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Camminate da Göreme

19 aprile - 4 maggio 2025

con AnM e Marco Vasta in Anatolia

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In Cappadocia, le chiese rupestri sono centinaia e infinite sono le passeggiate per raggiungerle e visitarle. Oltre alle valli principali come il Museo a cielo aperto di Göreme o le Valli di Zelve (entrambe non lontane da Göreme), vi sono altre passeggiate riportate qui sotto. La mappe pubblicate NON sono state rilevate dai nostri gruppi., ma sono state scelte dal sito Wikiok in corrispondenza del nome riferito dai vari coordinatori.


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Görkündere Vadısı (Valle dell’Amore)

Güllüdere Vadisi  (Valle delle Rose

Paşabağı Vadisi (Valle dei monaci)

Devrent (Valle dell'immaginazione)

Ihlara Vadısı (Valle di Ihlara)

Soğanlı Oren

Güvercinlik Vadısı (Valle dei piccioni)

 

Altre passeggiate


In Cappadocia, le chiese rupestri sono centinaia in Cappadocia e infinite sono le passeggiate per raggiungerle e visitarle. Oltre alle valli principali come il Museo a cielo aperto di Göreme o le Valli di Zelve (entrambe non lontane da Göreme), vi sono altre passeggiate riportate qui sotto. La mappe pubblicate NON sono state rilevate dai nostri gruppi., ma sono state scelte su Wikiok in corrispondenza del nome riferito dai vari coordinatori.


Görkündere Vadısı (Valle dell’Amore)

L’imbocco del sentiero è nei pressi della Zemi Vadısı e del punto panoramico di Göreme; formazioni rocciose particolarmente suggestive. Situata nel cuore della Cappadocia la Valle dell'Amore è una meraviglia geologica unica che attira visitatori da tutto il mondo. La valle è nota per le sue caratteristiche formazioni rocciose a forma fallica, che sono state scolpite dall'erosione naturale nel corso di milioni di anni. Queste formazioni non sono solo uno spettacolo mozzafiato da vedere, ma hanno anche un'importanza storica e culturale significativa.

Geografia e formazione

La valle si estende per circa 2 km ed è situata tra le città di Göreme e Çavuşin. La valle si è formata nel corso di milioni di anni a seguito dell'attività vulcanica e della successiva erosione causata dal vento e dall'acqua. Le formazioni rocciose sono fatte di tufo tenero, un tipo di roccia vulcanica facilmente erosa dal vento e dall'acqua. Nel corso del tempo, il tufo è stato modellato nelle caratteristiche formazioni falliche che vediamo oggi. Queste formazioni variano in altezza da pochi metri fino a 40 metri e sono sparse per tutta la valle, creando un paesaggio unico e maestoso.

Storia e importanza culturale

La valle è stata abitato fin dall'antichità. L'area ha ospitato varie civiltà, tra cui Ittiti, Persiani, Greci e Romani. Le formazioni rocciose della valle hanno svolto un ruolo importante nella storia e nella cultura della regione.

Secondo alcune fonti, le rocce di forma fallica erano venerate da gli Ittiti, che credevano di avere poteri mistici. Anche i romani usavano le rocce come punti di riferimento e scavavano le loro tombe nelle scogliere. In tempi successivi, le grotte e le formazioni rocciose furono utilizzate dai primi cristiani come nascondigli e luoghi di culto.

Oggi, la Valle dell'Amore è una popolare destinazione turistica, nota per la sua straordinaria bellezza naturale e il suo significato culturale. I visitatori vengono da tutto il mondo per vedere le rocce a forma fallica ed esplorare le numerose grotte e le città sotterranee della valle.

Storie e leggende

ci sono molte storie e leggende associato alla Valle dell'Amore. Secondo una leggenda, le rocce a forma fallica furono create da un gruppo di giganti trasformati in pietra da un potente mago. Un'altra leggenda racconta la storia di un gruppo di abitanti del villaggio che furono trasformati in rocce dopo essersi rifiutati di condividere il cibo con un mendicante.

