il sito di marco vasta

lento pede ambulabis

Hindukush Karakorum

28 luglio - 20 agosto 1983
con AnM e Marco Vasta nel Nord del Pakistan

Diario

Italia - Cairo
Cairo - Rawalpindi
Rawalpindi - Peshawar
Peshawar - Ziart
Ziart - Chitral
Chitral - Rombur
Rombur - Acholgol
Acholgol - Chitral
Chitral - Harchin
Harchin - Gupis
Gupis - Gilgit
Gilgit - Naltar
Naltar - 3.270
3.270 - Shoni ovest
Passo Diantar
Shoni est - Turbutu
Turbutu - Aliabad
Valle di Hunza
Valle di Hunza
Alliabad  - Gilgit
Gilgit - Rawalpindi
Rawalpindi - Karachi
Karachi - Cairo
Cairo - Roma

 

Mappa del sito

Voyages d'antan
Fonti
Pakistan in libreria
Redazionale
Guida on-line
Serata Campo Mobile

Gilgit - Naltar - 8 agosto

Precedente ] Su ] Successiva ]

 

La mattinata trascorre in spese, cambi cartoline compriamo ancora alcune cose per il trekking, tipo zucchero per il gruppo e marmellate e biscottini per ogni singolo. Questo per noi, mentre l'HK 1 di Chiara ha stabilito di mettere in comune i viveri. La scelta, che sembra di unire il gruppo, è invece secondo me, il segno che diversi partecipanti vogliono solo liberarsi dell'ingombro  dei viveri nel proprio sacco o borsone. Da un lato si corre il rischio che se la cassa viveri va persa, tutti sono provati dei viveri, Inoltre se qualcuno non gradisce qualcosa è obbligato a mangiare quello che gli altri avanzano, magari appropriandosi di quel gusto che aveva portato. Di qui, alla fine, malumori e incomprensioni.

Da Gilgit verso Nomal
Ingaggio portatori.

E poi, vuoi mettere il piacere di sorprendere i compagni con qualcosa di inattesa, come le alicine con i capperi, un patè, un dolcetto?

Per l'ulteriore colpo di fortuna riusciamo subito a incontrare i coniugi Felici che aspettavamo. Con la collaborazione di Chiara compriamo le scarpe per i portatori (30 rupie l'una), misura 9, e quelle per la guida Mr Wali (150 rupie), le prime sono da tennis e le Superga, gli altri sono scarponcini tipo pedule. Alle 13:00 arrivano tre piccole jeep della PTDC, dove stiamo scomodi perché non hanno grossi portapacchi.

Attraversiamo il ponte sul fiume dietro Chinar Bag e prendiamo la vecchia carovaniera per Hunza, sulla destra orografica. La zona è polverosa, priva di campi. Pioviggina fino quasi a Nomal (24 km), dopo il posto di blocco entriamo nella valle di Naltar. Ogni tanto incontriamo lavori del dipartimento per l'energia. Ci arrampichiamo su per la valle che è stretta, come tutte quelle che abbiamo percorso ogni volta che entravamo in una laterale. Poi il paesaggio cambia e arriviamo a Naltar.

Questo toponimo indica una villetta ampia circa 1 km, con campi verdi e qualche bosco. Le case sono sparse fra i campi terrazzati che sono disposti su un cono di deiezione di modesta inclinazione. Attorno punte di varia altezza, ottime per brevi passeggiate. Vi sono un cottage della NATCO (Northern Areas Transport Corporation), una scuola di sopravvivenza per l'aeronautica e un sanatorio. Inoltre, vi sono gli unici skilift del Pakistan. Pagate le jeep, inizia la lunga contrattazione per assumere i portatori. La grossa vertenza non è sul prezzo ma sulla lunghezza del trekking. Ho la netta impressione che ben pochi di loro abbiano già fatto questo percorso.  Ci sistemiamo nel piccolo lodge e consumiamo una buona cenetta a base di spaghetti e di vegetali. Oltre che visitare il villaggio si può salire su un dosso, prospiciente sulla destra orografica, alto circa 3500 m.

 

La giusta mercede agli autisti di Gilgit Naltar, kinderheim Donne di Naltar

 

Precedente ] Successiva ]

Visitatori in linea: 8204

349  persone hanno letto questa pagina