|
|||||||||||||||||
Patara
Sulla costa, 8 km a sud di Xanthos, Patara detiene il primato della
spiaggia ininterrotta più lunga della Turchia e ospita alcune delle
rovine licie di maggior interesse. Appena
nell’entroterra, a 1,5 km dalla spiaggia e dal sito
archeologico, sorge il quieto villaggio di Gelemiş, che è una
magnifica base sia per visitare i siti antichi sia per consacrare
parte del vostro tempo al moderno rituale di devozione al sole sulla
spiaggia.
Patara si trova sulla Via Licia e due escursioni in
giornata conducono all’Acquedotto di Patara: una si snoda lungo la
costa
Antica Patara(inclusa la spiaggia di Patara ₺24; h8-19 metà aprset, fino alle 17.30 ott-metà apr) Le monumentali rovine di Patara sono sparse lungo la strada per la spiaggia di Patara. La sezione principale del sito è dominata da quel che resta del teatro. Accanto, il bouleuterion era il ‘parlamento dell’antica Patara dove si ritiene si radunassero i membri della lega licia. L’edificio è stato oggetto di un accurato restauro, durato due anni e costato 8,5 milioni di lire turche. La strada colonnata, con le colonne ricollocate al loro posto, corre a nord del bouleuterion ed era il viale più sontuoso di Patara, fiancheggiato da negozi e con l’agorà all’estremità meridionale. Allontanandosi dal principale gruppo di edifici del sito archeologico si possono visitare molti altri resti della lunga storia di Patara. Dalla biglietteria, seguendo la strada che da Gelemiş porta alla spiaggia di Patara, si raggiungono l’Arco di Modesto, un monumento trionfale a tripla arcata eretto nel II secolo, e la necropoli, nei cui pressi si trovano alcune tombe licie. Proseguendo per questa strada poco oltre si incontrano il complesso delle terme del porto e i ruderi di una basilica bizantina, per poi arrivare al settore centrale del sito archeologico. Dalla strada colonnata una pista sterrata conduce al faro fatto costruire dall’imperatore Nerone, che pare sia uno dei tre più antichi esistenti al mondo. Il faro sorge nella zona del porto antico, paragonabile per importanza a quello di Efeso, che oggi è un’umida area di canneti. Qui ha sede anche il gigantesco Granaio di Adriano, utilizzato per immagazzinare cereali e olio d’oliva, e una tomba-tempio in stile corinzio. Il ruolo svolto da Patara nella storia è ben documentato. Fu infatti la città natale di san Nicola, il vescovo bizantino di Myra vissuto nel IV secolo ed entrato poi nella leggenda come Babbo Natale. In epoca precedente, però, Patara era celebre per il tempio e l’oracolo di Apollo, di cui rimane ben poco. Fu inoltre il porto principale della Licia, come attestano i grandi depositi per il grano che sono giunti fino ai nostri giorni, e sotto il dominio romano vantava tre chiese e cinque terme. Secondo gli Atti degli Apostoli (21, 1-2), san Paolo e san Luca vi fecero scalo per cambiare imbarcazione durante la loro terza missione da Rodi alla Fenicia. Le tavole con inscrizioni all’ingresso del bouleuterion offrono interessanti spunti per farsi un’idea sulla vita quotidiana condotta millenni fa
Xanthos (Kinik)Su un promontorio roccioso sopra Kınık, 63 km a sud-est di Fethiye, l’antica Xanthos era un tempo la capitale e la città più rilevante della Licia; tra le rovine giunte fino ai giorni nostri segnaliamo il bel teatro romano e le tombe a pilastro. Da Kınık si oltrepassano le antiche porte della città e il plinto dove in passato sorgeva il favoloso Monumento delle Nereidi (oggi conservato al British Museum di Londra).
Più in alto, di fronte al parcheggio, si trovano il
teatro romano, l’agorà e la biglietteria. La travagliata storia di questa cruciale città del regno licio è stata segnata da guerre e distruzioni e almeno in due occasioni la popolazione di Xanthos, assediata da forze nemiche manifestamente superiori, si suicidò in massa. Dal momento che molte tra le più belle sculture (come per esempio il Monumento delle Arpie), iscrizioni e decorazioni rinvenute nel sito furono inviate a Londra da Charles Fellows nel 1842, quelle attualmente visibili sono per lo più riproduzioni.
Dalyan
L’affascinante piccola cittadina sorge in splendida
posizione sulle rive del fiume Dalyan, con la spiaggia di İztuzu,
una delle Oltre che per vedere le suggestive rovine di Kaunos alle sue porte, Dalyan è un’eccellente base da cui partire per esplorare il Köyceğiz Gölü (Lago Köyceğiz) e il centro di riabilitazione per le tartarughe a İztuzu. All’imbrunire, fate due passi sul lungofiume per ammirare l’attrattiva più nota di Dalyan: le imponenti Tombe dei Re dell’antica Caria che, scavate nella parete rocciosa, assumono magnifiche tonalità dorate alla luce del tramonto.
Tombe dei ReLe famose tombe rupestri dei re della Caria di Dalyan sono scavate nella parete rocciosa sulla sponda opposta del fiume Dalyan, a sudovest del centro città. Per buone vedute sulle tombe, dalla città incamminatevi a sud lungo Maraş Caddesi fino all’estremità occidentale di Kaunos Sokak.
In alternativa, salite a bordo di una barca
privata ormeggiata accanto al ristorante Saki a Dalyan (andata e
ritorno Kaunos(₺14; h8-19 apr-ott, fino alle 17 nov-marzo) Fondata nel IX secolo a.C., Kaunos (Caunus) divenne un’importante città della Caria intorno al 400 a.C. e, trovandosi proprio al confine con la Licia, sviluppò una cultura che rifletteva aspetti di entrambi i regni. A sinistra dell’ingresso al sito, il teatro è molto ben conservato; in alto sulla collina vi sono i resti dell’acropoli e si ammira una stupenda vista sulla campagna circostante. Proprio davanti dall’ingresso si vedono invece le imponenti rovine delle terme romane e una chiesa del VI secolo, mentre in fondo al pendio si trova l’agorà del porto.
Sintesi di luoghi e monumenti da Wikipedia, selezionati dalla relazione Elisabetta Lattanzi
Ultima modifica: 20/08/2024 18:51:44
dal 4 agosto 2024 |