Güllüdere (Gül Vadisi - Valle delle Rose)

Il sentiero inizia appena a nord di Göreme e continua fino al villaggio di Çavuşin; chiese superbe e panorami.

I sentieri che si snodano nella Güllüdere Vadısı (Valle delle Rose) sono facilmente accessibili per chiunque e permettono di ammirare i camini delle fate (formazioni rocciose) più belli di tutta la Cappadocia. Oltre a ciò, lungo il percorso si possono vedere le leggendarie e poco visitate chiese rupestri, ricche di frammenti di affreschi e di intricate decorazioni, che sono state ricavate all’interno dei camini delle fate. Se hai tempo per esplorare a piedi una sola valle della Cappadocia, consiglio di scegliere questa.

Seguendo le indicazioni dall’inizio del sentiero che si addentra nella Valle delle Rose si arriva alla Kolonlu Kilise (Chiesa delle Colonne), dall’anonima facciata rocciosa; per raggiungerla prendi il sentiero che attraversa il frutteto e passate sul ponticello sul canale.

Una volta entrati nella cupa camera più bassa, sali la scala e ci ritroviamo in una navata di pietra bianca costellata di robuste colonne scolpite nella roccia.

Ritornato indietro attraverso il frutteto e seguiil sentiero principale fino alla Haçlı Kilise (Chiesa della Croce), dove i tavoli all’aperto e all’ombra del Caffè della Chiesa della Croce, appena più in basso dell’ingresso, offrono una scusa perfetta per fare una pausa.

La chiesa, a cui si accede da una traballante scala in legno, ha affreschi risalenti al IX secolo nell’abside e una grande croce scolpita sul soffitto.

Procedendo verso nord il sentiero si biforca e la diramazione a destra conduce alla Üç Haçlı Kilise (Chiesa delle Tre Croci), con stupefacenti rilievi a soffitto e affreschi danneggiati raffiguranti Cristo in trono.

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Paşabağı Vadisi (Valle dei monaci)

La strada tra Çavuşin e Avanos passa dal bivio per il Museo a Cielo Aperto di Zelve. Nella Valle di Paşabağı (Zelve Yolu), a metà della strada per Zelve, ci sono camini delle fate sormontati da coni in basalto che sono tra i più famosi della Cappadocia, e una di queste formazioni rocciose è a tre coni.

La valle era abitata dai monaci e si può salire all’interno di un camino delle fate fino all’alloggio di un monaco, con decorazioni di croci greche. Alcuni gradini in legno salgono poi a una cappella, dove sono custoditi tre dipinti a tema sacro scampati alla furia dei vandali; quello centrale raffigura la Vergine con il Bambino.

Paşabağı è una classica tappa degli itinerari dei tour organizzati in Cappadocia, pertanto consigliamo di visitarla alle prime ore della mattina, perché intorno alle 10 è già piena di autobus turistici. Il sito è oggi circondato da una recinzione e si entra solo tramite il grande complesso turistico con caffè e innumerevoli bancarelle di pacchiani souvenir.

Paşabağı è facilmente raggiungibile anche dai viaggiatori indipendenti, poiché si trova sul percorso dei dolmuş tra Ürgüp e Avanos.

Devrent Vadisi (alle dell'immaginazione)

Le formazioni rocciose nella Valle di Devrent (Ürgüp-Avanos Yolu), soprannominata dalla gente del posto ‘Valle dell’Immaginazione’, sono tra quelle meglio delineate e raccolte in gruppi più fitti della Cappadocia. La maggior parte dei coni dalle tonalità rosate è sormontata da una roccia piatta e più scura, che nel corso del tempo li ha protetti dalle piogge responsabili dell’erosione della roccia circostante, un processo che i geologi chiamano erosione differenziata. Le guide turistiche qui amano giocare con i vari profili delle formazioni: guardate il delfino, le foche, il cappello di Napoleone, gli uccelli che si baciano, la Madonna o le diverse sagome di rettile. Per altri, potrebbe venire in soccorso l’immaginazione.

