10. Chinakpu > Ringmo09/1/2019 Lunedì - Chinakpu > Ringmo (2720m, Ringmu)
Percorso su strada carrareccia. Per le prossime edizioni consiglierei di spostarsi in macchina, forse per allora la Everest Highway sarà terminata ed asfaltata.. Di per sé la tappa non è brutta, passano pochissimi mezzi, ma può non piacere ai partecipanti e la giornata potrebbe essere impiegata altrimenti. Attraverso altre proprietà e frazioni, dalla nostra homestay raggiungiamo la strada sterrata e ci incamminiamo verso la nostra destinazione che è Ringmo. La carrareccia si mantiene quasi sempre in piano, con qualche saliscendi addentrandosi ogni tanto nel pendio quando incontriamo vallette laterali. Ad una curva si scorge bene la pista di Phaplu ed assisto anche all’atterraggio di un velivolo, mentre altri passano alti nel cielo diretti a Lukla. Evidentemente sono ripresi i voli e lassù riescono ad atterrare. Arriviamo all’agglomerato con alcuni lodge come il Chiwang Hotal & Guest House o l’ABC lodge and restaurant ed altri. Da qui parte l’antico sentiero per Chiwang e, poco oltre, ecco il bivio con il nuovo sterrato che sale al monastero.
Attraversiamo varie frazioni, più o meno grandi. Il mio modo di camminare, lento e tranquillo mi spinge, come da abitudine, a sostare ogni ora per una bevanda. Ed a mezzogiorno a mangiare. Oggi sosto ogni tanto per bere un tè ed offrirlo ad Aajay. Dopo la sosta tè di mezzogiorno, giungo all’insediamento maggiore di Phera (Fera), quasi a metà tappa. Il traffico diminuisce dopo Phera, passano ancor meno pickup e trattori. Sulla strada troviamo una sorgente sacra adorna con bandiere di preghiera messe in omaggio alle lhu, ninfe o divinità delle acque, entità di superficie o sotterrane, che risiedono nei fiumi e nelle sorgenti, collegabili anche ai naga, cioè i serpenti delle acque. Come al solito impiegherò più di un’ora per arrivare a Ringmo. Manca poco alla méta, circa un chilometro e mezzo, ma con le curve della strada il percorso sarà di un paio di chilometri con anche alcuni saliscendi. Nel preparare il viaggio avevo studiato Ringmo e i villaggi circostanti, cercando monumenti, chorten, monasteri su GMaps e su internet., ma ora vi giungiamo da altra direzione, cioè da sud, mentre avevo immaginato di arrivarvi da est. Quando arrivo, il gruppo è al sole attorno ai tavoli all’aperto. Qualcuno ha già pranzato, qualcuno è in giro fra le case. Ordino un piatto di “tuna macaroni” e poi vado a sistemarmi. Il lodge è collegato ad un caseificio. Ne abbiamo visitato anche a maggio in Lantang e Gosaikund. Il formaggio in stile alpino prodotto con latte di yak (nak) himalayano è nato molto tempo fa con il lavoro dello specialista svizzero del latte Werner Schulthess. L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (semplicemente FAO) inviò Schulthess in Nepal all'inizio degli anni '50. Il suo compito era trovare una soluzione redditizia al latte in eccesso prodotto nelle remote zone di montagna. Dopo un lavoro iniziale nella valle di Kathmandu, Schulthess si spostò più in alto in Himalaya dove trovò un'enorme eccedenza di latte di yak, ma troppo lontana da Kathmandu per spedire il latte senza rovinarlo. Allora ebbe la brillante idea di trasportare il latte sotto forma di formaggio, Mentre i pastori himalayani hanno usato a lungo il latte di yak per produrre chhurpi simile al formaggio. Il prodotto di Schulthess era abbastanza diverso dal gusto di molti nepalesi e ci volle molto tempo perché le loro papille lo accettassero. Dopo le vicende incerte della guerra civile e il terremoto, la produzione era crollata e molti caseifici andati in rovina. Ora sono stati ristrutturati e riaperti. Nel 2019, nel distretto di Rasuwa che comprende Langtang e Gosaikunda, gli agricoltori locali hanno venduto formaggio di yak per un valore di 69,62 milioni di Rs (492mila euro) e 2,4 milioni di Rs di burro di yak (dati del Kathmandu Post. Nell’82, vicino al palazzo reale alla mattina vendevano il formaggio e il latte, già allora nelle buste di plastica sottile. Il negozietto si è spostato, rimanendo sempre in Layaku Marg, ed un edificio ospita la Dairy Development Corporation. Formaggio viene venduto anche in una laterale di Freak street ed in altre rivendite, ma nel supermercato al centro di Thamel abbiamo visto solo formaggini di importazione. Per saperne di più sul formaggio di "nak" (femmina di yak) clicca qui
Un curioso ricordo: nella piazza all’estremità di Layaku Mar, dove incrocia Sukra Path, c’era una gelateria che vendeva gelati di marca indiana, non ricordo bene se Nirula’s o Kuality. Mi soffermo a guardare i gabinetti e le docce situate al piano inferiore. Il lodge è appoggiato al pendio e anche le camere sono al pianterreno che è più basso dell'entrata situata a livello della strade. Sono ambienti puliti. Quarant'anni fa , con l'avvio dei viaggi intercontinentali, l'area del Sagarmata e dell'Annpurna iniziarono ad avere problemi igienici lungo il percorso di trekking. Nel circuito dell'Annapurna, i funzionari del parco tennero incontri di formazione per far allestire fosse biologiche in cui almeno gettare calce per dissolvere le deiezioni. Qui in Italia la Rivista della Montagna organizzò un incontro per responsabilizzare gli escursionisti sull'impatto non solo ambientale, ma anche economico e scoiale del trekking in Nepal. Oggi c'è una maggior sensibilità, sia in Italia che in Nepal. Senza andare tanto lontano, il rifugio alle Tre Cime, scaricava i gabinetti appena fuori dall'edificio sulla pietraia circostante. I dati di quest'anno 2019 mostrano un afflusso di circa cento mila visitatori nel Parco del Sagarmatha. La nostra camminata si svolge fuori dal parco, in un'area "out of the beaten tek", quindi inquiniamo poco. Ma il problema à forte da Lukla fino al CB. Tralasciando le tonnellate di rifiuto delle spedizioni, L'impronta umana sul Khumbu è micidiale. Non ci sono strutture per la gestione dei rifiuti o servizi igienico-sanitari nell'area, quindi i rifiuti e le acque reflue vengono svuotati in grandi fosse appena fuori dai villaggi locali, dove si riversano nei corsi d'acqua durante la stagione dei monsoni. Gli escursionisti sono al sicuro, il cibo è cotto, l'acqua bollita od in bottiglia, il che potrebbe essere incredibilmente pericoloso per la salute della popolazione locale. È noto che l'acqua contaminata da materia fecale causa la diffusione di malattie mortali trasmesse dall'acqua come il colera e l'epatite A. Complimenti al meo al nostro gestore per la puliia di docce e bagni.
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