ultimi 2 km fino al parcheggio sulla sommità a bordo di un autobus navetta. Dal parcheggio salendo ancora a piedi per circa 600 m si giunge alle terrazze ovest ed est. L’approccio al sito da nord, provenendo da Malatya, porta invece a un ingresso e a un parcheggio distanti 250 m dalla terrazza est. Una volta in cima, a prescindere dal lato del tumulo che si costeggia, andare da una terrazza all’altra è una passeggiata di 300 m. Le statue e le teste sono collocate in base a uno stesso ordine su entrambi i lati: da sinistra a destra, il leone, l’aquila, Antioco, Tiche di Commagene (la dea della fortuna e della fertilità), Zeus-Oromasde, Apollo-Mitra, Eracle-Artagnes, l’aquila, il leone. Sul retro delle statue orientali ci sono iscrizioni in greco. Sulle basse mura a lato delle terrazze un tempo c’erano diversi rilievi raffiguranti processioni di antichi sovrani della Persia e della Grecia, ‘predecessori’ di Antioco. Il sito aveva una strada cerimoniale d’approccio che portava a quelli che Antioco chiamava i ‘troni degli dèi’, costruiti su ‘fondamenta che nessuno avrebbe mai demolito’.
Sintesi di luoghi e monumenti da Wikipedia, selezionati dalla relazione Elisabetta Lattanzi
Ultima modifica: 19/08/2024 12:59:42
dal 6 agosto 2024 |