La Valle di Devrent si raggiunge percorrendo la strada che si dirama a est da quella tra Avanos e Ürgüp. La valle non è servita dai trasporti pubblici, tuttavia, se il caldo non è eccessivo e non vi dispiace camminare sul ciglio della strada, si tratta di una passeggiata piuttosto facile da Zelve. Dall’ingresso del sito a Zelve, ripercorrete la strada di accesso di 200 m fino al punto in cui si biforca e lì imboccate quella segnalata per Ürgüp che prosegue verso destra. Circa 2 km, giunti al villaggio di Aktepe (Yeni Zelve), svoltate a destra e percorrete la strada per Ürgüp in salita per altri 2 km.

Kılıçlar Vadısı (Valle delle Spade)

Si dirama a nord nei pressi di Müze Caddesi lungo la strada che porta al Museo a Cielo Aperto di Göreme.

Kiliclar Vadisi è una delle valli più piccole della Cappadocia ma è forse una delle più interessanti da esplorare. Le è stato giustamente dato il nome Sword Valley a causa delle formazioni rocciose appuntite che si ergono alte e torreggiano. Ad un certo punto il sentiero diventa stretto nella gola, qualcosa di unico nella regione, e bisogna scendere una robusta scala attraverso le pareti rocciose ondulate.

Le formazioni sono state causate dall'erosione del morbido tufo vulcanico comune in tutta la Cappadocia.

Si possono trovare colombaie abbandonate, scavate nei punti più alti delle rocce da antichi coloni. Sempre nella valle si trova l'ingresso di un tunnel di 300 metri che conduce nelle scogliere fino a un brusco vicolo cieco, lo scopo del tunnel è ancora sconosciuto ma potrebbe essere stato una volta parte di una delle 36 città rupestri situate nel Regione della Cappadocia.

Il modo migliore per esplorare la Kiliclar Vadisi è a piedi, un sentiero segnalato inizia sopra il Göreme Open Air Museum e termina sotto il museo, il sentiero si collega anche con Valle Rossa, nota per la sua roccia di colore rossastro e continua fino al villaggio di Cavusin, dove è possibile visitare la Chiesa di San Giovanni. L'escursione richiede circa 2 ore.

Valle di Ihlara (Ihlara Vadısı)

A sud-est di Aksaray, la Valle di Ihlara si dispiega con la sua stretta gola tra campi ricoperti di stoppie. Un tempo chiamata Peristrema, la valle era uno dei più amati luoghi di ritiro dei monaci bizantini, a cui si deve la realizzazione delle chiese rupestri alla base delle torreggianti pareti rocciose. Oggi offre una delle passeggiate più belle al mondo.

Seguire il corso del fiume Melendiz, tra i ripidi e frastagliati versanti, che serpeggia tra chiese affrescate, cumuli di massi e la folta vegetazione in cui risuonano i canti degli uccelli e il gracidio delle rane, è un’esperienza indimenticabile. Il paesaggio più suggestivo che si può apprezzare lungo il sentiero è il tratto tra il Selime e Belisırma, mentre la maggior parte delle chiese si concentra tra Belisırma e l’ingresso dell’Ihlara Vadısı Turistik Tesisleri. Nel mese di maggio i primaverili fiori di campo tappezzano il fondo valle e Ihlara dà il meglio di sé.

L’escursione nell’intera Valle di Ihlara (Ihlara Vadısı; incluso il Monastero di Selime lungo il sentiero che parte dal villaggio di Ihlara e giunge a Selime offre l’occasione di trascorrere una bucolica giornata all’aperto.

