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Solu Numbur Trek
31 ottobre - 16
Novembre 2019
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Mopung > Jumbesi (2.703m) > Lamjura-la (3530m) > Pike Lodge (3.650m)
La Compagnia dell'Anello si divide. Chi parte per la vetta si alza prima dell'alba, fa colazione a parte e si incammina. Noi ci alziamo più tardi, chiudiamo i bagagli, controlliamo quelli dei tre che vengano caricati e lasciamo Mopung. Un sentierino fra i prati porta sulla strada sterrata ed in breve siano all'altezza di Jumbesi. Chi si aspettasse un grosso centro abitato, ma in realtà la località, famosa per essere sul percorso dell'Everest, non è grande. Per godere del sole fin dai primi suoi raggi sorge adagiata sulla riva destra con varie case, qualche edificio amministrativo, il monastero. Mi fermo sul ciglio della strada mentre il gruppo, o meglio i quattro rimasti, va in paesello valicando il ponte sul Dingnala Nallah.
Mentre aspetto, passano studenti nella classica divisa nazionale bianca e blu. Hanno varie età, bambine e bambini delle primarie camminano in piccoli gruppi e vanno verso Jiumbesi mentre ragazzi e ragazze delle superiori sono coppie o da soli. Educati, passano e salutano. Alcuni camminano con quaderno o libro aperto in una mano e ripassano la lezione ad alta voce. Poi arrivano i nostri e proseguiamo per la strada. Anche oggi è una giornata di sole splendente, siamo fortunati.
La valle curva leggermente verso oriente e all'estremità vediamo i pendii vicino all'aeroporto di Phaplu. Raggiungo il gruppo ad un paesello. Guardando sull'altro versante della valle sembrerebbe che vi sia, in alto sul crinale, un valico da cui si scenderebbe alla nostra destinazione. L'alternativa è percorrere la strada fino alla confluenza e risalire l'altra valle oppure scendere, valicare il Solu, salire al valico e scendere alla guest house.
Caterina ed Angela scelgono di andare a piedi valicando la cresta. Consegno a Caterina un cellulare acceso ed aperto su Wikiloc affinché possa registrare il percorso a piedi per un eventuale futuro trek.
Prima di avviarsi, la guida chiama da Salléri un mezzo per noi tre e ci lascia il numero di telefono dell'autista e la targa per eventualmente contattarlo tramite il mio cellulare nepalese, ed il nome del proprietario della GH vero Loding. Aspettiamo una buona mezz'ora e finalmente arriva un tuk tuk rosso fiammante, su cui ci stringiamo. Resistere, resistere agli scossoni! Lo sterrato scende a Beni, superando cantieri di dighe e poi inizia la risalita verso Salléri. Il motore agonizza, spesso dobbiamo scendere per diminuire il peso (duecento chili non sono pochi...). Il tuk tuk si immette sull'asfalto fra le prime case ed arriviamo alla pompa di benzina, anzi di miscela. Saliamo fino ai negozi vicino alla pista di atterraggio ed acquistiamo frutta per stasera. Poi si ridiscende percorrendo la strada fino a Beni per poi inoltrarci in un'altra valle.
Al villaggio di Tamakhani, molte persone sulla strada, bancarelle ed altri taxi. L'autista chiede, si informa. Non risulta nessuno con il nome della guest house dove abbiamo appuntamento. Proseguiamo, ci fermiamo ancora. Altre domande, altri dinieghi. Proseguiamo fino quasi a Loding presso una guest house per altro chiusa, ed in prossimità del campo con tende di un gruppo di giapponesi in trekking. Consulto con le guide, consulto con i monaci di un tempietto lì vicino, consulto con la proprietaria del lodge: nome sconosciuto. Franco inizia a preoccuparsi, sale ad alcune case più avanti sulla strada, ma ecco arrivare di corsa il capo dei portatori, ci ha visto sostare ma non ha fatto in tempo a fermarci, quindi si è avviato correndo su per la valle per inseguirci, sicuro che prima o poi ci saremmo fermati, così come io ero sicuro che qualcuno sarebbe venuti a cercarci. Ridiscendiamo di un paio di chilometri ed eccoci nuovamente al villaggio con le bancarelle. Siamo alloggiati qui. C'è stato qualche errore nel riferire il nome del contatto. Saliamo il sentiero a scalini che porta al tempio hindu di Jwalamai da dove nenie e canti si diffondono attraverso gli altoparlanti.
La cerimonia è in corso, i sacerdoti in tunica arancione cantano senza sosta. Ogni tanto scuotono i cimbali ed ogni fedele uscendo dal tempio, scuote la campana per ricordare lassù che ha compiuto il rito prescritto e l’offerta è stata inviata. Tappi nelle orecchie e dormiamo, incuranti o quasi della festa che si protrae tutta notte con momenti di esaltazione collettiva in cui tutti declamano ad alta voce la lode a dio. L’Hinduismo ha milioni di dei, ma in fondo è un credo monoteista perché anela all’Uno.
A metà degli scalini, sulla destra, ecco la casa che ci ospita. È una guest house abbastanza grande dove non siamo gli unici ospiti. Il nostro alloggio è nella mansarda con il tetto e le pareti in legno. Per mangiare si scende al primo piano dove c’è più caldo.
Prima che scenda la notte qualcuno sale al tempio. L’altoparlante andrà avanti fino a notte tarda.
Percorso Trek
Fonte
Part.
Arrivo Tempo Totale Tempo in mov.
Alt. Min.
Alt. max.
Disl. T.-
Disl t+.
KM
Wikiloc
7h49''
4h37''
2.366
2.920
1.346
832
14,230
Vasta
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Trek Pikey Peak (1° giorno)
Mopung - Jumbesi (2.703m) - Lamjura-la (3530m)- Pike Khop - lodge alto (3.700m)
Wikilok Trek - Moping - Jumbesi - Lamjurala - Pikey Lodge alto
(lungo)
Fonte
Part.
Arrivo
Alt. Min.
Alt. max.
Disl. T.-
Disl t+.
KM
Wikiloc
2.691
3.756
1.582
1.467
18,590
Graph
2.705
3.756
1.445
1.368
19,100
GMaps*
2.700
3.749
5.34
1180
15,2 GMaps solo fino a
Pikey Top
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