Per lo più i visitatori ne compiono solo un breve tratto per visitare la maggioranza delle chiese, entrando dai 360 gradini della biglietteria dell’Ihlara Vadısı Turistik Tesisleri (Centro Turistico della Valle di Ihlara) e uscendo a Belisırma. Questo significa che la restante parte del sentiero è beatamente tranquilla, e potreste incontrare soltanto i contadini che coltivano i loro campi e i pastori che pascolano i loro greggi.

Gli altri ingressi si trovano nel villaggio di Ihlara, a Belisırma e a Selime. Considerando anche il tempo necessario per visitare le chiese lungo il percorso, i tempi di percorrenza sono indicativamente di:

  • un’ora dal villaggio di Ihlara alla scalinata dell’Ihlara Vadısı Turistik Tesisleri,

  • un’ora e mezza dal centro turistico a Belisırma

  • e un’altra ora da Belisırma a Selime (totale 3h30').

Per affrontare l’intero tragitto è bene partire di buon mattino, soprattutto in estate, quando occorre anche proteggersi dal sole cocente. Lungo il fondovalle vari cartelli riportano le indicazioni per le chiese.

Ihlara villaggio ->  Ihlara Turistik Tesisleri

 

Kirdamalti Kilesi

 

Eğritaş Kilsesi

 

Puenli Kilisesi

 

Karanlik Kale Kilisesi

 

Kokar Kilise (Chiesa Profumata)

Ha alcuni favolosi affreschi interni, a partire dalla Natività e la Crocifissione, risalenti al IX e all’XI secolo.

 

Ağaçaltı Kilise (Chiesa di Daniel Pantonassa)

Questa chiesa dalla pianta a croce è famosa per lo splendido affresco dell’Ascensione a soffitto in ottimo stato di conservazione.

IIhlara Vadısı Turistik Tesisleri -> Belisırma

Sümbüllü Kilise (Chiesa del Giacinto)

Conserva qualche affresco, tuttavia l’elemento più caratterizzante è la semplice ma elegante facciata.

 

Yılanlı Kilise (Chiesa del Serpente)

Sebbene molti affreschi siano danneggiati, è possibile riconoscere quello in cui sono rappresentate le punizioni riservate ai peccatori; in particolare, il serpente a tre teste con un peccatore in ciascuna bocca e le donne con le pinze ai capezzoli, colpevoli di non avere allattato i propri bambini.

Poco oltre la chiesa dei serpenti c'è un'area ristoro attrezzata con  tavoli

Karagedik Kilisesi

Costruita su una collina ricoperta d'erba, appoggiata ad una roccia ripida. I greci di Belisırma la chiamavano Santo Ermolaos. Grande chiesa in stile bizantino dell'XI secolo, gravemente danneggiata dalle rocce cadute su di essa. La struttura ricorda la chiesa di Çanlı. Gli archi che sostengono la cupola sono basati sul pantatif. Queste sono le caratteristiche dell'influenza di Istanbul. Sulle pareti dell'edificio sono presenti alcuni affreschi. Qui restano tracce di alcuni dipinti del martirio di San Giorgio. In particolare, sulle pareti sud-orientali, cioè settentrionali, delle celle si può vedere "Giorgio alla presenza del re e la croce della tortura". L'arco del passaggio che collega l'ala orientale di questa cella è decorato con immagini di santi. Lo stile di questi dipinti mostra caratteristiche bizantine. Il livello artistico è evidente. Le immagini del tessuto sono state disegnate in modo goffo.

Kırk Dam Altı Kilise (Chiesa di San Giorgio)

La chiesa ha pianta esagonale irregolare e soffitto piano; Il soffitto è scolpito concavo davanti all'abside a est. L'abside distrutta viene utilizzata come ingresso e la porta originaria si trova sulla parete nord. Dalla distruzione degli affreschi si capisce che le nicchie sulle pareti furono per lo più realizzate successivamente. Sul pavimento e nelle nicchie della chiesa si possono vedere tombe. Secondo l'iscrizione dell'affresco sulla nicchia nord-ovest, che mostra i committenti raffigurati insieme a Martir Georgios (san Giorgio su un cavallo bianco nell’atto di uccidere un serpente a tre teste), la chiesa fu costruita da "Amirarzes" (il comandante a cui furono concesse terre in feudo per addestrare le sue forze militari speciali) da Tamara, la moglie di Basilio II. Fu decorato durante il regno di Andronico, tra il 1283 e il 1295. Il testo dell'iscrizione è il seguente: "Questo tempio, fondato nel nome dell'onorevole grande martire San Giorgio, fu magnificamente decorato con grande desiderio e difficoltà, con l'aiuto della moglie di Amirarzes Basileios Giag(oupes) e Tamara , raffigurato di fronte. O Onnipotente Martire della Cappadocia, sotto il dominio del nobile, il Grande Sultano Mesud, mentre il nostro Signore Andronico governava sui romani..." Nella raffigurazione,  la protettricet iene in mano.un modellino di chiesa, è probabilmente una principessa di origine georgiana. Un'altra iscrizione sul soffitto della chiesa menziona la terra che ha donato per questo edificio: "Io, l'umile Tamara, dono la terra di un vigneto sulla collina, la vigna che ho comprato da Şiara Phatenes, per questo tempio che ho costruito".

Nella nicchia tombale a destra dell'affresco dei Bani si trova una terza iscrizione, parzialmente cancellata: "Purifica l'anima mia dai peccati, affinché tu la purifichi tanto quanto l'anima di un chierico... il tuo servo...". Scena della Deesis nella cupola dell'abside, di cui è crollata la parte sinistra; nella fascia inferiore il vescovo Atenogeno, Blasio, Nicola e il diacono Stefano; Cosma, Damiano, Talelaio e Raffaello nell'arco trionfale; Georgios sul frontone della porta nord; Sergios, Bakhos, Leontios sul soffitto all'altezza della porta; Metamorfosi ad ovest sul soffitto; Cristo in croce a sud; l'Ascensione al Cielo a est; Georgios sulla parete nord-ovest; mecenati e Georgios; Coimesis (morte di Maria); Natività, Marina Belzebuth, sulla parete sud-ovest; Georgios e Demetrios sulla parete sud; Sono presenti anche alcune raffigurazioni di santi.

Belisırma -> Selime

Direkli Kilise (Villaggio di Belisırma)

Chiesa dalla pianta a croce, con quattro colonne e interessanti affreschi di santi parzialmente conservati. La grande camera adiacente era in origine articolata su due piani, come dimostrano i resti dei gradini e i fori delle travi di sostegno visibili nelle pareti. Si trova nel villaggio di Belisırma, in prossimità del principale sentiero della Valle di Ihlara; un cartello vicino alla biglietteria all’imbocco del sentiero indica la strada per giungere all’ingresso.

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sotto: camminata circolare

 

Sopra: Simone Petralli © agosto 2024

Sopra: Karagedik Kilisesi

Sopra: Kırk Dam Altı Kilise, San Giorgio -

Sopra: Kırk Dam Altı Kilise

Bahattın’ın Samanlığı Kilise (Chiesa del Granaio di Bahattın

Sulla parete dove si trova il villaggio di Belisırma, nelle vicinanze della Direkli Kilise, questa piccola chiesa ospita alcuni affreschi deturpati, raffiguranti scene della vita di Cristo. La chiesa prende il nome da un abitante del posto che era solito utilizzarla come magazzino per le granaglie.

Si stima che sia stata edificata tra il X e l'XI secolo. La chiesa è a navata unica con abside e gli affreschi al suo interno si sono conservati fino a oggi in buone condizioni. Tra gli affreschi; sono raffigurate scene della vita di Gesù, Gabriele e Pietro, dei Re Magi, del sogno di Giuseppe e della crocifissione di Gesù.

Soğanlı Ören

Il villaggio di Soğanlı è situato in una valle, a 15 km dal centro della città del distretto di Yeşilhisar, nel cuore del triangolo Kayseri-Niğde-Nevşehir. La valle ospita chiese rupestri, grotte e case moderne. Soğanlı fu colonizzata per la prima volta durante il periodo romano e le grotte rupestri situate sui pendii della valle furono usate come cimiteri. Dal IV secolo d.C. in poi la zona divenne uno dei centri della cristianità e mantenne la sua importanza nei secoli VII e VIII.

In questo periodo furono costruite circa 50 chiese rupestri. Tuttavia, solo 8 chiese sono accessibili ai visitatori: la Chiesa Karabaş, la Chiesa della Cupola, la Chiesa Tahtalı (Santa Barbara), la Chiesa Serpentina, la Chiesa Nascosta, la Chiesa Tokalı, la Chiesa Balik e la Chiesa Geyikli.

Queste chiese sono decorate con affreschi raffiguranti vari argomenti della Bibbia, per lo più nello stile dei secoli X-XII. Soğanlı ha molte piccionaie, grotte e rifugi scavati nella roccia. La valle ospita anche bellissimi camini delle fate che aggiungono un fascino unico alla zona. Le donne del villaggio creano i Soğanlı Babies, realizzati con pezzi di stoffa e venduti in tutta la regione della Cappadocia, fornendo una significativa fonte di reddito.

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Güvercinlik Vadısı (Valle dei colombi o dei piccioni)

Nella Valle dei piccioni, alcune caverne sono state dipinte di bianco per attirare gli uccelli e sfruttare i loro redditizi escrementi. Nelle pareti sono stati praticati ampi fori per adibirle a piccionania.. I messaggi una volta venivano consegnati dai piccioni. Inoltre, i loro rifiuti venivano trasformati in fertilizzante. I piccioni sono stati tradizionalmente usati come a fonte di cibo e fertilizzante in Cappadocia. Così, ovunque ci fosse spazio, venivano praticati dei piccoli fori. L'uso della cacca di piccione è diminuito con l'invenzione di fertilizzanti artificiali. Tuttavia, alcuni agricoltori continuano a insistere nel fare le cose alla vecchia maniera. Affermano che la cacca di piccione è l'unico motivo per cui i loro frutti sono i più gustosi e succulenti di tutta la Turchia.

I piccioni della regione esistono dal IX secolo. Le uova di piccione venivano utilizzate come fissante per gli affreschi nel IX secolo, e i campi e i vigneti della regione utilizzano le loro sostanze nutritive per crescere incredibili raccolti. Quindi è da qui che provengono le uve squisite e la storia enologica della Cappadocia.

Nella valle, c'è un albero conosciuto come il "Albero del malocchio" vale anche la pena visitarlo. Qui puoi dare da mangiare ai piccioni e fare passeggiate sulle colline che costeggiano la valle. Puoi anche vedere la valle dal bordo del leggendario albero con perline mp Pigeon Valley ha un famoso sentiero di 4 km che conduce o parte dall'estremità occidentale della valle a Uchisar. La passeggiata nella valle dura circa 45 minuti. Il momento migliore per fare un'escursione nella valle è la mattina presto.

Ci sono molti ristoranti e caffè con terrazza lungo il percorso.

Altre passeggiate...

Bağlıdere Vadısı (Valle Bianca) Da Uçhisar a Göreme.

İçeridere Vadısı Si estende verso sud da İçeridere Sokak a Göreme.

Kızılçukur Vadısı (Valle Rossa) Si estende tra la Güllüdere Vadısı e la Meskendir Vadısı; il sentiero parte dal punto panoramico di Kızılçukur (di fronte al bivio di Ortahisar); grandiose vedute e animate colombaie.

Meskendir Vadısı Il sentiero inizia accanto al Kaya Camping e si dirige a nord nei pressi di Müze Caddesi, oltre il Museo a Cielo Aperto di Göreme; gallerie e colombaie.


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Ultima modifica: 24/01/2025 17:12:35

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